La Valle del Piave
e i suoi paesaggi
verso la candidatura
a Patrimonio Unesco
Il dossier di candidatura della Valle del Piave a Patrimonio dell’umanità Unesco evidenzia tutti i luoghi di interesse tra cui chiese, musei, sacrari militari e non solo, che rendono questo territorio unico e prestigioso
Abbiamo incontrato in esclusiva Giuliano Vantaggi (nella foto), presidente del “Comitato di candidatura della Valle del Piave a paesaggio culturale e patrimonio dell’umanità”, progetto elaborato insieme a Daniele Marcassa e Nicola Piccoli, grandi studiosi e appassionati di questa zona d’Italia ricca di bellezze naturali e con un patrimonio storico e culturale ricchissimo.
Vantaggi ci ha motivato così l’ideazione del progetto: «Abbiamo percorso il Piave dalla foce jesolana fino alle sorgenti e abbiamo scoperto un vero e proprio scrigno di tesori incredibili che pensiamo l’Unesco abbia il dovere di proteggere».
La Valle del Piave deve essere comunicata e fatta conoscere all’estero perché questo fiume è stato il “cordone ombelicale” che ha fatto crescere e resa grande Venezia, così il trio di esperti ha elaborato un dossier di candidatura che evidenzia tutti i luoghi di interesse come chiese, musei, sacrari militari ecc. e, da qualche anno lo ha presentato alla commissione italiana che ha avviato la procedura di verifica del materiale e, appena il dossier verrà approvato in Italia, si passerà alle commissioni internazionali.
«Per quanto riguarda la commissione italiana - continua Giuliano Vantaggi - vogliamo essere molto attivi quando ci sarà nel 2018 il centenario della fine della Grande Guerra che, indiscutibilmente, si è conclusa sul Piave con le tre famose battaglie, in seguito giocheremo la partita internazionale».
Per i nostri lettori alleghiamo in esclusiva e in versione integrale il dossier di candidatura.
Vantaggi ci ha motivato così l’ideazione del progetto: «Abbiamo percorso il Piave dalla foce jesolana fino alle sorgenti e abbiamo scoperto un vero e proprio scrigno di tesori incredibili che pensiamo l’Unesco abbia il dovere di proteggere».
La Valle del Piave deve essere comunicata e fatta conoscere all’estero perché questo fiume è stato il “cordone ombelicale” che ha fatto crescere e resa grande Venezia, così il trio di esperti ha elaborato un dossier di candidatura che evidenzia tutti i luoghi di interesse come chiese, musei, sacrari militari ecc. e, da qualche anno lo ha presentato alla commissione italiana che ha avviato la procedura di verifica del materiale e, appena il dossier verrà approvato in Italia, si passerà alle commissioni internazionali.
Giuliano Vantaggi
«Per quanto riguarda la commissione italiana - continua Giuliano Vantaggi - vogliamo essere molto attivi quando ci sarà nel 2018 il centenario della fine della Grande Guerra che, indiscutibilmente, si è conclusa sul Piave con le tre famose battaglie, in seguito giocheremo la partita internazionale».
Per i nostri lettori alleghiamo in esclusiva e in versione integrale il dossier di candidatura.
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