sabato 3 ottobre 2020

San Marzano “ridisegnato” Nuovi colori e nuovi sapori

 

San Marzano 

“ridisegnato”
Nuovi colori 

e nuovi sapori


I ricercatori hanno caratterizzato 18 linee della bacca San Marzano responsabili del contenuto di pigmenti quali carotenoidi, clorofilla e flavonoidi e del processo di maturazione.

Ènato un nuovo pomodoro San Marzano. È il frutto dell’unione di tecniche convenzionali e biotecnologie innovative messe a punto da un team di ricercatori di Enea, Crea e delle Università Politecnica di Valencia e degli Studi della Tuscia.

Ad ogni mutazione è stato possibile conferire proprietà organolettiche e nutraceutiche più specifiche - San Marzano ridisegnato Nuovi colori e nuovi sapori
Ad ogni mutazione è stato possibile conferire proprietà organolettiche e nutraceutiche più specifiche

Il nuovo pomodoro, simbolo della Campania, è stato “riprogettato” dal punto di vista estetico, organolettico e nutritivo, mantenendo invariata la tipicità della specie tradizionale, dove a ciascun colore corrispondono diverse proprietà nutritive. I ricercatori hanno caratterizzato 18 linee della bacca San Marzano responsabili del contenuto di pigmenti quali carotenoidi, clorofilla e flavonoidi e del processo di maturazione. L'Università della Tuscia si è occupata della caratterizzazione degli aspetti vegetativi, riproduttivi e genetici del frutto, mentre i ricercatori Enea si sono concentrati di quella chimica, con riferimento alle molecole associate a caratteristiche sensoriali quali colore e gusto.

«Ad ogni mutazione è stato possibile conferire proprietà organolettiche e nutraceutiche più specifiche», spiega il ricercatore dell'Enea, Gianfranco Diretto.

I pomodori a bacca gialla, se da una parte perdono antiossidanti del licopene, dall'altra acquistano maggiori contenuti in alcuni amminoacidi, vitamine, xantofille e chinoni; quelli a bacca marrone presentano clorofilla, generalmente assente nei frutti rossi e maggiori contenuti di zuccheri e vitamina, mentre quelli a bacca viola presentano gli antociani. Questi risultati saranno utilizzati per poter generare in futuro diverse varietà di pomodoro in modo più rapido e sicuro rispetto ai classici programmi di miglioramento genetico. «Nuove linee che potranno essere convertite in varietà commerciali di pomodoro innovative», come precisa Andrea Mazzucato dell'Università della Tuscia di Viterbo.

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