Assessore Giuseppe Pan
presenta “Vero Veneto”,
progetto che promuove
qualità e tipicità
di ortaggi e frutta
Il radicchio di Treviso, l’asparago di Bassano, la ciliegia di Marostica, il fagiolo di
Lamon, i marroni di San Zeno, l’insalata di Lusia: sono alcuni dei 15 prodotti veneti a
denominazione di origine protetta riconosciuti dall’Europa, emblema di una filiera
orticola e frutticola di grande qualità. Nel presentare all’Expo di Milano la decima
delle filiere dell’agroalimentare veneto, a conclusione della settimana dedicata al
Veneto da Palazzo Italia, l’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan ne ha
fotografato i dati essenziali. E ha lanciato il progetto “Vero Veneto”: un sistema di
qualità certificata, sinora unico in Italia, che misura le caratteristiche di ogni
produzione, a cominciare dalla qualità ambientale dell’aria e dell’acqua utilizzati per
farlo crescere, ne monitora le qualità nutrizionali e punta a mettere in rete produttori
ortofrutticoli e grande distribuzione. La prima fase, sperimentale, ha coinvolto 175
aziende per la campionatura degli indici ambientali e di biodiversità delle colture.
“Obiettivo del progetto – ha anticipato Pan – è misurare scientificamente la qualità
nutrizionale dei prodotti, far conoscere la specificità dei prodotti e l’impegno delle
aziende che li producono, orientare i consumatori verso un acquisto consapevole. Il
progetto prevede una possibile etichettatura che certifichi i valori nutrizionali e di
qualità ambientale dei prodotti e la stipula di accordi ad hoc con la grande distruzione
organizzata perché posizionino nei loro punti vendita angoli informativi sul ‘Vero
Veneto’”.
“Il settore ortofrutticolo veneto, che impegna 25.500 ettari di suolo regionale ed
esporta per 620 milioni di euro – fa presente Pan - è una eccellenza di qualità e di
produttività. Basti pensare che con appena il 6 per cento della superficie agricola
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regionale il settore ortofrutticolo genera il 15 per cento della produzione agricola
regionale. Il Veneto è leader nella produzione di radicchio, dove rappresenta il 40%
della produzione italiana; di fragole (16% della produzione nazionale) e di asparagi.
Primo per la produzione di funghi coltivati (50% della produzione nazionale) e
secondo, dietro alla Lombardia, nella produzione di valeriana, il Veneto si attesta alle
spalle di Trentino ed Emilia Romagna nella produzione di mele e di pere.
Nonostante
gli effetti negativi dell’embargo imposto dalla Russia ai prodotti agroalimentari
provenienti dalla Ue, la bilancia commerciale di prodotti ortofrutticoli del Veneto – ha
fatto notare Pan - presenta un saldo costantemente positivo, grazie a oltre 620 milioni
di euro di esportazioni a fronte di circa 570 milioni di euro di importazioni.
Punto di forza della filiera è, infine, la capacità di trasformazione industriale come
dimostrano le aziende di ‘quarta gamma’ presenti nel territorio, che hanno lanciato con
grande successo le insalate lavate e pronte all’uso, le marmellate e le conserve
vegetali.
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