Durello, sulla scia
del successo
i nuovi obiettivi
Quasi un milione di bottiglie per l'autoctono dei Lessini
- > SULLE PAGINE DELLE GUIDE PIÙ AUTOREVOLI
- > SPUMANTE DEL TERRITORIO
- > UN MOMENTO FELICE FRUTTO DEL LAVORO DI GENERAZIONI
- > LE MAGNIFICHE VENTIQUATTRO
Sulle pagine delle guide più autorevoli
Il Lessini Durello,lo spumante di Verona e Vicenza,chiude il 2016 nel segno della positività e si prefigge nuovi, importanti obbiettivi per l'anno che sta per cominciare.Segno più sul fronte della produzione che nel 2016 ha registrato una crescita del 30% dell'imbottigliato rispetto al 2015, raggiungendo la quota di 970.000 bottiglie. Di pari passo è cresciuto anche il numero delle aziende associate, con l'ingresso dei soci Dal Maso, Cantine Riondo, Tirapelle, Menmade Group, Cantina di Verona,Cavazza, un segno importante questo perché testimonia la fiducia dellabase sociale nei confronti dell'ente consortile.La doc del Lessini Durello, chenegli ultimi anni ha vissuto notevoli cambiamenti a cominciare dalla modifica del disciplinare, si conferma oggi in forte crescita. Della qualità delle bollicine autoctone dei Monti Lessini si stanno accorgendo non solo i consumatori locali ma anche le guide di settore italiane e alcune prestigiose testate di riferimento straniere.
Spumante del territorio
Tra queste vale la pena menzionare Vinous.com al cui interno, in un articolo firmato da Ian D'Agata, viene ampiamente citato ilLessini Durello tra gli spumanti a vitigno autoctono che l'autore definisce "spumantidi territorio". Del resto, quelli che statisticamente vengono chiamati “spumanti alternativi” e chesi possono a buon diritto definire spumantiterritoriali del futuro, si stanno guadagnando quote di mercato sempre piùsignificative.
Gli spumanti di territorio infatti, ottenuti da vitigni autoctoni, non sono più oggi il semplice completamento di gamma da parte dellecantine ma, al contrario, sono il risultato consapevole di scelte produttivemirate a soddisfare consumatori sempre più alla ricerca di bolle di qualità. In un equilibrio perfetto tradomanda e offerta, il “fenomeno deglispumanti di territorio” si appresta a generare la dinamica del “poco per molti” vale a dire un micro mercato in cui molte aziende producono poche ma pregiate bottiglie.
Gli spumanti di territorio infatti, ottenuti da vitigni autoctoni, non sono più oggi il semplice completamento di gamma da parte dellecantine ma, al contrario, sono il risultato consapevole di scelte produttivemirate a soddisfare consumatori sempre più alla ricerca di bolle di qualità. In un equilibrio perfetto tradomanda e offerta, il “fenomeno deglispumanti di territorio” si appresta a generare la dinamica del “poco per molti” vale a dire un micro mercato in cui molte aziende producono poche ma pregiate bottiglie.
I numeri sembrano dare ragione. In base agli ultimi dati IRI gli spumanti“alternativi”, classificati come “altri”, tra i quali rientra anche il Durello,registrano una crescita nei consumi del +5% a fronte di un +3% degli spumanticlassificati come “tradizionali”
Un momento felice frutto del lavoro di generazioni
«Il Lessini Durello - evidenzia Alberto Marchisio, presidente del Consorziodi Tutela ( al centro nella foto sopra ) - sta vivendo oggi un momento di particolare successo ma nellostesso tempo ci pone di fronte ad una sfida: soddisfare una domanda crescente econservare intatta la propria identità. Per questo, anche con le iniziative cheabbiamo già messo in calendario per il prossimo anno, puntiamo a divulgare i valori che ci caratterizzano e ci contraddistinguono come doc. Il Lessini Durello non è un semplice spumante: è certamente un vino moderno, vista soprattutto la crescente richiesta dell'ultimo periodo, ma è anche il simbolo di una viticoltura eroica, perché svolta spesso in maniera difficile. Quando raccontiamo il nostro Lessini Durello, assieme alla convivialità vorremmo raccontare la storia che lo contraddistingue, fatta di uomini e di donne che da generazioni operano sui Monti Lessini».
Le magnifiche ventiquattro
La zona di produzione del LessiniDurello si trova sulle colline tra Verona e Vicenza. Sono coltivati a Durella 366 ettari sulle collineveronesi e 107 ettarisu quelle vicentine. Sono 428 i viticoltori che coltivano quest’uva autoctona e23 le aziende che producono Durello. Ad oggi le aziende socie delConsorzio del Lessini Durello, sono 24:
Az. Agr. Bellaguardia, Cantina diMonteforte d’Alpone, Ca' Rugate, Cantina di Soave, Casa Cecchin, Az. Agricola Casarotto,Cavaggioni Lino, Cavazza, Collis VenetoWine Group, Az. Agr. Corte Moschina, Dal Maso, Cantina Fattori, Franchetto, Az. Agr. Fongaro, Az. Agr. Marcato, Soc.Agr. Menmade, Az. Agr. Montecrocetta, Az. Agr. Sacramundi, Az. Agr. Sandro DeBruno, Az. Agr. Tamaduoli, Az. Vitivinicola Tirapelle, Cantina Tonello, CantineVitevis, Cantine Riondo, Az. Agr. Maltraversi, Cantina di Verona, Cavazza.
VinoeCibo
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