giovedì 16 novembre 2023

Milano apre un mini bar destinato a fare… Rumore

 

Nel quadrilatero della moda 

di Milano apre un mini bar 

destinato a fare… Rumore

Rumore è all’interno di Portrait Milano, nell’Ex Seminario Arcivescovile. Locale gemello del celebre concept Beefbar, è il connubio perfetto tra un bar americano e la squisita ospitalità italiana

    

Novità al Portrait Milano, hotel di lusso nel quadrilatero della moda a Milano. Apre, infatti, Rumore il nuovo american bar firmato Beefbar, progetto di Riccardo Giraudi nell’Ex Seminario Arcivescovile, destinazione meneghina dedicata all’ospitalità, lo shopping e la ristorazione. L’atmosfera è vibrante, gioiosa e chic. Il tintinnio di coppe di champagne e cocktail d’autore risuonano in un ambiente dal design unico, ispirato all’architettura dei ruggenti anni 20 e all’eccentricità tipica degli anni 60.

Rumore, american bar dal cuore italiano

Locale gemello del celebre concept Beefbar, Rumore è il connubio perfetto tra un bar americano e la squisita ospitalità italiana. Qui gli ospiti potranno accedere a una destinazione unica per la vita notturna dove lasciarsi tentare dai prodigi dell’alta mixology, gustare gli iconici street food di Beefbar, ascoltare musica dal vivo, assistere a performance artistiche o, semplicemente, rilassarsi. Rumore è più di un semplice cocktail bar: è un viaggio sensoriale attraverso le epoche e gli stili che hanno plasmato il carattere italiano, senza rinunciare a innovazione e interpretazioni all’avanguardia.

A seguirne la direzione creativa Sara Battaglia, imprenditrice visionaria che vanta numerose collaborazioni con marchi nazionali e internazionali del settore moda e lusso e che, insieme a Francesco Cione, direttore e Sossio Del Prete, bar manager curerà da vicino ogni dettaglio di questo spazio esclusivo.

Portrait Milano, molto più di un hotel a Milano

La location, Portrait Milano, trova qui il perfetto equilibrio tra segreto ed emozione, ideale per esplorare un luogo unico rimasto nascosto per oltre 500 anni, ora tornato a nuova vita grazie all’imponente progetto di riqualificazione. A firmare l’interior design è il prestigioso studio di architettura Humbert & Poyet, che ha saputo bilanciare lo stile italiano dell'inizio del XX secolo con gli accenti originali del tradizionale bar per l’aperitivo milanese.

Rumore, un mini bar dalle grandi possibilità

«Ho sempre sognato di ritrovare un luogo che mi ricordasse quelle serate parigine, dove stavamo tutti stretti, in ambienti soffusi, dove tutti si conoscevano e solo chi era uno di noi spettava il diritto d’accesso - Riccardo Giraudi, italiano di cuore e monegasco di adozione, ceo di Giraudi Group e fondatore di Beefbar - C’è anche un trend nel mondo dell’hospitality dove la gente oramai non si sposta più tra l’aperitivo, la cena e il dopo cena, l’ esperienza deve raggrupparsi in un luogo solo, con identità e moods diversi. Quando mi hanno offerto lo spazio accanto al Beefbar, non ho voluto ingrandire il ristorante ma dare a miei amici e migliori clienti un “momento” in più. Ho chiesto alla mia carissima amica Sara Battaglia di diventare la curator del luogo, adorata amica d’infanzia con quel tocco di follia ed allure elegantissima per ripensare un luogo che non è mai esistito a Milano. Rumore è anche un omaggio a Raffaella Carrà che ascoltavamo entrambi durante le nostre lunghe nottate estive in giro per l’Italia. Quel ritornello che ti rimane in testa e non ti molla più. Abbiamo anche trovato ragazzi d’oro che gestiranno questo mini bar, tra live jazz e disco nights, mixologists raffinati, aperitivi sulla magnifica piazza e intimissimi dopo cena passati a far Rumore».

Cosa si beve da Rumore

Aperto tutti i giorni, dall’ora dell’aperitivo in poi, Rumore propone una selezione unica dei migliori spirits provenienti da tutto il mondo, una scelta esclusiva di champagne e una proposta ben definita di cocktail indimenticabili, realizzati da esperti della mixology e ispirati a personaggi che hanno segnato il mondo dello spettacolo. La carta dei drink valorizzerà i grandi classici e sarà in linea con l'evoluzione che sta vivendo il mondo della miscelazione, con un occhio attento alla tecnica ma con un'incredibile predisposizione alla piacevolezza del momento vissuto come un'esperienza memorabile. Un nuovo menu ogni quattro mesi, capace di esaltare i grandi classici e soddisfare i palati più attenti alle nuove tendenze, con attenzione ai concept che spaziano da temi legati al mondo del teatro al burlesque, ai protagonisti dell’entertainment come George Best e Sammy Davis Junior fino ai luoghi storici come lo Studio54 e il Piper. A completare la proposta dedicata all’aperitivo un’iconica selezione di street food firmata Beefbar.

Rumore, il bar creativo nel quadrilatero della moda

«Gioia, follia, stravaganza, creatività, queste sono le emozioni che da sempre provo ogni volta che sono con Riccardo Giraudi, quando mi ha coinvolto per il nuovo bar Rumore ho subito pensato che anche questo locale avrebbe dovuto trasmettere e far provare le stesse emozioni ai propri ospiti – dice Sara Battaglia, creative director - Sono cresciuta in una famiglia di artisti e quindi ho voluto che ci fosse anche un tocco d’arte che accompagnasse l’estro e l’eleganza del posto. La meticolosa cura dei dettagli e l'atmosfera ricercata conferiranno a Milano un luogo che evoca la raffinatezza di un'epoca passata, arricchita da una forte connotazione della dolce vita italiana».

«Rumore, un bar americano, che nel suo essere un po’ eccentrico nasconde un segreto - Francesco Cione, direttore e Sossio Del Prete, bar manager - Grandi classici miscelati fin dal tramonto, rivisitazioni sul tema con le più sofisticate tecniche contemporanee, distillati per palati finissimi e fiumi di champagne, tra chicche e grandi maison, dove ogni cosa gira intorno a quella meravigliosa disinvoltura da sempre riconosciuta come tutta Italiana, che con il suo genuino senso di ospitalità, intrattenimento e senso del bello tra arte, architettura ed il bien vivre, è nota a tutti come “sprezzatura”, carica di spirito, cortesia e fascino, ma senza mai prendersi troppo sul serio. Un luogo dove possono trovare agio bon-vivant e sagittabondi, cocktail lover e veri bevitori, uomini galanti e forbiti smargiassi, raffinate signore e virtuosi filantropi, poeti affabulatori e geni incompresi, artisti senza fortuna, uomini soli, donne du du du e chi non è nulla di tutto ciò. Mettetevi comodi».

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