Vino, crescono le vendite in cantina
E-commerce il canale meno sfruttato
Nuove opportunità per il vino nel mercato italiano: il 36,5% delle aziende ha riscontrato un aumento del fatturato domestico nei primi 4 mesi del 2015. A trainare il mercato le vendite fatte direttamente in cantina. Meno del 20% delle cantine, invece, esprime un giudizio positivo sul canale dell'e-commerce
Si notano segnali di ripresa per il mercato del vino in Italia: a dimostrazione che non è solo l’estero a dare soddisfazione alle nostre cantine, sembrano presentarsi anche in patria nuove opportunità. Il 36,5% delle aziende, infatti, ha dichiarato un aumento del fatturato domestico nei primi 4 mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre il 53,9% non ha registrato variazioni di rilievo. Sono dati che emergono dal quarto “Osservatorio wine2wine”, secondo il quale a trainare il mercato sono state le vendite effettuate direttamente in cantina.
Questo canale è infatti ritenuto soddisfacente dal 60% delle aziende, e ciò è segno che il rapporto diretto è la chiave per far conoscere la propria realtà e fidelizzare vecchi e nuovi clienti con vantaggi legati anche alla mancanza di intermediari. Questo accade in particolar modo per le cantine con produzioni comprese tra 100mila e 1 milione di bottiglie (il 67,6% delle cantine) e con fatturati superiori ai 2 milioni di euro.
Anche per i canali distributivi Horeca e Wine Bar la situazione si presenta complessivamente positiva, il 40% delle cantine si dichiara soddisfatto da queste, meno però dalle vendite in enoteca. L'e-Commerce, invece, non decolla affatto, confermandosi all'ultimo posto anche per quanto riguarda la soddisfazione, con meno del 20% di cantine che esprimono un giudizio positivo a fronte di un 38,2% che invece fatica a raccogliere frutti da questo strumento.
A frenare questo tipo di vendite sono soprattutto le difficoltà nel gestire ordinativi e spedizioni e le criticità registrate nel fissare un prezzo tale da non danneggiare gli altri canali di vendita. Sul fronte dei mercati esteri, infine, si conferma strategico il ruolo degli importatori, con il 63,6% delle cantine soddisfatte.
ITALIAATAVOLA
Questo canale è infatti ritenuto soddisfacente dal 60% delle aziende, e ciò è segno che il rapporto diretto è la chiave per far conoscere la propria realtà e fidelizzare vecchi e nuovi clienti con vantaggi legati anche alla mancanza di intermediari. Questo accade in particolar modo per le cantine con produzioni comprese tra 100mila e 1 milione di bottiglie (il 67,6% delle cantine) e con fatturati superiori ai 2 milioni di euro.
Anche per i canali distributivi Horeca e Wine Bar la situazione si presenta complessivamente positiva, il 40% delle cantine si dichiara soddisfatto da queste, meno però dalle vendite in enoteca. L'e-Commerce, invece, non decolla affatto, confermandosi all'ultimo posto anche per quanto riguarda la soddisfazione, con meno del 20% di cantine che esprimono un giudizio positivo a fronte di un 38,2% che invece fatica a raccogliere frutti da questo strumento.
A frenare questo tipo di vendite sono soprattutto le difficoltà nel gestire ordinativi e spedizioni e le criticità registrate nel fissare un prezzo tale da non danneggiare gli altri canali di vendita. Sul fronte dei mercati esteri, infine, si conferma strategico il ruolo degli importatori, con il 63,6% delle cantine soddisfatte.
ITALIAATAVOLA
Nessun commento:
Posta un commento