Oltre 18mila
in piazza a Bergamo
per l’Amatriciana
... solidale
Successo oltre le aspettative per l’iniziativa messa in campo dal Comune di Bergamo per raccogliere fondi da devolvere alle zone terremotate del centro Italia. Il ricavato della serata ha superato i 172mila euro. 500 i volontari che hanno prestato servizio e molte le aziende del territorio che hanno contribuito attivamente
Inizialmente erano previsti 5mila partecipanti. Invece ieri sera, 31 agosto, sul Sentierone di Bergamo, in pieno centro città, si sono radunate 18.500 persone (al di là di ogni più rosea aspettativa) per aderire all’“Amatriciana solidale”, l’iniziativa messa in campo in pochi giorni dal Comune con lo scopo di aiutare le popolazioni del centro Italia recentemente colpite dal sisma. L’offerta minima era di 10 euro (5 per i bambini e i ragazzi sotto i 14 anni). Il ricavato complessivo della serata è stato di 172.069,54 euro, che confluiranno in un conto corrente nel quale sono già stati versati i 4mila euro incassati domenica 28 agosto dai musei comunali e il 10% dei compensi di un mese del sindaco Giorgio Gori e della Giunta.
Un evento ben organizzato, considerando il numero di partecipanti. Un’atmosfera molto positiva e un’occasione per condividere una cena conviviale, resa ancor più speciale dallo scopo benefico. Questi i commenti a caldo di chi era presente e ha potuto occupare un posto su uno dei numerosi tavoli allestiti lungo tutto il viale, partendo da Palazzo Frizzoni fino alla chiesa di San Bartolomeo. Circa 2mila i posti a sedere, disposti in 60 file di tavoli da 32 posti ciascuna.
Una cena frugale, un piatto di spaghetti all’amatriciana, acqua, un bicchiere di vino e un panino per fare l’immancabile “scarpetta”, per poi lasciare il posto libero, consentendo a tutti di consumare il proprio pasto. L’evento, che ha visto la partecipazione del sindaco Gori, è stato promosso dal Comune di Bergamo insieme alla Federazione italiani cuochi sezione di Bergamo, Aspan (Associazione panificatori artigiani della Provincia di Bergamo), Consorzio tutela vini Valcalepio, con il patrocinio di Slow Food e con tante aziende che hanno messo a disposizione gratuitamente materie prime, stoviglie e attrezzature da cucina, tavoli e sedie.
Circa 500 i volontari che hanno prestato servizio. Presenti anche la Protezione civile, la Croce rossa, gli Alpini e la Polizia locale. Nella serata di ieri sono stati cotti 1.500 kilogrammi di pasta, condita da oltre 2 tonnellate di pomodori, 4 quintali di cipolle, cinque quintali di guanciale e pancetta e 1 quintale di pecorino. Il tutto accompagnato da 13mila bottiglie d’acqua Bracca, mille bottiglie di vino Valcalepio, 15mila panini e altrettante pesche.
«Vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che hanno partecipato all’iniziativa di ieri - dichiara il sindaco di Bergamo Giorgio Gori - consentendoci di raggiungere questo straordinario risultato, ma soprattutto vorrei ringraziare tutti quei cittadini che hanno deciso di impegnarsi come volontari e che hanno contributo al successo della serata. Senza di loro sarebbe stato impossibile organizzare un’iniziativa di tale portata».
«È stata una serata fantastica ed entusiasmante - ha dichiarato Fabrizio Camer, responsabile del Dipartimento eventi della Federazione italiana cuochi e segretario dell’Associazione Cuochi Bergamaschi - i bergamaschi hanno risposto in maniera incredibile, decisamente al di sopra delle aspettative. I cuochi coinvolti, coordinati dalla Federazione italiana cuochi, erano circa un centinaio, che arrivavano non solo da Bergamo, ma anche da altre città della Lombardia. Le persone che hanno fatto parte dello staff, circa 500 tra cuochi, alpini e le varie associazioni di Bergamo, erano tutti volontari. Sono stati cucinati circa 1 tonnellata e mezzo di pasta e 2 tonnellate di sugo. La cosa importante da sottolineare è che non è stato speso un euro per la materia prima, ma tutto è stato frutto di donazioni».
foto: Yuri Colleoni - L'Eco di Bergamo
Un evento ben organizzato, considerando il numero di partecipanti. Un’atmosfera molto positiva e un’occasione per condividere una cena conviviale, resa ancor più speciale dallo scopo benefico. Questi i commenti a caldo di chi era presente e ha potuto occupare un posto su uno dei numerosi tavoli allestiti lungo tutto il viale, partendo da Palazzo Frizzoni fino alla chiesa di San Bartolomeo. Circa 2mila i posti a sedere, disposti in 60 file di tavoli da 32 posti ciascuna.
Una cena frugale, un piatto di spaghetti all’amatriciana, acqua, un bicchiere di vino e un panino per fare l’immancabile “scarpetta”, per poi lasciare il posto libero, consentendo a tutti di consumare il proprio pasto. L’evento, che ha visto la partecipazione del sindaco Gori, è stato promosso dal Comune di Bergamo insieme alla Federazione italiani cuochi sezione di Bergamo, Aspan (Associazione panificatori artigiani della Provincia di Bergamo), Consorzio tutela vini Valcalepio, con il patrocinio di Slow Food e con tante aziende che hanno messo a disposizione gratuitamente materie prime, stoviglie e attrezzature da cucina, tavoli e sedie.
Circa 500 i volontari che hanno prestato servizio. Presenti anche la Protezione civile, la Croce rossa, gli Alpini e la Polizia locale. Nella serata di ieri sono stati cotti 1.500 kilogrammi di pasta, condita da oltre 2 tonnellate di pomodori, 4 quintali di cipolle, cinque quintali di guanciale e pancetta e 1 quintale di pecorino. Il tutto accompagnato da 13mila bottiglie d’acqua Bracca, mille bottiglie di vino Valcalepio, 15mila panini e altrettante pesche.
«Vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che hanno partecipato all’iniziativa di ieri - dichiara il sindaco di Bergamo Giorgio Gori - consentendoci di raggiungere questo straordinario risultato, ma soprattutto vorrei ringraziare tutti quei cittadini che hanno deciso di impegnarsi come volontari e che hanno contributo al successo della serata. Senza di loro sarebbe stato impossibile organizzare un’iniziativa di tale portata».
«È stata una serata fantastica ed entusiasmante - ha dichiarato Fabrizio Camer, responsabile del Dipartimento eventi della Federazione italiana cuochi e segretario dell’Associazione Cuochi Bergamaschi - i bergamaschi hanno risposto in maniera incredibile, decisamente al di sopra delle aspettative. I cuochi coinvolti, coordinati dalla Federazione italiana cuochi, erano circa un centinaio, che arrivavano non solo da Bergamo, ma anche da altre città della Lombardia. Le persone che hanno fatto parte dello staff, circa 500 tra cuochi, alpini e le varie associazioni di Bergamo, erano tutti volontari. Sono stati cucinati circa 1 tonnellata e mezzo di pasta e 2 tonnellate di sugo. La cosa importante da sottolineare è che non è stato speso un euro per la materia prima, ma tutto è stato frutto di donazioni».
ITALIAATAVOLA
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