La birra in Lituania
si beve sempre
in compagnia
In Lituania, parecchio fredda d’inverno, la birra non accompagna soltanto le lunghe serate di gennaio ma il suo largo consumo è diffuso anche durante l’estate che nel paese baltico è calda e assolata.
Già nel mese di giugno le temperature vanno oltre i 30 gradi durante il giorno e le birre con cui dissetarsi in compagnia non mancano. La scelta è ampia. Ai banconi di pub e birrerie delle città principali troverete sempre le onnipresenti Švyturys e Kalnapilis, le birre industriali più famose del Paese. I birrifici artigianali sono però ormai numerosi e hanno successo, soprattutto nel nord della Lituania: un esempio è la cosiddetta “kaimiškas alus”, prodotta nell’area della città di Biržai.
Qui si trovano piccoli birrifici rurali che in passato producevano anche nell’illegalità a causa del regime comunista sovietico, che aveva nazionalizzato l’intera produzione e addirittura standardizzato le ricette e le tipologie di birra disponibili. La Lituania fu la prima nazione ad avere la propria indipendenza (nel 1991) e con essa anche la produzione di birra riprese in maniera più massiccia e soprattutto alla luce del sole, mantenendo la sua lunga tradizione.
Le kaimiškas alus sono ben radicate nella cultura del Paese: realizzate a pochi chilometri dalla Lettonia, sono birre con luppolo e malto locali, hanno ceppi di lievito propri, non sono filtrate e come indica la parola kaimiškas (rustiche) mantengono interamente il proprio profilo delineato da una selvaticità spiccata ma gradevole. Nascono nel nord del Paese ma la loro diffusione si rintraccia nella capitale Vilnius o Kaunas (seconda città della Lituania) e nei loro pub che hanno scelto di fare cultura birraria: a Vilnius compaiono diversi luoghi del buon bere come Peronas, Bambalyne, Alaus Biblioteka, Šnekutis, a Kaunas invece il Genys Tap Room e l’Hop Doc.
Di sicuro Vilnius è la piazza più ricca tra pub e negozi dedicati, c’è il Busi Trecias, nonché la più antica mini-fabbrica della città, nel suo centro storico, dove recarsi per vivere e assaporare un po’ di storia birraria. La Birra è prodotta nel seminterrato del pub (visitabile) e tutto è a conduzione familiare; vengono proposti anche cocktail a base di birre e non perdetevi il pane di segale con aglio e salsa di formaggio. Va da sé che le produzioni di mese in mese non saranno mai le stesse e la bontà della birra potrà variare, ma il fascino è anche questo...
La birra del birrificio artigianale indipendente Genys
Qui si trovano piccoli birrifici rurali che in passato producevano anche nell’illegalità a causa del regime comunista sovietico, che aveva nazionalizzato l’intera produzione e addirittura standardizzato le ricette e le tipologie di birra disponibili. La Lituania fu la prima nazione ad avere la propria indipendenza (nel 1991) e con essa anche la produzione di birra riprese in maniera più massiccia e soprattutto alla luce del sole, mantenendo la sua lunga tradizione.
Le kaimiškas alus sono ben radicate nella cultura del Paese: realizzate a pochi chilometri dalla Lettonia, sono birre con luppolo e malto locali, hanno ceppi di lievito propri, non sono filtrate e come indica la parola kaimiškas (rustiche) mantengono interamente il proprio profilo delineato da una selvaticità spiccata ma gradevole. Nascono nel nord del Paese ma la loro diffusione si rintraccia nella capitale Vilnius o Kaunas (seconda città della Lituania) e nei loro pub che hanno scelto di fare cultura birraria: a Vilnius compaiono diversi luoghi del buon bere come Peronas, Bambalyne, Alaus Biblioteka, Šnekutis, a Kaunas invece il Genys Tap Room e l’Hop Doc.
Busi Trecias a Vilnius
Di sicuro Vilnius è la piazza più ricca tra pub e negozi dedicati, c’è il Busi Trecias, nonché la più antica mini-fabbrica della città, nel suo centro storico, dove recarsi per vivere e assaporare un po’ di storia birraria. La Birra è prodotta nel seminterrato del pub (visitabile) e tutto è a conduzione familiare; vengono proposti anche cocktail a base di birre e non perdetevi il pane di segale con aglio e salsa di formaggio. Va da sé che le produzioni di mese in mese non saranno mai le stesse e la bontà della birra potrà variare, ma il fascino è anche questo...
di Giovanni Angelucci
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