venerdì 12 settembre 2014

IL LIBRO:LA REPUBBLICA DEL MAIALE

La tavola della Repubblica
Nel libro di Roberta Corradin
60 anni di gastronomia italiana

I padri Costituenti si riunirono a casa delle sorelle Portoghesi, ma il porcellino lo portò
il direttore delle Aci Vittorino Veronesi. E' una delle immagini contenuto nel libro “La repubblica del maiale “ edizioni Chiarelettere, di Roberta Corradin food writer e ristoratrice, piemontese trapiantata in Sicilia. L'autrice si è proposta al Festival della letteratura di Mantova a casa slow per una conversazione buffet sul tema: Guerra fredda e insalate russe.
A dare il la al libro e alla conversazione è la fine della guerra e finisce anche la fame per la popolazione italiana. L'Italia comincia a specchiarsi nella sua tavola, sognando un benessere non più impossibile: è il trionfo delle gastronomie, di una tavola su cui va apparecchiato il benessere appena raggiunto, preparando uova guarnite, prosciutto in gelatina, filetto in crosta, zuppa inglese. Seduti a tavola politica, cucina e società, ognuno con i suoi rappresentanti giocano a prestarsi abitudini e manie, come come ha scritto l'autrice.
l'autrice: Roberta Corradini
Nel libro si ripercorrono i grandi eventi di ogni decade: le prime elezioni, il boom economico, il Sessantotto, il Settantasette, gli anni di piombo e quelli di Tangentopoli e della fine della prima Repubblica, fino ai giorno nostri: l’età del gastrofanatismo.
La Corradin si sente di appartenere alla generazione che ha contribuito a creare il food boom in cui oggi siamo immersi fino al collo, costruendolo con manie, mode e ossessioni. E' il fondo culturale su cui adagiano le nostre fissazioni alimentari. Il cibo è passato da necessità a fenomeno di costume.
La nostra unisca smania di sapere è quella gastronomica, tanto da trasformarsi in parità nominale rispetto alle più note scuole filosofiche. Agli chef e produttori è stato assegnato il ruolo di guru della cultura, mentre risuona il motto: panem et circenses.
La lettura in chiave socio gastronomica della storia d'Itala gastronomica degli ultimi sessant'anni, è stata contrassegnata dalla degustazione delle ricette “d’epoca”, curata dalla condotta Slow Food di Mantova.
Orfeo Meneghetti

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