domenica 24 dicembre 2023

Istria nell'Olimpo dei migliori oli del mondo

 Istria nell'Olimpo 

dei migliori 

oli del mondo




Aleksandra Mate Vekic con il frantoiani toscanO GianLuca Grandis
Il Frantoio Mate di Aleksandra Vekic entra nella "Hall of Fame" con il punteggio di 100 centesimi. Grande soddisfazione anche in Trentino: il Frantoio di Riva premiato per il 46° Parallelo, miglior olio monovarietale per la categoria fruttato medio.

di Giuseppe Casagrande 


Era nell'aria già da qualche tempo. E lo avevamo scritto più volte quando, parlando di enogastronomia, ricordavamo agli amici buongustai che l'Istria è terra quanto mai vocata per la produzione di grandi oli d'oliva. Quest'anno si è avuta la consacrazione ufficiale. Per la prima volta, infatti, un olio istriano, quello del Frantoio "Mate" di Aleksandra Vekic, entra nella «Hall of Fame» dei migliori oli extravergine del mondo con il punteggio di 100 centesimi, l'eccellenza assoluta
Un riconoscimento prestigiosissimo assegnato dalla guida "Flos Olei", la Bibbia degli oli extravergine, un vero e proprio atlante mondiale che ogni anno fotografa le realtà emergenti del settore olivicolo.

Mate, azienda gioiello guidata 
da una donna straordinaria: Aleksandra Vekic

Mate è un'azienda gioiello guidata da una donna straordinaria, Aleksandra Vekic, la cui visione imprenditoriale ha consentito all'olio istriano di tornare ai fasti del passato. Un passato glorioso come ci ricordano Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, e il poeta spagnolo Marziale che paragonava l'eccellente olio d'oliva contenuto nelle anfore istriane con l'olio della fertile Cordova.
Aleksandra, che si avvale della consulenza di un famoso frantoiano toscano, Gian Luca Grandis, ha dotato il frantoio di Zambrattia delle più moderne tecnologie sia per quanto riguarda la linea di estrazione delle olive sia per l'imbottigliamento. Vanta un patrimonio olivicolo di oltre 30 mila piante certificate bio coltivate su una superficie di 69 ettari di terreno sulle collinette di Zambratija (Umago) e nell'entroterra della baia di Karigador (Verteneglio).
«Ho il piacere di condividere con gli amici italiani la gioia - mi ha scritto nei giorni scorsi - per questo prestigioso riconoscimento ottenuto dalla guida Flos Oli che ci attribuisce il massimo dei punteggi: 100 punti su 100. Proseguirò insieme questo percorso per rendere sempre più protagonista l'olio istriano nel panorama delle eccellenze degli oli extravergine di alta qualità del mondo". Una gioia che è anche mia personale come amico di vecchia data dell'Istria, nonchè cittadino onorario della Città di Parenzo (Porec).

I gioielli del Frantoio Mate: Trasparenza Marina, Viola Tonda, 
Timbro Istriano e Bianca Bellezza


Quattro sono i gioielli del Frantoio Mate: Trasparenza Marina, Viola Tonda, Timbro Istriano e Bianca Bellezza, oltre ad un blend. La Bianca Bellezza è una monocultivar prodotta con l'antica oliva autoctona dell'Istria «Istarska Bjelica» (Bianchera).
Quest'ultima si presenta con un bel colore giallo dorato inteso con nuances verdoline - si legge nella scheda tecnica - al naso è ampia e avvolgente con toni vegetali di carciofo e cicoria affiancati da note aromatiche di menta e rosmarino. In bocca ricorda il pepe nero e la mandorla con un deciso amaro piccante, tipico dei grandi oli extravergine.

In Trentino premiato il 46° Parallelo 
Casaliva del Frantoio di Riva del Garda

Grande soddisfazione anche in Trentino: l’olio extravergine 46° Parallelo Casaliva, uno dei fiori all’occhiello del Frantoio di Riva del Garda, si è confermato ancora una volta superstar in campo internazionale conquistando l'Oscar di miglior olio monovarietale fruttato medio del pianeta. Chapeau anche in questo caso.

Punteggio lusinghiero anche per il denocciolato 
Origine del frantoio OlioCRU

Oltre al 46° Parallelo monovarietale Casaliva Etichetta Blu del Frantoio di Riva (punteggio: 99 centesimi) premiato - si legge nella motivazione - per quei sentori aromatici di menta, rosmarino e salvia con «nuaces» speziate di cannella e quel pizzicorino che ricorda il carciofo, la guida «Flos Olei» 2024 ha assegnato il punteggio di 98 centesimi all'Extravergine Origini Denocciolato del Frantoio OlioCRU di Maso Belli (Riva del Garda), patron Mario Morandini. Premiato con il punteggio di 95 centesimi anche l'Extravergine Elle Sette Casaliva da agricolotura biologica dell'Azienda Laghel7 di Paola Jori (Arco).
Marco Oreggia e Laura Marinelli, premiano l'azienda Viola .

In crescita - annota la guida - anche l'Azienda agricola Brioleum di Arco premiata con il punteggio di 91 centesimi per l'Extravergine Tenuta Scannone Garda Dop Trentino «eccellente, di un bel colore giallo dorato intenso con venature verdi. Al naso è ampio e avvolgente con sentori vegetali di carciofo e cicoria, complesso e di carattere al palato».
Ultima segnalazione per l'Azienda agricola Rigatti di Nago Torbole. il proprietario Luca Rigatti si prende cura di 350 olivi distribuiti su una superficie di due ettari. «Ottimo - si legge nella scheda - l'Extravergine Carol con una nota piccante ben espressa».

Una conferma anche per Comincioli, 
Bonamini, Franci, Viola e Quattrociocchi

Cinque sono le aziende italiane che si confermano nella «Hall of Fame» riservata alle aziende che hanno raggiunto un livello qualitativo di assoluta eccellenza e meritano, pertanto, il riconoscimento ambitissimo dei 100 centesimi. Sono l'Azienda Agricola Comincioli di Puegnago sul Garda (Lombardia), il Frantoio Bonamini di Illasi (Veneto), il Frantoio Franci di Montenero d'Orcia (Toscana), l'Azienda Agraria Viola di Foligno (Umbria) e il Frantoio Americo Quattrociocchi di Latina (Lazio). Tre, infine, le aziende spagnole presenti nella «Hall of Fame»: Casas de Hualdo (Toledo, Castilla-La Mancha) e Castillo de Canena (Jaén, Andalusia) e Aceites Finca La Torre (Malaga, Andalusia).

"Flos Olei", la guida curata da Marco Orreggia e Laura Marinelli, è un'opera monumentale di 904 pagine, con 90 cartine e racconta lo stato di salute di uno degli alimenti principe della nostra dieta mediterranea attraverso le recensioni delle 500 migliori aziende olivicole che rappresentano ben 56 Paesi dei cinque continenti

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