martedì 11 aprile 2023

I vini sovranisti crescono per vendite e consumi

 

I vini sovranisti crescono 

per vendite e consumi: 

al primo posto la Ribolla

Coldiretti, presente al Vinitaly con un proprio stand, ha esposto le bottiglie dei 15 vini che in Italia sono cresciuti maggiormente, sulla base dei dati Circana, che evidenziano la svolta patriottica nel bicchiere


Per Coldiretti, presente al Vinitaly con un proprio stand, sono i vini sovranisti ad aumentare di più le vendite nel 2022: dalla Ribolla del Friuli Venezia Giulia al Cirò della Calabria, dal Grillo di Sicilia al Nebbiolo del Piemonte. Coldiretti ha esposto all'interno del proprio stand alla kermesse di Verona le bottiglie dei 15 vini che in Italia sono cresciuti maggiormente nei consumi, sulla base dei dati Circana che evidenziano la svolta patriottica nel bicchiere.

I vini sovranisti sono quelli che hanno aumentato di più le vendite nel 2022 Vini sovranisti

I vini sovranisti sono quelli che hanno aumentato di più le vendite nel 2022

«Bianchi, rossi e spumanti autoctoni coprono tutta la gamma dell’offerta a disposizione dei consumatori con la Ribolla che – spiega l’analisi di Coldiretti - si piazza al primo posto con una crescita del +12,2% in valore, il Muller Thurgau del Trentino Alto Adige segue al secondo posto con +10%, mentre in terza posizione troviamo il Vermentino di Sardegna, Toscana e Liguria che segna un +9,9%. A seguire, trainano la crescita del valore dei consumi il Grillo di Sicilia (+5,4%), il Valpolicella Ripasso del Veneto (+4,1%), la Vernaccia della Toscana (+3,3%), il Pinot nero che – evidenzia Coldiretti - è l’unico vitigno internazionale entrato in classifica con il +3,3%, tallonato dall’Orvieto di Umbria e Lazio (+3,1%), dall’Aglianico di Basilicata, Campania, Puglia e Molise (+2,9%), dall’Ortrugo di Emilia Romagna e Lombardia che cresce del 2,4%. Nella parte bassa della classifica dei “magnifici 15”, ma sempre in crescita, ci sono il Nebbiolo di Piemonte e Lombardia (+2,2%), il Sagrantino dell’Umbria (+2,1%), il Soave del Veneto (+1,7%), il Negroamaro di Puglia (+1,1%) e il Cirò di Calabria (+1%)».

 Vino, un patrimonio del Made in Italy

«Il successo dei vini autoctoni – continua Coldiretti – è in netta controtendenza rispetto all’andamento complessivo delle vendite di vino che nell’ultimo anno fanno segnare in media una frenata del -1,8% in valore, secondo l’analisi Coldiretti su dati Circana, con una sostanziale tenuta soprattutto degli spumanti che mettono a segno un -0,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente».

Per il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, «Il futuro dell’agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione. Il vino è un patrimonio del Made in Italy che va valorizzato e difeso anche a livello internazionale contro allarmismi e campagne di paura che non hanno senso se si opta per un consumo responsabile e di qualità».

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