Scioperano i lavoratori della Nutella Bloccata la 1ª fabbrica al mondo

Scioperano 

i lavoratori 

della Nutella 
Bloccata 

Una  linea  di un stabilimento in Francia

la 1ª fabbrica 

al mondo

Il più grande stabilimento al mondo di Nutella, quello di Villers-Ecalles, in Francia, è fermo per uno sciopero dei dipendenti che hanno incrociato le braccia per protestare con il mancato aumento del salario. 

Nella fabbrica si producono circa 600mila vasetti di Nutella al giorno, pari a un quarto della produzione mondiale. Da circa una settimana circa 160 dei 400 dipendenti hanno proclamato uno sciopero a oltranza per chiedere, oltre all’adeguamento della busta paga, più investimenti sulla linea produttiva. «Nessun camion entra né esce dallo stabilimento da mertedì scorso – ha detto il rappresentante sindacale Fabrice Canchel – Da quella data, la produzione di Kinder Bueno è sospesa, e delle quattro linee di produzione della Nutella, ne funziona soltanto una al 20% delle sue potenzialità». Senza contare che con il passare delle ore, stanno venendo meno anche le materie prime.

Una delle linee di produzione dello stabilimento a Nord della Francia

Nell’ultimo faccia a faccia con i dipendenti, l’azienda aveva proposto un aumento dello stipendio di 30 euro lorde. Dal canto loro, i dipendenti reclamano invece un aumento generale del 4,5% della busta paga, oltre a un premio di produzione di 900 euro. Posizioni dunque al momento molto distanti.

Inoltre, i dipendenti chiedono investimenti sulla linea di produzione, in particolare su quella del Kinder Bueno, «che ormai ha 30 anni – ha aggiunto Canchel – I macchinari funzionano male e noi abbiamo il diritto di lavorare in condizioni dignitose».

Intanto, in una mail spedita ai lavoratori, la direzione dello stabilimento ha fatto sapere che considera il blocco all’accesso del sito «totalmente illegale». «La missione della direzione – ha fatto sapere l’azienda – è di proteggere i lavoratori che non scioperano, che sono la maggioranza e che si augurano di continuare a lavorare». La direzione si è detta anche «costretta a mettere in atto una decisione drastica per sbloccare l’accesso allo stabilimento» che, tradotto, può voler dire il ricorso a una maxi multa di 1.000 euro per ogni ora e per ogni persona che blocca illegalmente l’entrata della fabbrica.