venerdì 9 ottobre 2015

RIMINI: DALLA CUCINA ALLA TAVOLA: frammenti del quotidiano

Dalla cucina alla tavola: 

frammenti del quotidiano

A Rimini fino a novembre

Mostra che ripercorre 

la storia dell'antica città rivierasca


E'  il titolo dell’interessantissima mostra, visitabile fino al 1 novembre, al Museo della Città di Rimini che ho visitato in occasione di un tour cultural-enogastronomico organizzato in Romagna da Marinella Argentieri, nume tutelare dell’Associazione Ristoranti Regionali Cucina Doc (www.ristorantiregionali.it). Le curatrici della mostra (Anna Bondini e Renata Curina della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna e Angela Fontemaggi dei Musei Comunali di Rimini) ci hanno guidato con competenza e passione lungo un percorso che si sviluppa seguendo il “fil rouge” della cultura del cibo, dall’età villanoviana a tutta l’epoca romana, nella sezione archeologica del Museo ospitato nel settecentesco collegio dei Gesuiti, nel cuore della città. (www.museicomunalidirimini.it).

Un presagio a quella che 

è una capitale del turismo


Attraverso il ritrovamento dei corredi delle necropoli di Etruschi, Umbri, Greci, Celti che tra il VI e il IV secolo avanti Cristo ha nno popolato la valle e la foce del Marecchia e delle suppellettili delle domus romane dell’antica Ariminum (I – III sec. a.C) la mostra mette in evidenza quello che era l’ambiente della mensa e della cucina, ma anche la filosofia del banchetto, le abitudini alimentari, le vie dei commerci e le produzioni locali. L’antica Rimini evidenzia i caratteri di una popolazione attiva, dinamica vissuta in un territorio dove si incrociano culture diverse, quasi a presagire il suo futuro di capitale turistica che, forse, dovrebbe divulgare maggiormente la ricchezza del suo patrimonio archeologico ed artistico.

Il medico Eutyches


Molto interessante è anche la visita ai resti di un’antica domus romana (la domus del chirurgo) risalente al II secolo dopo Cristo scoperta nel 1989 nella centralsisima Piazza Luigi Ferrari. E’ aperta al pubblico il 7 dicembre 2007. Gli scavi hanno portato alla luce anche altre strutture di rilievo: resti di una abitazione tardo imperiale, tracce di un insediamento altomedievale econ un grande sepolcreto sottostante che evidenziano una notevole stratificazione storica. Di notevole importanza è il gran numero di reperti e mosaici ritrovati all’interno: ben conservati, hanno permesso una fedele ricostruzione della casa e dell’identità del proprietario, oltre a far luce su un passato affascinante. Il reperto più sorprendente è una collezione di ben 150 strumenti chirurgici che non hanno lasciato dubbi circa l’identità del padrone di casa: un medico.  Eutyches, questo il suo nome.
VINOECIBO
Giuseppe Casagrande

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