Il cibo protagonista
di opere d’arte
A Milano è aperta
la mostra FoodGraphia
Palazzo del Senato a Milano ospita fino al 28 gennaio la mostra FoodGraphia, dedicata al cibo e alla sua rappresentazione in fotografia. Pasquale Diaferia, Renato Marcialis e Michele Cogni hanno animato l’inaugurazione. Il cibo, eccellenza italiana, diventa così protagonista assoluto in opere di grande forza artistica
All’interno della suggestiva cornice di Palazzo del Senato a Milano, ieri 18 gennaio è stata inaugurata la mostra FoodGraphia, dedicata alla Food Art & Photography. La tavola rotonda, a cura di Serenella Bulgari di Formapensiero, con Angelo Cucchetto di Starring e Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola (media partner della mostra), incentrata sul tema “Food Art & Photography: una realtà importante”. Il dibattito ha dato il via all’apertura dell’esposizione, al cospetto di una folta platea di fotografi, giornalisti e creativi, la cui attenzione è stata catturata dall’argomento Food visto da un’altra prospettiva, che vuole rappresentare al meglio l’elemento cibo elevandolo a forma d’arte, oggetto non più di una morbosa attenzione estetizzante fine a sé stessa, ma espressione di una forma artistica e culturale.
«La fonte di ispirazione di questa mostra - ha spiegato Angelo Cucchetto - è stata la bellezza, in un settore della fotografia abituato a rappresentare l’oggetto. Il food in Italia vuol dire cultura, però migrato nell’immagine spesso perde di bellezza ed è fotografato magari in maniere banali o comunque troppo legate al concetto del cibo stesso e non invece alla valenza artistica ed estetica».
«C’è un’inflazione di immagini in questo momento - ha proseguito Serenella Bulgari - perciò questa forma d’arte sottolinea la necessità di fare una scrematura, di presentare delle immagini che soddisfino anche la parte edonistica delle persone. È importante quindi che in un’immagine si trovi anche un’emozione. Con Expo si sono viste immagini di qualunque natura, invece bisogna pensare anche all’arte».
«Opere come queste - ha sintetizzato Alberto Lupini - costituiscono un'alternativa di valore agli scatti di "food porn" che invadono i social, e ci fa riflettere sul valore del cibo nella nostra cultura e nel nostro stile di vita».
Sono intervenuti in un travolgente susseguirsi di esperienze personali legate alla propria professionalità: Pasquale Diaferia, Food Visuals & Food Brands, sul tema “Il valore dei grandi autori di foodgraphy per le grandi marche food”; Renato Marcialis, padre della fotografia italiana di cibo, sul tema “Art buyer, food stylist e fotografo mettono le mani in pasta”; ed infine Michele Cogni, noto autore letterario salito alla ribalta con “60 sfumature di cucina” e il recente “L’uomo che bussava ai cocomeri”, che ha raccontato la propria passione legata alla cucina erotica e al nesso inscindibile esistente, a suo avviso, tra eros e cibo, i due piaceri della vita a cui è più difficile resistere.
Secondo Pasquale Diaferia, «una volta esisteva un rapporto di coevoluzione tra il committente e l’artista, che si esplicava in due fasi, una di ascolto e l’altra creativa, e che vedeva sempre vincere l’artista che aveva l’idea. La speranza è che si ritorni alla valorizzazione degli autori, che ci siano più denaro e tempo per pensare, in modo da affidare le idee ad artisti forti. Si pensi che in Italia oltre il 6% del Pil nazionale viene prodotto dai creativi, contro ad esempio l’11% prodotto nel turismo. Ci renderemo conto così che circa 2 milioni di persone fanno girare soldi e idee. Vadano dunque i fotografi a bussare con forza alla porta dei produttori per sviluppare le loro idee e costruire valore».
Per Michele Cogni scrivere è un hobby come, ha dichiarato, hobby per lui è anche la cucina. «La cucina è una delle prime forme artistiche e si completa con la fotografia superando il mero concetto di cibo, andando a toccare altre corde per regalare un’emozione. Eros e cibo sono due vizi, i due piaceri più irresistibili. Nella ricerca del cibo a volte l’aspetto estetico diventa superiore rispetto al sapore, il cibo riesce a stimolare contemporaneamente i cinque sensi».
L’intervento di Renato Marcialis ha divertito la platea attraverso la presentazione di una serie di fotografie storiche della sua carriera e battute divertenti. Il suo excursus artistico e professionale ha dimostrato quanto sia importante per un creativo l’uso del cervello per creare idee, ancor prima della capacità di utilizzare computer e annessi. «Quant’è bello - ha sottolineato Marcialis - fare andare le mani insieme al cervello? Le mani si devono sporcare».
Terminata la presentazione, in gruppi di 20 persone gli ospiti hanno potuto ammirare le opere esposte, alimentando l’ispirazione degli ideatori ed organizzatori dell’evento, il loro ambizioso progetto di ridare valore all’immagine, in particolare all’immagine legata al food, fin troppo abusata nell’epoca dei social e dei blog e impoverita nella sua forza rispetto alla qualità della materia che rappresenta, che ci rende famosi in tutti il mondo.
«Alcune delle opere sono entusiasmanti - ha affermato Alberto Lupini, che da tempo con Italia a Tavola cerca di valorizzare l’aspetto culturale del cibo e della ristorazione - esaltano la centralità della materia prima base e danno l’idea di come, cose che fanno parte della nostra vita di tutti i giorni, possano in realtà diventare protagoniste di opere dalla notevole forza artistica. È un modo per riaffermare la centralità della tavola nello stile di vita italiano, e quindi valorizzare il nostro sistema Paese».
Fra gli avventori anche il Maestro Gualtiero Marchesi.
La rassegna a Palazzo del Senato si chiuderà il 28 gennaio 2017. L’esposizione delle opere, ospitata nell’adiacente Spazio Paganini, si compone di una mostra collettiva in cui gli artisti espongono opere di varia natura e tecnica. Ecco gli autori selezionati, in ordine alfabetico: Tiziana Barbaro, Francesco Bellesia, Andrea Belloni, Andrea Bertani, Teresa Bianchi, Angela Brucoli, Daniele Libero Campi Martucci e Carmen Romeo, Maristella Campolunghi, Fabio Conte, Claudio Dell’Osa, Andrea De Simon, Rocchina Del Priore, Anna Maria Fabbri, Nicoletta Innocenti, Laura Malaterra, Rodolfo Pompucci, Alessandra Paraboschi, Roberto Pastrovicchio, Annalisa Raggio, Veronica Saracino, Serena Secci, Carlo Silva, Monica Sori e Lino Vecchiato.
La rassegna vede inoltre la partecipazione straordinaria di Maurizio Galimberti con una grande stampa museale di “La Vucciria”, di Giancarlo Maiocchi/Occhiomagico con l’opera “Omaggio a Mendini” e di Renato Marcialis con due opere della serie “Caravaggio in cucina”.
Media partner della rassegna il portale specializzato www.photographers.it, testata storica del settore fotografia, e il network Italia a Tavola, quotidiano nazionale di enogastronomia, territorio, ristorazione e ospitalità, nonché testata mensile su carta rivolta al mondo Horeca.
Orari di accesso gratuito allo spazio espositivo Paganini: 10.00-13.00 e 14.00-17.00 dal lunedì al giovedì, 10.00-13.00 venerdì e sabato.
Photogallery: Andrea Bertani
«La fonte di ispirazione di questa mostra - ha spiegato Angelo Cucchetto - è stata la bellezza, in un settore della fotografia abituato a rappresentare l’oggetto. Il food in Italia vuol dire cultura, però migrato nell’immagine spesso perde di bellezza ed è fotografato magari in maniere banali o comunque troppo legate al concetto del cibo stesso e non invece alla valenza artistica ed estetica».
«C’è un’inflazione di immagini in questo momento - ha proseguito Serenella Bulgari - perciò questa forma d’arte sottolinea la necessità di fare una scrematura, di presentare delle immagini che soddisfino anche la parte edonistica delle persone. È importante quindi che in un’immagine si trovi anche un’emozione. Con Expo si sono viste immagini di qualunque natura, invece bisogna pensare anche all’arte».
«Opere come queste - ha sintetizzato Alberto Lupini - costituiscono un'alternativa di valore agli scatti di "food porn" che invadono i social, e ci fa riflettere sul valore del cibo nella nostra cultura e nel nostro stile di vita».
Alberto Lupini, Angelo Cucchetto e Serenella Bulgari
Sono intervenuti in un travolgente susseguirsi di esperienze personali legate alla propria professionalità: Pasquale Diaferia, Food Visuals & Food Brands, sul tema “Il valore dei grandi autori di foodgraphy per le grandi marche food”; Renato Marcialis, padre della fotografia italiana di cibo, sul tema “Art buyer, food stylist e fotografo mettono le mani in pasta”; ed infine Michele Cogni, noto autore letterario salito alla ribalta con “60 sfumature di cucina” e il recente “L’uomo che bussava ai cocomeri”, che ha raccontato la propria passione legata alla cucina erotica e al nesso inscindibile esistente, a suo avviso, tra eros e cibo, i due piaceri della vita a cui è più difficile resistere.
Secondo Pasquale Diaferia, «una volta esisteva un rapporto di coevoluzione tra il committente e l’artista, che si esplicava in due fasi, una di ascolto e l’altra creativa, e che vedeva sempre vincere l’artista che aveva l’idea. La speranza è che si ritorni alla valorizzazione degli autori, che ci siano più denaro e tempo per pensare, in modo da affidare le idee ad artisti forti. Si pensi che in Italia oltre il 6% del Pil nazionale viene prodotto dai creativi, contro ad esempio l’11% prodotto nel turismo. Ci renderemo conto così che circa 2 milioni di persone fanno girare soldi e idee. Vadano dunque i fotografi a bussare con forza alla porta dei produttori per sviluppare le loro idee e costruire valore».
Michele Cogni, Renato Marcialis e Pasquale Diaferia
Per Michele Cogni scrivere è un hobby come, ha dichiarato, hobby per lui è anche la cucina. «La cucina è una delle prime forme artistiche e si completa con la fotografia superando il mero concetto di cibo, andando a toccare altre corde per regalare un’emozione. Eros e cibo sono due vizi, i due piaceri più irresistibili. Nella ricerca del cibo a volte l’aspetto estetico diventa superiore rispetto al sapore, il cibo riesce a stimolare contemporaneamente i cinque sensi».
L’intervento di Renato Marcialis ha divertito la platea attraverso la presentazione di una serie di fotografie storiche della sua carriera e battute divertenti. Il suo excursus artistico e professionale ha dimostrato quanto sia importante per un creativo l’uso del cervello per creare idee, ancor prima della capacità di utilizzare computer e annessi. «Quant’è bello - ha sottolineato Marcialis - fare andare le mani insieme al cervello? Le mani si devono sporcare».
Terminata la presentazione, in gruppi di 20 persone gli ospiti hanno potuto ammirare le opere esposte, alimentando l’ispirazione degli ideatori ed organizzatori dell’evento, il loro ambizioso progetto di ridare valore all’immagine, in particolare all’immagine legata al food, fin troppo abusata nell’epoca dei social e dei blog e impoverita nella sua forza rispetto alla qualità della materia che rappresenta, che ci rende famosi in tutti il mondo.
«Alcune delle opere sono entusiasmanti - ha affermato Alberto Lupini, che da tempo con Italia a Tavola cerca di valorizzare l’aspetto culturale del cibo e della ristorazione - esaltano la centralità della materia prima base e danno l’idea di come, cose che fanno parte della nostra vita di tutti i giorni, possano in realtà diventare protagoniste di opere dalla notevole forza artistica. È un modo per riaffermare la centralità della tavola nello stile di vita italiano, e quindi valorizzare il nostro sistema Paese».
Fra gli avventori anche il Maestro Gualtiero Marchesi.
La rassegna a Palazzo del Senato si chiuderà il 28 gennaio 2017. L’esposizione delle opere, ospitata nell’adiacente Spazio Paganini, si compone di una mostra collettiva in cui gli artisti espongono opere di varia natura e tecnica. Ecco gli autori selezionati, in ordine alfabetico: Tiziana Barbaro, Francesco Bellesia, Andrea Belloni, Andrea Bertani, Teresa Bianchi, Angela Brucoli, Daniele Libero Campi Martucci e Carmen Romeo, Maristella Campolunghi, Fabio Conte, Claudio Dell’Osa, Andrea De Simon, Rocchina Del Priore, Anna Maria Fabbri, Nicoletta Innocenti, Laura Malaterra, Rodolfo Pompucci, Alessandra Paraboschi, Roberto Pastrovicchio, Annalisa Raggio, Veronica Saracino, Serena Secci, Carlo Silva, Monica Sori e Lino Vecchiato.
La rassegna vede inoltre la partecipazione straordinaria di Maurizio Galimberti con una grande stampa museale di “La Vucciria”, di Giancarlo Maiocchi/Occhiomagico con l’opera “Omaggio a Mendini” e di Renato Marcialis con due opere della serie “Caravaggio in cucina”.
Media partner della rassegna il portale specializzato www.photographers.it, testata storica del settore fotografia, e il network Italia a Tavola, quotidiano nazionale di enogastronomia, territorio, ristorazione e ospitalità, nonché testata mensile su carta rivolta al mondo Horeca.
Orari di accesso gratuito allo spazio espositivo Paganini: 10.00-13.00 e 14.00-17.00 dal lunedì al giovedì, 10.00-13.00 venerdì e sabato.
Photogallery: Andrea Bertani
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