lunedì 21 maggio 2018

Istria che vai malvasia che trovi


Istria che vai 
malvasia che trovi

En Primeur: come tradizione Vinistra ha allestito nella sala degli smeraldi dell’hotel Esplanade a Zagabria la premiére per la vendemmia 2017.

Le malvasie attualmente nelle botti avranno attorno al 13% di alcol, più amabili, bevibili e commercialmente accettabili: l’equilibrio fra profumi e aromi è perfetto
Nome: malvasia istriana. Età: annata di vendemmia 2017. Come succede da ormai sette anni l’Associazione Vinistra ha allestito nella sala degli smeraldi dell’hotel Esplanade di Zagabria, su modello francese, la manifestazione En Primeur (una sorta di “prima”, premiére, vernissage, del vino bianco simbolo d’Istria, prodotto in seguito alla vendemmia 2017). 
Anche questa volta la degustazione, presenti 57 produttori, con 700 spettatori in una giornata ha dimostrato il grande affetto della gente e degli operatorti specializzati per la malvasia e per il vino di qualità in genere.
L’”En Primeur” di quest’anno è stata sezionata in tre parti. La prima degustazione riservata agli eno-giornalisti e agli operatori dei mass media, ha visto Mario Staver nel ruolo di Cicerone dalla sezione enologica parentina dell’Università di Fiume. In seguito è toccato al “tasting” dedicato ai professionisti, ossia sommelier, commercianti in campo enologico e a tutti coloro impegnati nel comparto dell’accoglienza/turismo. L’ultima parte: porte aperte agli appassionati di vino, in parole povere alle cittadinanza. Oltre a 57 tipi di malvasie diverse, si sono potute provare la žlahthina di Vrbnik (Verbenico) e altre specie di vino bianco della macro-regione “Croazia collinosa”, fra le quali a dominare è stato lo škrlet della Moslavina.
Come hanno sottolineato gli esperti in materia presenti all’appuntamento la malvasia istriana vendemmia 2017 (quella che sta attualmente invecchiando nelle botti dei vari produttori), provata a Zagabria, si presenta con un’eccezionale valore commerciale in quanto più equilibrata negli aromi e nei profumi rispetto a quella dell’anno prima (2016).
Per le “forche caudine” della degustazione sono passate anche sette giovani malvasie di cinque micro-regioni istriane: Istria nordoccidentale, Istria occidentale, Istria meridionale, Istria centrale e Istria orientale. Riguardo al 2017 in tutta l’Istria le condizioni meteorologiche sono state tali che si è avuta un’estate calda con molte precipitazioni proprio nel periodo in cui si doveva procedere alla vendemmia. Le piogge di inizio autunno, però, hanno finito per incidere sulla struttura finale aromatica e parimenti sulla percentuale d’alcol. A detta di Staver avremo delle malvasie attorno al 13% di percentuale alcolica, quindi più amabili, bevibili e commercialmente accettabili, con un perfetto equilibrio fra profumi e aromi.
È interessante come differenti territori istriani hanno prodotto malvasie con caratteristiche diverse. Ad esempio l’Istria meridionale ha dato una malvasia dal colore giallo-intenso con riflessi verdognoli, con il dominio di profumi fruttati e dalla gradevole freschezza con una nota amarognola nel retrogusto. La malvasia dell’Istria sud-occidentale ha un intenso color verdognolo, aromi fruttati, elegantezza in acidità e salinità, moderata percentuale alcolica e una mineralità accentuata nel gusto.
Le malvasie del nord Parentino si distinguono per un dominio di aromi floreali su quelli fruttati, mentre nel Buiese, più verso la costa, si nota come la malvasia abbia sofferto per il caldo estremo dell’estate e, cosa più importante, anche per le piogge di inizio settembre, una situazione meteo che ha inciso sul vino: è nata così una malvasia di un accentuato colore giallo, con un dominio di aromi fruttati con una marcata pienezza nella struttura. L’Istria centrale (terra bianca) ha “dato alla luce” una malvasia aromaticamente molto complessa: gli aromi fruttati dominano su quelli floreali, spicca per freschezza e la struttura è gradevole.
Anche i vigneti nelle zone intorno a Montona hanno patito il caldo estremo e così ne è uscita una malvasia dal colore verdognolo, con gli aromi fruttati dominanti, dalla godibile freschezza e mineralità, per Staver forse le malvasie più eleganti in tutta l’Istria di quelle della vendemmia 2017.
Infine la parte orientale dell’Istria ha prodotto una malvasia tendente alle sfumature prevalentemente gialle, con gli aromi floreali a prevalere sulle note fruttate, e a chiudere una gradevole freschezza accompagnata da un lieve nota amarognola.
Come dire Istria che vai malvasia che trovi.

Fabio Sfiligoi

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