SALTIMBANCHI
DELL’ARTE A PADOVA
‘ODEO CORNARO
20/22 GIUGNO 2019
Da giovedi 20 giugno ore 21 arriva a Padova all’Odeo Cornaro “SALTIMBANCHI DELL’ARTE”, prima edizione del Festival di Commedia dell’Arte e nuovo Teatro popolare che proseguirà poi a Vittorio Veneto il 26 e 27 giugno al Castrum di Serravalle.
Testimonial del Festival è Carlo Boso, regista, attore e massimo esperto di Commedia dell’Arte.
Direzione artistica di Luisa Baldi – Organizzazione di Ada Marcantonio
“Questa prima edizione del Festival “Saltimbanchi dell’Arte”, promosso dall’Accademia del teatro in lingua veneta e dagli Amici del Castrum, permetterà al pubblico della nostra regione di apprezzare la capacità creativa di una nuova generazione di attrici, attori, cantanti e musicisti riuniti dalla comune passione per quella forma di spettacolo, la Commedia dell’Arte, che sviluppatasi nell’ambito della Repubblica Veneta ha contribuito a rendere famoso il teatro italiano nel mondo.” (Carlo Boso)
Programma di Saltimbanchi dell’arte
ODEO CORNARO
20 giugno ore 21.00
LA RIDICULOSA COMMEDIA
Compagnia “I nuovi scalzi” di Barletta (BA)
LA RIDICULOSA COMMEDIA
Compagnia “I nuovi scalzi” di Barletta (BA)
Regia di Claudio De Maglio/ Savino Maria Italiano
con Savino Maria Italiano, Olga Mascolo, Ivano Picciallo e Piergiorgio Maria Savarese
Musiche originali di Piergiorgio Maria Savarese
Una nuova drammaturgia, frutto del lavoro di creazione degli attori assieme a Claudio De Maglio.
Uno spettacolo di alto livello, che ha ottenuto un grande successo all’estero, dove la tradizione delle maschere del teatro italiano e le tecniche della Commedia Dell’arte si uniscono ad un linguaggio moderno, dinamico, non formale e soprattutto accessibile a tutti.
Attraverso la comicità fatta di situazioni, la compagnia riflette su alcuni temi molto attuali, fra cui: il potere della speculazione edilizia e della corruzione politica, il diritto alla libertà di scelta del proprio futuro, il rapporto genitori-figli, l’importanza del prendersi cura della propria terra (intesa in generale come bene comune).
La storia è collocata a Barletta, molto tempo dopo la “Disfida di Barletta”. Con un atto di fantasia i nostri protagonisti sono pensati come i discendenti di alcune figure storiche legate alla “Disfida di Barletta”, vicenda storica, romanzata anche da M. D’Azeglio.
Musiche originali di Piergiorgio Maria Savarese
Una nuova drammaturgia, frutto del lavoro di creazione degli attori assieme a Claudio De Maglio.
Uno spettacolo di alto livello, che ha ottenuto un grande successo all’estero, dove la tradizione delle maschere del teatro italiano e le tecniche della Commedia Dell’arte si uniscono ad un linguaggio moderno, dinamico, non formale e soprattutto accessibile a tutti.
Attraverso la comicità fatta di situazioni, la compagnia riflette su alcuni temi molto attuali, fra cui: il potere della speculazione edilizia e della corruzione politica, il diritto alla libertà di scelta del proprio futuro, il rapporto genitori-figli, l’importanza del prendersi cura della propria terra (intesa in generale come bene comune).
La storia è collocata a Barletta, molto tempo dopo la “Disfida di Barletta”. Con un atto di fantasia i nostri protagonisti sono pensati come i discendenti di alcune figure storiche legate alla “Disfida di Barletta”, vicenda storica, romanzata anche da M. D’Azeglio.
“Migliore produzione 2015” al 7° Festival Internazionale di Teatro di Mont-Laurier – Canada;
“Migliore recitazione” DOIT 2015 Festival-Roma
“Migliore produzione, Migliore attrice protagonista e miglior secondo attore” al I International Theatre Festival for Youth Sharm El Sheikh – Egitto
“Migliore spettacolo” al XIV Festival Internazionale di Teatro ProContra – Polonia
“Migliore recitazione” DOIT 2015 Festival-Roma
“Migliore produzione, Migliore attrice protagonista e miglior secondo attore” al I International Theatre Festival for Youth Sharm El Sheikh – Egitto
“Migliore spettacolo” al XIV Festival Internazionale di Teatro ProContra – Polonia
In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà alla Sala della Carità in Via S. Francesco 6121 giugno ore 21.00
FERRUCCIO SOLERI E CARLO BOSOinsieme dopo quarant’anni ripercorrono la loro carriera dedicata al teatro
UN’OCCASIONE IMPERDIBILE
Soleri e Boso : oltre cinquant’anni di storiae di teatro vissuti tra realtà e finzione.
Centinaia sono state le città in tutto il pianeta dove Ferruccio Soleri e Carlo Boso si sono esibiti sotto l’egida del Piccolo Teatro di Milano quali ambasciatori preferenziali di una forma di spettacolo, la Commedia dell’Arte, che tanto ha contribuito a rendere famoso il teatro e la cultura italiana nel mondo.
Centinaia sono state le città in tutto il pianeta dove Ferruccio Soleri e Carlo Boso si sono esibiti sotto l’egida del Piccolo Teatro di Milano quali ambasciatori preferenziali di una forma di spettacolo, la Commedia dell’Arte, che tanto ha contribuito a rendere famoso il teatro e la cultura italiana nel mondo.
Soleri è poi diventato uno dei più grandi Arlecchini della storia del teatro mondiale e Boso si è trasferito in Francia aprendo una sua Accademia, l’AIDAS.
Oggi grazie all’Accademia del teatro in lingua veneta, l’Artista e il Corsaro si ritroveranno nuovamente sulla scena per narrare la loro storia e far rivivere i personaggi che li hanno resi famosi nel Mondo di Arlecchino e di tutti coloro che amano questo bene prezioso dell’umanità denominato TEATRO.
Oggi grazie all’Accademia del teatro in lingua veneta, l’Artista e il Corsaro si ritroveranno nuovamente sulla scena per narrare la loro storia e far rivivere i personaggi che li hanno resi famosi nel Mondo di Arlecchino e di tutti coloro che amano questo bene prezioso dell’umanità denominato TEATRO.
In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà alla Sala della Carità in Via S:Francesco 61
22 giugno ore 21.00
L’ULTIMO ARLECCHINO
L’ULTIMO ARLECCHINO
Compagnia Pantakin di Venezia
Regia di Michele Modeso Casarin
con Miriam Russo, Cordelia Basile, giovane attriceEros Emmanuil Papadakis: Ferdinando De Luca, giovane attoreM. M. Casarin: Folco Bertinazzi, ultimo discendente di Carlo Bertinazzi
Teatro di provincia, un vecchio e stanco Folco Bertinazzi, ultimo discendente di Carlo Antonio Bertinazzi (1710 – 1783) celebre Arlecchino del Théatre de la Comédie Italienne di Parigi, si sta preparando per lo spettacolo della sera, quando viene interrotto da due giovani attori che insoddisfatti del teatro standard e della sperimentazione alla moda, vogliono andare alle radici della Commedia dell’arte, imparare da lui l’arte della commedia e l’uso della maschera…. ma cosa li spinge, qual è il motore che muove la loro determinazione?
Le vite dei tre personaggi come fossero “i tre scrigni” protagonisti nel Mercante di Venezia, l’opera di Shakespeare ambientata a Venezia, diventano la struttura della commedia, tre scatole cinesi che contengono tre storie. La storia di Folco il vecchio maestro sembra la linea guida: l’oro, la vera arte calpestata dalle mode, dalla visibilità televisiva o politica. Ma quella è solo una porta: giungiamo alla storia d’argento della giovane Cordelia, ebrea che ha subito discriminazioni e che ci ricorda Jessica, la figlia di Shylock, ma anche lo scrigno d’argento non è che un nodo della vicenda che ci porta a quello di piombo: Ferdinando, quello che sembra il meno prezioso e il meno tormentato, in realtà è colui che affronta le discriminazioni più dolorose a causa di problemi che si credono o si fingono, superati: quelli relativi al genere e alla sessualità, che muovono forze profonde negli esseri umani.
Il mercante di Venezia, e la sua connessione con la Commedia dell’arte, diventano così pretesto per esplorare queste storie,
Le vite dei tre personaggi come fossero “i tre scrigni” protagonisti nel Mercante di Venezia, l’opera di Shakespeare ambientata a Venezia, diventano la struttura della commedia, tre scatole cinesi che contengono tre storie. La storia di Folco il vecchio maestro sembra la linea guida: l’oro, la vera arte calpestata dalle mode, dalla visibilità televisiva o politica. Ma quella è solo una porta: giungiamo alla storia d’argento della giovane Cordelia, ebrea che ha subito discriminazioni e che ci ricorda Jessica, la figlia di Shylock, ma anche lo scrigno d’argento non è che un nodo della vicenda che ci porta a quello di piombo: Ferdinando, quello che sembra il meno prezioso e il meno tormentato, in realtà è colui che affronta le discriminazioni più dolorose a causa di problemi che si credono o si fingono, superati: quelli relativi al genere e alla sessualità, che muovono forze profonde negli esseri umani.
Il mercante di Venezia, e la sua connessione con la Commedia dell’arte, diventano così pretesto per esplorare queste storie,
In caso di pioggia lo spettacolo si svolgerà alla Sala Carmeli – Via Galilei 36
Biglietto unico per gli spettacoli € 10 – bambini fino a 14 anni € 5
Per info e prenotazione (consigliata) Accademia del teatro in lingua veneta
direzione@accademiateatroveneto.it cell. 348 4238334
La biglietteria del Festival aprirà un’ora prima di ogni spettacolo.
La biglietteria del Festival aprirà un’ora prima di ogni spettacolo.
Nessun commento:
Posta un commento