mercoledì 20 dicembre 2023

Il cibo italiano è a rischio estinzione?

 

Il cibo italiano 

è a rischio estinzione? 

Piemonte la regione 

più in pericolo

Secondo una ricerca di BonusFinder, la regione del Nord ha il maggior numero di prodotti alimentari a rischio di estinzione con un punteggio di rischio di 9,24/10 e 133 alimenti in pericolo. Seguono la Lombardia e la Campania

    

Icibo italiano, così come lo conosciamo, potrebbe subire drastici cambiamenti in futuro secondo le ultime proiezioni climatiche. Di questo tema ha parlato di recente Luca Mercalli, massimo esperto di climatologia e presidente della Società meteorologica italiana, che ha messo in guardia l'Italia sulla vulnerabilità del Paese alla crisi climatica. Secondo una ricerca di BonusFinder Italia, sarebbero oltre 1200 i prodotti italiani a rischio estinzione a causa degli effetti del cambiamento climatico. Come parte integrante dello studio, sono state ottenute proiezioni climatiche per valutare quale regione italiana ha il più alto rischio di estinzione alimentare a causa di fattori climatici. Ed è il Piemonte è la regione italiana con il maggior numero di prodotti alimentari a rischio di estinzione con un punteggio di rischio di 9,24/10 e 133 alimenti a rischio.

Il cibo italiano è a rischio estinzione? Piemonte regione più in pericolo

Il cibo italiano è a rischio estinzione per il climate change?

Entro il 2040, la temperatura media nella regione rischia di aumentare di oltre un grado, con precipitazioni medie destinate a diminuire di sette millimetri, il più alto nello studio. Le razze animali potrebbero scomparire a causa dei cambiamenti climatici e avere un impatto sulla produzione di formaggi come il brös, la robiola e la gioda, oltre a mettere a rischio salumi come la mortadella della Val d'Ossola frutti come la fragola di Tortona.

Cibo italiano in pericolo: Lombardia e Campania seguono il Piemonte per allerta

Segue al secondo posto la Lombardia con un punteggio di rischio di 7,67/10 e 90 alimenti a rischio. Entro il 2040, il pesce, gli animali, gli ortaggi, la frutta, i derivati del latte e persino i vitigni saranno tutti a rischio estinzione, secondo i dati, e la produzione di alimenti come lo stracchino, l'uva Lambrusco e la patata bianca di Como potrebbe scomparire. Al terzo posto c'è la Campania, anch'essa a grande rischio con un punteggio di 6,86/10 e 100 prodotti alimentari in pericolo. I deliziosi limoni della Costiera Amalfitana, che non sono solo una delizia culinaria, ma anche un ingrediente chiave nella produzione del Limoncello, rischiano l'estinzione insieme al pomodoro San Marzano e al salame napoletano, famosi in tutto il mondo.

Le regioni italiane a più alto rischio di estinzione alimentare

Tabella con 5 colonne e 20 righe.
Piemonte133+1.06-7.009
Lombardia90+1.00-2.268
Campania100+0.90-0.907
Sicilia109+0.79-0.357
Friuli-Venezia Giulia72+0.961.116
Veneto66+0.981.926
Calabria83+0.86-0.716
Liguria64+0.95-5.166
Lazio71+0.91-0.455
Basilicata57+0.94-4.615
Puglia53+1.06-7.005
Toscana55+0.981.195
Emilia-Romagna55+0.963.275
Trentino-Alto Adige44+1.08-5.824
Abruzzo54+0.93-0.203
Marche29+0.945.093
Valle d'Aosta6+1.26-3.643
Molise13+0.980.502
Sardegna44+0.79-0.352
Umbria17+0.97-0.142

L'Umbria, sul lato positivo per così dire, è la regione italiana meno a rischio con un punteggio di 1,93/10 e 17 prodotti alimentari a rischio. Anche se il rischio è piccolo rispetto ad altre regioni italiane, si prevede che l'Umbria avrà un aumento della temperatura di quasi un grado entro il 2040 che potrebbe avere un impatto sulla produzione alimentare e sulla fauna locale. Il fagiolo del Trasimeno, oggi quasi scomparso, e la Ricotta della Valnerina rischiano l'estinzione definitiva.

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