lunedì 5 ottobre 2020

«Limitare i consumi al bar aumenta i rischi di contagi in casa»

 «Limitare i consumi al bar

aumenta i rischi 

di contagi in casa»


L'avvertimento della barlady Cinzia Ferro che scrive una lettera al Governatore del Piemonte, Alberto Cirio. Cresce l'allarme dei gestori di bar e ristoranti dopo l'annuncio di possibili restrizioni di orario.

Mentre cresce l’attesa per la possibile nuova stretta che oltre all’obbligo su di indossare la mascherinaanche all’aperto e un rafforzamento dei controlli, se necessario anche con l’Esercito, prevederebbe un nuovo intervento sulla movida e sui locali aperti al pubblico (che potrebbero chiudere anticipatamente la sera), il mondo dei pubblici esercizi è in fermento.

Se il Governo e le Regioni si preparano a nuove e più stringenti misure per contrastare il rialzo dei casi di contagio (ormai arrivati oltre la soglia dei 2500mila casi giornalieri), un po’ tutte le associazioni stanno scendendo in campo per avvertire del rischio di crollo totale del sistema se davvero si ponessero nuovi blocchi all’attività di bar e ristornati. E non sono pochi anche i gestori che intervengono personalmente verso le istituzioni. È il caso di Cinzia Ferro,  (Personaggio dell’anno di Italia a Tavola per 2019), una delle barlady più famose d'Italia, titolare dell'Estremadura Cafe, american bar apprezzatissimo sul Lago Maggiore, a Verbania, e della colllagata Antica Osteria Monte Rosso, che ha scritto una lettera al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che di seguito riportiamo, che avverte del rischio di aumentare il rischio di contagi in luoghi ancora meno controllari dei bar come le abitazioni private.

Cinzia Ferro - «Limitare i consumi al bar aumenta i rischi di contagi in casa»

                                                                                                         Cinzia Ferro

Gentilissimo Presidente,
sono Cinzia Ferro, proprietaria con il mio compagno, di un cocktail bar (che vanta 21 anni di attività)  ed un ristorante (10 anni) a Verbania sul lago Maggiore. Abbiamo 16 dipendenti e vorremmo conservare il loro posto di lavoro così come il nostro.

Ora, in vista di un nuovo decreto, la prego di considerare che una chiusura anticipata dei locali comporterebbe una gravissima perdita per noi così come per i nostri colleghi. Oltretutto non limiterebbe poiché, chi non segue le regole, si sposterebbe altrove: nelle piazze, nelle vie o in abitazioni private. Quindi nessuna tutela solo un gravissimo, ulteriore danno alle attività.

Trovo invece sia efficace il rinforzare i controlli! Ben vengano l’esercito, le forze dell’ordine, ma non un disastro finanziario per chi lotta per fare le cose nella maniera corretta. Errori ne sono già stati fatti molti: apertura delle discoteche e risibili controlli nei centri estivi, sulle spiagge, nelle piazze Ecc Ecc. Non commetta questo grave errore che per molti del settore potrebbe essere fatale!!! Oltretutto penso sia fondamentale individuare le zone ove i rischi sono maggiori così come i contagi ed intensificare ulteriormente controlli e punizioni nel caso c’è ne sia bisogno.

 ITALIAATAVOLA

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