Ormai dal 2019, il mondo intero e in particolar modo tutti i produttori di olio extravergine, fino a tutti gli appassionati, si trovano a celebrare la giornata del 26 novembre. Da ormai quattro anni infatti, l’Unesco ha accettato, su proposta di Tunisia e Libano, di riconoscere l’importanza della pianta dell’olivo a livello mondiale. Giornata in cui si festeggia il ruolo dell’olivo non solo come una delle specie vegetali produttive più diffuse del bacino del Mediterraneo, ma culla preziosa di valori, minimo comun denominatore di popoli, culture, tradizioni e storie che si intrecciano.
Un olivo centenario ad AgrigentoDa dove viene la pianta di ulivo?
Si crede che la sua origine sia avvenuta proprio in quella famosa culla di terra, denominata Mesopotamia, tra i fiumi Tigri ed Eufrate, grazie ai Sumeri e i Babilonesi, e da quella fertile mezzaluna si sia diffuso sino alle coste che bagnano il mar Mediterrano, diventando così un vero genius loci di tutte quelle popolazioni che potevano godere del clima mite, della brezza del nostro mare e del sole che portava a maturazione i suoi frutti.
La pianta di ulivo nella storia
Dai Greci fino all’Impero Romano, dai Cartaginesi fino agli Arabi, tutti i popoli presto compresero la ricchezza di una pianta che non necessitava cure troppo particolari e che donava all’uomo grandi risultati.
La pianta dell’olivo è infatti una dei pochi simboli che uniscono l’arte di popoli e religioni completamente diversi: dal culto della dea Athena, protettrice della città di Atene, spesso riconosciuta proprio grazie all’inconfondibile ramo di olivo tra le sue mani fino alle divinità romane o ancora l’arrivo del cristianesimo e dei suoi simboli. L’olivo vide così la sua massima espansione dopo la colonizzazione greca e romana, nel Medioevo, dove umili monaci custodivano il valore di questa pianta per secoli. E fu proprio grazie anche alla loro devozione verso questa coltivazione e verso il simbolo attribuito dalla fede al Sacro, se noi siamo in grado ancora oggi di riuscire ad ammirare esemplari meravigliosi, centenari se non millenari, che con silenziosa prepotenza testimoniano la loro presenza.
La pianta dell’olivo è infatti una dei pochi simboli che uniscono l’arte di popoli e religioni completamente diversiUlivo simbolo millenario di pace
Ed è incredibile vedere e toccare con mano olivi millenari diffusi per tutt’Italia che ancora oggi mostrano la loro bellezza unica, la loro perseveranza di fronte a secoli di mutamenti, di conflitti e rivoluzioni, loro silenziosi si lasciano accarezzare le foglie e si lasciano ammirare proprio come dei giganti buoni.
E allora in questa giornata ricordiamoci del valore che per noi ha questa pianta, simbolo di pace e di generosità, di rinascita e resistenza di fronte alle avversità, simbolo di superiore perseveranza su ogni cultura che lo condivide.
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