La Durella
e la Garganega
secondo De Bruno
Da due autoctoni di un territorio vulcanico per eccellenza
- > ARMONIOSI CONTRAPUNTI
- > VINI EMBLEMI FRA GLI EMBLEMI
- > ANTICHE ESPRESSIONI DI PIACERE PER IL PALATO ANCHE AL VINITALY
Armoniosi contrapunti
Massima espressione dell’uva Durella vinificata ferma e in purezza, il Durello di casa Sandro De Bruno, come recita la pagina web di apertura di questa azienda agricola è un vino bianco da vitigno autoctono dal carattere ambizioso e personalità decisa. Una mineralità quasi prepotente ma raffinata. Personale bouquet intenso ed elegante. Lascia percepire sentori di pera matura, pompelmo, note balsamiche e vegetali. Il Durello Superiore è un vino di grande equilibrio e spessore, si sposa perfettamente con un piatto tipico del territorio, il baccalà alla vicentina. Non solo però , aggiungiamo noi che di questo vino ci siamo invaghiti eppoi innamorati qualche anno fa. Provato in abbinamento con un branzino catturato all'amo e cotto in forno con solo un giro d'olio evo e uno spicchio d'aglio, fra lo spazio lascito libero dalle branchie una volta ablate, ha orchestrato il desinare in una vera sinfonia di gusti e sapori. Contrappuntando il piacere del palato mettendo in rilievo quelli suoi e della terra vulcanica da cui nascono le sue uve, esaltando, di contro, quello della carni di uno dei predatori per eccellenza dell'Alto Adriatico. Pesce che non potrebbe certo lamentarsi di finire in forno, quando ad accompagnarlo sui piatti c'è questo Durello Superiore Doc dei Monti Lessini.
Vini emblemi fra gli emblemi
Un vino che è un emblema della linea dei bianchi fermi prodotti da questa nota cantina in quel della località Pergola di Montecchia di Crosara, con i suoi vigneti sul Monte Calvarina e proprio in una delle aree più vocate per l'autotoctona Durella o dell'altrettanto autoctona Garganega che vinificata in purezza si trasforma nel bianco Soave Superiore Docg o, appena di un millimetro più sotto, il Soave Doc. O ancora, in scala, gli altri fratelli bianchi prodotti sotto il vessillo De Bruno come il Chardonnay Igt, Sauvignon Igt e Bianco del Veneto Igt. Una squadra di fermi che fa da contraltare ai bianchi dolci, il Recioto di Soave Docg e il Passito Igt, e allo spumeggiante Monti Lessini Durello Doc. Altro fiore all'occhiello di questa azienda che non manca di stupire anche per la buona produzione di vini rossi laddove tutti i vignaioli eccellono nel coltivare gli autoctoni e bianchi uvaggi. Vanno quindi ricordati il Cabernet Sauvignon Magmatico, rosso importante di grande forza e corposità, e il Nerofumo di uve Pinot Nero 100% dalle caratteristiche inconfondibili che spaziano dai sentori e piaceri della frutta rossa di bosco alle fragranze delle erbe speziate.
Antiche espressioni di piacere per il palato anche al Vinitaly
Una produzione dunque di cui andare fieri e far condividere. Come puntualmente accade per questa prestigiosa azienda dei Lessini che può vantare anche un innato senso dell'ospitalità e dell'accoglienza. Una dote che negli anni si è tradotta nella realizzazione di un luogo dedicato esclusivamente alla degustazione e ai convivi all'interno della cantina. Sotto un suggestivo soffitto a volte , dagli antichi richiami medievali e anche più antichi. Se è vero, come ormai sembra riconosciuto,da più parti, che delle uve e dei vini coltivate in questa parte d'Italia, anche gli Etruschi amavano inebriarsi ì, degustando il vino che ne nasceva. Un piacere antico che potrete rinnocìvare personalmente in occasione del Vinitaly 2016 a Verona presso il Padiglione 5 stand G6 / 7 / 8 , dal 10 al 13 aprile prossimi.Fermandovi, appunto, presso gli spazi occupati da Sandro De Bruno .
Il Merlo Parlante
vinoecibo.
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