Turismo in Italia
a Natale: montagna
e città d'arte
le mete preferite
Secondo il monitoraggio del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, poi, si prevede un aumento delle presenze nelle strutture ricettive del 0,5% rispetto all'anno precedente, raggiungendo un totale di 16,2 milioni di visitatori tra il 23 dicembre e il 6 gennaio, come confermato anche da Confindustria Alberghi. Vittorio Messina (Assoturismo): «Presenze in linea con quelle dello scorso anno»
Il periodo delle festività natalizie si preannuncia come un'occasione di crescita significativa per il turismo italiano. Secondo il monitoraggio del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, si prevede un aumento delle presenze nelle strutture ricettive del 0,5% rispetto all'anno precedente, raggiungendo un totale di 16,2 milioni di visitatori tra il 23 dicembre e il 6 gennaio. L'ascesa è guidata principalmente dai turisti stranieri, che mostrano un incremento del 2,7%, portando la loro presenza a oltre 6,5 milioni - in particolare nelle località di montagna e nelle città d'arte. Allo stesso tempo, il flusso di turisti italiani è in leggera flessione dell'1%, ma comunque significativo, attestandosi a più di 9,6 milioni.
Turismo a Natale: crescono le presenze nelle città d'arte
Le città d'arte si confermano come uno dei magneti principali, registrando un aumento delle presenze del 3,9%, totalizzando 6,4 milioni di visite, rappresentando quasi il 40% del totale delle presenze - confermano i dati di Confidustria Alberghi. Di queste, quasi la metà è attribuita ai turisti stranieri, evidenziando un interesse sempre crescente verso le bellezze artistiche italiane.
Crescono le presenze nelle città d'arteInoltre, le mete montane mantengono un'attrattiva costante con un modesto aumento dello 0,1%, mentre le località lacustri mantengono gli stessi livelli dell'anno precedente.
Turismo a Natale: le regioni del Sud e le Isole in calo
Ma non tutte le aree geografiche registrano la stessa tendenza positiva. Mentre il Centro e il Nord Est mostrano un aumento delle presenze, il Nord Ovest si mantiene stabile con un trend di miglioramento, ma le regioni meridionali e insulari evidenziano un calo del 3,1%.
Sono i mercati europei tradizionali a dominare, con segnali di crescita evidenti soprattutto da parte dei turisti svizzeri, spagnoli, statunitensi, francesi, polacchi e britannici. Ma ci sono anche segnali positivi da mercati extraeuropei come la Corea del Sud e il Brasile.
Turismo a Natale: la montagna destinazione più ambita
A proposito delle prossime festività, la montagna si conferma come la destinazione più ambita con tassi di occupazione prossimi al completo: il Natale registra il 93% di camere occupate, il Capodanno sale al 97%, mentre l'Epifania si attesta all'86%, con ancora spazio per ulteriori prenotazioni.
La clientela nazionale domina le varie destinazioni in questo periodo, ma l'interesse dei turisti stranieri rimane alto.
Turismo a Natale, Messina (Assoturismo): «Presenze in linea con quelle del 2022»
«Nonostante gli effetti negativi dell'inflazione e le conseguenze della difficile situazione internazionale - commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti - il turismo in Italia continua a far segnare una crescita dei valori assoluti, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento ai cambiamenti della domanda. Le città e i centri d'arte saranno i veri protagonisti di queste vacanze di Natale, soprattutto per i turisti stranieri, merito anche di una buona campagna di promozione all'estero. Le presenze nelle strutture ricettive italiane sono in linea con quelle dello scorso anno anche se le prenotazioni last minute potrebbero portare ad un miglioramento delle percentuali di crescita».
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