made in Italy grazie all'export
È la Cina la locomotiva del mercato lattiero caseario mondiale?
E in quali direzioni si muoveranno i flussi di latte, polveri, burro, e formaggi? I futures potranno ridurre la volatilità dei listini? A queste domande proveranno a dare risposta i relatori del Dairy Forum di Clal, piattaforma di analisi del sistema lattiero caseario fondata da Angelo Rossi e riferimento a livello internazionale per gli operatori.
Il Dairy Forum si terrà il prossimo 30 maggio a Bardolino (Verona) e vede Fieragricola,
rassegna internazionale di Veronafiere dedicata all’agricoltura e alla zootecnia , partner dell’evento che richiama l’attenzione di tutti i più
qualificati player italiani.
Cina senza freni. Alcuni dati recenti, riportati sul sito www.clal.it, dicono che le
importazioni cinesi sono schizzate in alto in misura considerevole nel giro di 12 mesi. Il
burro, ad esempio, ha registrato un boom del 254,49 per cento, con la Nuova Zelanda a
rappresentare il principale fornitore (12.983 tonnellate lo scorso marzo, seguita dagli Stati
Uniti a distanza siderale, con appena 616 tonnellate).
Balzo in avanti del 72,4 per cento l’import di polvere di latte scremato: 13.296 tonnellate
arrivano dalla Nuova Zelanda, che si conferma Paese con una produzione rocciosa e un
export estremamente dinamico, in special modo nel Far East asiatico; seguono gli Stati Uniti
con 5.840 tonnellate, ma trova spazio – seppure con 1.921 tonnellate, alle spalle
dell’Australia (2.905 ton) – la Germania.
Viaggiano a ritmi sostenuti anche le importazioni del Dragone (+61,13 per cento a marzo di
quest’anno, su base tendenziale) di polvere di latte intero. Un mercato nella sua quasi
totalità coperto dai neozelandesi, seppure con la presenza certificata di prodotto
proveniente dall’Australia, Argentina e Uruguay.
Sul versante dei formaggi, nel marzo 215 la Cina ha importato il 21,9 per cento in più
rispetto allo stesso mese del 2014. I principali flussi caseari provengono dal tridente formato
da Nuova Zelanda, Australia e Usa. Ma non manca la presenza – per quanto limitata – dei
formaggi italiani. Le 164 tonnellate esportate a marzo 2014 rappresentano il valore più alto
in termini numerici degli ultimi 15 mesi, da gennaio 2013.
Il mercato cinese, dunque, rappresenta un’opportunità da sfruttare e un Paese da esplorare
per i produttori italiani, tenuto conto che ogni mese l’import di formaggio segna proiezioni
positive: +110,6 per cento a febbraio 2015 su base tendenziale, +66 per cento a gennaio
2014, +43,1 per cento a dicembre 2014 rispetto al dicembre del 2013, per citare il periodo
più recente.
Non solo Cina: attenzione ai Paesi «Asean» e «Mint». Il futuro del lattiero caseario Made in
Italy va oltre il target della Cina e spazia verso l’area dell’Asean (Association of South-East
Asian Nations), associazione cui aderiscono Vietnam, Malesia, Indonesia, Filippine,
Singapore, Tailandia, Brunei, Laos, Birmania e Cambogia. Allo stesso tempo, sta
incontrando sempre maggiore interesse per l’export italiano di formaggi anche il Medio
Oriente, i Paesi del Golfo Persico e i «Mint», acronimo che si riferisce alle nuove economie
emergenti: Messico, Indonesia (legata, come abbiamo visto, all’Asean), Nigeria e Turchia.
I relatori del Dairy Forum di Clal. Al Dairy Forum di Bardolino, che sarà moderato dal
vicedirettore di Radio24, Sebastiano Barisoni, interverranno: Emanuele Balliana,
produttore latte di Arborea (Gestione dell’allevamento bovino da latte in Sardegna),
Holger D. Thiele, professore all’Università di Kiel (Germania) e all’Ife (Institute of Food
Economics), con una relazione sul mercato lattiero-caseario nel mondo e in Europa.
Di futures in Europa e in Italia, strumento particolarmente indicato nel contenimento della
volatilità dei mercati lattiero caseari, parlerà Charles Piszczor, direttore dell’area
Commodity Research and Product Development di Cme (Chicago Mercantile Exchange),
gruppo di riferimento a livello mondiale. A esaminare sotto la lente il mercato lattiero caseario nei Paesi in via di sviluppo penserà Michael Griffin, Senior Policy Officer della FAO. Fra le capitali di un mercato emergente a livello mondiale c’è l’India, della quale parlerà al Forum di Bardolino R. S. Sodhi, managing director di Amul, una delle cooperative lattiero casearie più importanti del continente asiatico.
Il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro,
toccherà invece il tema della nuova Pac e la volatilità dei prezzi; mentre Francesco Biella di
Iri illustrerà lo scenario relativo ai consumi di formaggi in Europa.
In scaletta anche la relazione di Liu Yan, vicepresidente di Mengniu Dairy Group, relativa
al mercato lattiero-caseario in Cina e la strategia di Mengniu Dairy.
Attenzione anche alla gdo con Francesco Pugliese, direttore generale di Conad. Parlerà di
una missione nei confronti del consumatore e il titolo dell’intervento sarà “Scegliere certezze”.
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