Qualità verificata
per le carni venete:
mille allevatori e oltre 100 punti vendita con il marchio QV
garantiscono genuinità, gusto e sicurezza alimentare.
Ogni italiano mangia in media 40 chilogrammi di carne suina l’anno, 22 di carne
bovina e 19 di carne di pollo. E forse non sa che la carne sul piatto molto spesso è di
provenienza veneta. Il Veneto è infatti la terza regione in Italia per valore della
produzione zootecnica animale: è il primo produttore italiano di polli, tacchini, fagiani
e oche (il 27% delle carni avicole nazionali proviene dal Veronese e dalla Bassa
Padovana), di conigli (38%, localizzato soprattutto in provincia di Treviso) e è al terzo
posto per le carni bovine (14%), per la produzione di uova (14%), al quarto posto per
le carni suine (8%).
Anche se il consumo di carne in Italia è ormai sistematicamente in calo (dal 2007 al
2014 il consumo medio annuo di carni rosse è sceso da 25 a 19 kg), il valore
economico della zootecnìa veneta continua a raggiungere cifre importanti: 1583
milioni di euro per le carni (bovine, suine e avicole), oltre 200 milioni di per le uova.
La filiera veneta della zootecnia - presentata a Expo 2015 dai tecnici di Veneto
Agricoltura e del Dipartimento Agricoltura della regione Veneto, nell’ambito della
settimana del Veneto a palazzo Italia – vale il 13 per cento della produzione zootecnica
alimentare ‘made in Italy’, e dimostra di saper reggere la sfida della globalizzazione,
dell’andamenti dei prezzi e del mutamento dei consumi investendo sulla qualità.
QV, Qualità Certificata, è il marchio regionale di qualità in vigore dal 2012 che
certifica vitello ai cereali, vitellone, scottona ai cereali, coniglio al fieno, regolandone
allevamento, alimentazione e macellazione secondo precisi disciplinari di qualità. In
Veneto sono 977 gli allevatori che hanno adottato il marchio QV, 24 i macelli e i
selezionatori di carne, 101 i punti di vendita dove i consumatori possono trovare carni
bianche e rosse a qualità certificata e garantita.
“La forza della filiera veneta – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan –
sta nel saper coniugare la tradizione rurale per l’allevamento, condizioni ambientali
favorevoli e una grande produzione cerealicola e foraggera con una elevata
specializzazione produttiva, dimensioni medie superiori a quelle nazionali,
alimentazione ad alto valore energetico e una grande attenzione alla qualità”.
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