martedì 19 dicembre 2023

ZAIA SU RAPPORTO ISMEA QUALIVITA DOP ECONOMY

 ZAIA SU RAPPORTO ISMEA 

QUALIVITA DOP ECONOMY



“VENETO SUI PODI PIU’ ALTI, 

IL CONSUMATORE PREMIA 

LA CERTEZZA DELL’ORIGINE. 

NON ABBASSARE LA GUARDIA 

IN DIFESA  DEI NOSTRI PRODOTTI”



“C’è molto del Veneto nel record della Dop economy 

nazionale che per la prima volta supera i 20 miliardi 

di euro di valore della produzione". 

La nostra regione - dice Zaia - è una protagonista a pieno titolo dei podi più alti per 

il cibo e per il vino che vedono, rispettivamente due corazzate, il Grana Padano e il 

Prosecco. Ma l’affermazione si estende con un secondo posto dei vini che parla solo 

veneto: lo ha conquistato, infatti, il Conegliano Valdobbiadene. 

Mentre assistiamo, anche a livello comunitario, all’apertura verso cibi alternativi o 

indicazioni non sempre chiare, questi dati ci  confortano che la prima attenzione 

del consumatore predilige sempre più la certezza dell’origine, fattore che è garanzia 

di provenienza da un territorio quindi di una tracciabilità in linea anche con le scelte 

di salute”.

Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia,


commenta i  
dati positivi del Rapporto Ismea-

Qualivita sulla Dop economy.

“Le indicazioni di provenienza equivalgono a riconoscibilità di un prodotto – 

aggiunge il Governatore -. Significano identità e tradizione di un territorio di 

produzione traducendole in sicurezza della provenienza e dell’autenticità. 

L’identità alimentare, quindi, va tutelata in tutte le sedi. Battersi per questo significa 

soprattutto difendere  la legalità, affinché abusivismo e contraffazione non mettano 

a rischio la salute dei consumatori ma anche affinché non danneggino gli 

imprenditori che operano responsabilmente e nel rispetto delle regole. 

Questi dati ci dicono che la scelta di metterci la faccia viene premiata dal 

consumatore e che non va mai abbassata la guardia di fronte al rischio che, 

culturalmente, si diffonda un’attenzione minore alla qualità di quello che mettiamo 

sulle nostre tavole”. 

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