sabato 18 luglio 2015

ALLARME LATTE: 50 MILIONI DI LITRI IN MENO

Allarme caldo nelle fattorie italiane
50 milioni di litri di latte in meno

Gli animali da allevamento risentono del caldo di queste settimane al punto che a luglio le mucche hanno prodotto 50 milioni di litri
di latte. In calo tra il 5 e il 10% anche la deposizione di uova nei pollai. Una situazione che determina un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia

È stress da caldo anche per le galline nei pollai e per le mucche che a causa dello stress hanno prodotto 50 milioni di litri di latte in meno nei primi quindici giorni di luglio. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti nel sottolineare che la situazione è destinata a peggiorare con l’arrivo di Caronte i cui effetti si fanno sentire anche sugli animali con una minore produzione di uova e latte. Sono scattate le misure anti afa e gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi.


La situazione è preoccupante soprattutto nelle aree della pianura padana dove si concentra il maggior numero di stalle dove sono già entrati in funzione ventilatori, doccette e condizionatori per rinfrescare mucche e maiali ma i picchi di caldo stanno creando problemi anche alle galline che fanno meno uova e anticipano la muta per colpa dello stress da afa.


Se nei pollai si è già registrato un calo fra il 5 al 10% nella deposizione delle uova, per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi ed oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte mentre per i maiali sono stati accesi i condizionatori per evitare che le temperature sfondino la soglia dei 28 gradi oltre la quale gli animali cominciano a soffrire e a mangiare fino al 40% in meno della razione giornaliera. Una situazione che determina un aumento dei costi alla stalla per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo.

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