lunedì 10 maggio 2021

Al via il modello 730 precompilato. Al lavoro 120mila commercialisti

 

Al via il modello 730 precompilato. 

Al lavoro 120mila commercialisti


Il 10 maggio scatta l'invio del Modello 730 precompilato. 


Nel 2020, «un miliardo di informazioni gestite» secondo l'Agenzia delle Entrate. Ancora senza intermediari contabili circa 41 milioni di contribuenti

Fisco, Ruffini: gestiti oltre 1 mld di dati per 730 precompilato
Al via il 10 maggio l'operazione 730 con la messa a disposizione dei modelli precompilati e integrati con una serie di dati che l'amministrazione pubblica raccoglie e gestisce con un lavoro in continua evoluzione per garantire sia le dovute tutele ai cittadini-contribuenti sia la maggiore efficienza della macchina amministrativa. Proprio l'attivazione dei 730 offre un esempio del lavoro strategico investito nella corretta gestione dei dati reddituali degli italiani.

Il 10 maggio scatta l'invio del 730 precompilato Al via il modello 730 precompilato Al lavoro 120mila commercialistiIl 10 maggio scatta l'invio del 730 precompilato

Nel 2020, gestite un miliardi di informazioni reddituali

«L'anno scorso abbiamo gestito un miliardo di informazioni; dati che sono stati raccolti, elaborati in modo analitico, funzionale e organizzato, e poi inseriti nella precompilata che proprio oggi viene messa disposizione dei cittadini», ha spiegato Ernesto Maria Ruffini, direttore dell'Agenzia delle Entrate, intervenendo al forum su "Fisco e Cittadini" organizzato dalla Cassa nazionale dei ragionieri. Oltre ai dati dei cittadini, sono stati utilizzati quelle delle banche estere, quelle immobiliari e del catasto, e così via. «È chiaro che l'organizzazione di questi dati viene ogni giorno messa in discussione, anche per le sfide che le tecnologie ci pongono. Non c'è un'organizzazione perfetta né dell'amministrazione né della banche dati. Noi ci mettiamo in discussione ogni giorno per darci obiettivi sempre nuovi da raggiungere», ha aggiunto Ruffini.



Ruffini: «L'Agenzia delle Entrate non può fare a meno dei commercialisti»

La sfida è sempre la stessa: migliorare la collaborazione tra pubblica amministrazione e professionisti (commercialisti ed esperti contabili) al fine di fornire un servizio utile, chiaro e preciso al cittadino contribuente. «È l'Agenzia delle Entrate - ha detto Ruffini - che non può fare a meno del commercialista, e in generale dell'intermediario per non togliere il giusto riconoscimento anche ad altre figure. E ciò perché l'amministrazione finanziaria è una organizzazione chiusa nel suo numero secondo una normativa che ne disciplina tutta l'attività e non può rapportarsi a 41 milioni di contribuenti senza una figura intermedia che racconti con una grammatica diversa da quella dell'amministrazione, quali sono le norme e gli obblighi tributari e quindi promuovere con la loro vicinanza al cittadino una tax compliance efficiente. I professionisti sono quindi una colonna portante dell'intero sistema tributario».



Un esercito di 120mila professionisti a supporto dei contribuenti

Il riconoscimento del ruolo strategico dei professionisti confermato da Ruffini è stato accolto da Luigi Pagliuca, presidente della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili (Cnpr), come occasione per ribadire la disponibilità e la volontà della categoria alla costruzione di un sistema normativo-fiscale sempre più efficiente e giusto. «Ma visto che ci sono circa 120mila professionisti disponibili a dare un contributo nel semplificare questo sistema non aumentiamo ancora di più questo dialogo - dice Pagliuca - Perché non ci mettiamo reciprocamente a disposizione per fare una riforma corale del sistema tributario visto che gli interessi sono comuni e reciproci. Eliminare l'evasione ci permetterebbe di fare ancora meglio il nostro lavoro. Avere delle leggi certe, da applicare in modo univoco senza il rischio che qualcuno possa intepretarla in modo diverso, permetterebbe a noi tutti di avere qualche notta tranquilla».

Nessun commento:

Posta un commento