Concorso Rosati d’Italia,
19 medaglie. Veneto e Puglia
le regioni più premiate
Con 5 medaglie ciascuna, Veneto e Puglia sono le regioni più premiate
del Concorso enologico nazionale dei vini Rosati. Vincitori da otto diverse regioni. Per la prima volta medaglie a cantine di Sicilia e Calabria. 19 le medaglie assegnate; 159 vini hanno totalizzato almeno 80 punti e ricevuto il “diploma di merito”
del Concorso enologico nazionale dei vini Rosati. Vincitori da otto diverse regioni. Per la prima volta medaglie a cantine di Sicilia e Calabria. 19 le medaglie assegnate; 159 vini hanno totalizzato almeno 80 punti e ricevuto il “diploma di merito”
Veneto e Puglia si confermano con cinque medaglie ciascuna, esattamentecome l’anno scorso, le regioni più rosate d’Italia. È questo il verdetto principale del Concorso enologico nazionale dei vini Rosati d’Italia promosso dall’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia che ha visto andare a medaglie cantine di ben 8 diverse regioni, un record.
Dietro Veneto (2 ori, 2 argenti e un bronzo) e Puglia (un oro, 2 argenti e 2 bronzi), è l’Emilia Romagna con le sue cantine a conquistare le 3 medaglie di un intero podio (quello dei frizzanti Doc-Dop) mentre l’Abruzzo brinda a un oro e un bronzo. Dopo anni di predominio delle regioni del Centro-Nord Italia e della Puglia, la grande novità della quarta edizione del Concorso, realizzato in partenariato con Assoenologi, Accademia italiana della vite e del vino, Unioncamere Puglia e autorizzato dal ministero delle Politiche agricole, è l’ingresso nel palmares di cantine di due regioni del Sud: la Sicilia con un oro e la Calabria con un bronzo. Completano il medagliere l’argento della Campania e il bronzo della Lombardia.
«Il Concorso nazionale dei Rosati - spiega l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia - è, prima di tutto, un’azione di promozione e valorizzazione di un prodotto importante, quale è il vino rosato, che sta crescendo esponenzialmente negli ultimi anni. Il Concorso, in particolare, ha confermato la straordinaria capacità di attrarre esperienze imprenditoriali e territoriali diversificate, da Nord a Sud del nostro Paese. Ha confermato la qualità e il valore dei produttori di regioni, quali Puglia e Veneto, già pluripremiate nelle scorse edizioni, e dato merito e riconoscimento a nuove, come Sicilia e Calabria. Un segnale significativo che ci fa capire come il rosato, per troppo tempo rimasto in ombra, stia diventando, a livello nazionale, prodotto strategico di qualità, tanto da poter competere anche sui mercati internazionali».
I risultati seguono le valutazioni tenutesi lo scorso 19-20 settembre a cura di sei commissioni composte ognuna da quattro esperti enologi e un giornalista enogastronomico che, sotto la presidenza di Assoenologi, hanno passato al vaglio 221 campioni presentati da 176 aziende in rappresentanza di 16 regioni italiane. Al termine delle valutazioni sono stati selezionati 159 vini (pari al 68% dei 235 partecipanti) che hanno conseguito il punteggio complessivo di almeno 80 centesimi, corrispondente a un giudizio “ottimo”. A tutti questi vini è stato assegnato un “diploma di merito” mentre le medaglie di oro, argento e bronzo - che saranno consegnate ai vincitori entro la fine dell’anno in un evento di rilevanza nazionale - sono state aggiudicate ai primi tre vini delle sei categorie (quest’anno, per via di un bronzo ex aequo, sono 19 le medaglie assegnate)
Dietro Veneto (2 ori, 2 argenti e un bronzo) e Puglia (un oro, 2 argenti e 2 bronzi), è l’Emilia Romagna con le sue cantine a conquistare le 3 medaglie di un intero podio (quello dei frizzanti Doc-Dop) mentre l’Abruzzo brinda a un oro e un bronzo. Dopo anni di predominio delle regioni del Centro-Nord Italia e della Puglia, la grande novità della quarta edizione del Concorso, realizzato in partenariato con Assoenologi, Accademia italiana della vite e del vino, Unioncamere Puglia e autorizzato dal ministero delle Politiche agricole, è l’ingresso nel palmares di cantine di due regioni del Sud: la Sicilia con un oro e la Calabria con un bronzo. Completano il medagliere l’argento della Campania e il bronzo della Lombardia.
«Il Concorso nazionale dei Rosati - spiega l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo Di Gioia - è, prima di tutto, un’azione di promozione e valorizzazione di un prodotto importante, quale è il vino rosato, che sta crescendo esponenzialmente negli ultimi anni. Il Concorso, in particolare, ha confermato la straordinaria capacità di attrarre esperienze imprenditoriali e territoriali diversificate, da Nord a Sud del nostro Paese. Ha confermato la qualità e il valore dei produttori di regioni, quali Puglia e Veneto, già pluripremiate nelle scorse edizioni, e dato merito e riconoscimento a nuove, come Sicilia e Calabria. Un segnale significativo che ci fa capire come il rosato, per troppo tempo rimasto in ombra, stia diventando, a livello nazionale, prodotto strategico di qualità, tanto da poter competere anche sui mercati internazionali».
I risultati seguono le valutazioni tenutesi lo scorso 19-20 settembre a cura di sei commissioni composte ognuna da quattro esperti enologi e un giornalista enogastronomico che, sotto la presidenza di Assoenologi, hanno passato al vaglio 221 campioni presentati da 176 aziende in rappresentanza di 16 regioni italiane. Al termine delle valutazioni sono stati selezionati 159 vini (pari al 68% dei 235 partecipanti) che hanno conseguito il punteggio complessivo di almeno 80 centesimi, corrispondente a un giudizio “ottimo”. A tutti questi vini è stato assegnato un “diploma di merito” mentre le medaglie di oro, argento e bronzo - che saranno consegnate ai vincitori entro la fine dell’anno in un evento di rilevanza nazionale - sono state aggiudicate ai primi tre vini delle sei categorie (quest’anno, per via di un bronzo ex aequo, sono 19 le medaglie assegnate)
Italiaatavola
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