Il Consorzio vini Venezia promuove e tutela cinque denominazioni: Doc Venezia, Doc Lison-Pramaggiore, Doc Piave e le Docg Lison e Melanotte del Piave e si sviluppa sulle due province di Treviso e Venezia in un’area che va dalle Prealpi alla laguna di Venezia, patrimoni Unesco.La Doc Venezia, relativamente giovane, nasce nel 2010 ma ha alle spalle una lunga storia legata alle vicende della Serenissima.
Da Treviso a Venezia, un'area dalle caratteristiche uniche
Tante le peculiarità di questo territorio: la presenza di due importanti fiumi, il Tagliamento e il Piave; il suolo caratterizzato in qualche area da un sottile strato di carato e da uno superficiale argilloso, di origine alluvionale; la vicinanza con il mare Adriatico. Dopo il flagello della filossera e le distruzioni portate dalle due grandi guerre, si delinea l’attuale piattaforma ampelografica: vitigni autoctoni (raboso e tocai friulano) a cui si sono inseriti quelli internazionali. Una zona in cui convivono sistemi di allevamento tradizionali (Bellussera) accanto a grandi impianti che si caratterizza per la grande capacità spumantistica, affiancata dalla vocazione per l’appassimento.
La degustazione virtuale
In collegamento Zoom con Stefano Quaggio, direttore del Consorzio vini Venezia e con Martina Paladin in rappresentanza dell’azienda Bosco del Merlo, Alberto Piccolo per I Galli e Andrea Masat per l’azienda Ornella Bellia abbiamo degustato tre vini della denominazione, guidati dal sommelier Giampaolo Breda.
Ornella Bellia - Venezia Doc Millesimato Brut “Col de Mar”
Fondata nel 1951, l’azienda si trova a Pramaggiore e dispone di poco più di 33 ettari a vigneto dai quali si ricavano numerosi vini suddivisi in diverse linee produttive che coprono il mercato nazionale per l'80%. Nel 2021 l’azienda ha realizzato un nuovo brand, il “Col de Mar”, uno spumante rifermentato in autoclave con metodo Charmat lungo che ha richiesto uno studio per il suo metodo produttivo. Infatti, si allontana dal classico mondo del prosecco e tende ad avvicinarsi al mondo del metodo classico. Prodotto con 50% Glera, 25% Manzoni bianco e 25% Tai. Dopo l’assemblaggio il vino sosta in botti di rovere per sei mesi prima della spumantizzazione, dopo di che rimane in autoclave a contatto dei lieviti per altri sei mesi.
Luminoso, nota fruttata, i frutti richiamano quelli a polpa bianca, sottili accenni di fiori bianchi. Una buona struttura con leggera nota aromatica. Profilo ampio, non scontato. Richiami di erbe officinali. Da notare l’etichetta, una cartolina che comunica il territorio.
Bosco del Merlo - Venezia Doc Chardonnay “Bricola” 2020
A presentare Bosco del Merlo, una delle aziende che fanno parte di Casa Paladin è Martina, terza generazione della famiglia. Il marchio Casa Paladin comprende Paladin e Casa Lupo in Veneto, Bosco del Merlo tra Friuli e Veneto, Castello Bonomi in Lombardia (Franciacorta), Premiata Fattoria di Castelvecchi in Toscana (Chianti). Cinque storie di vigne e di vini con l’impegno di conseguire l’eccellenza, attraverso rigorose scelte vitivinicole che mettono al centro, senza compromessi, la naturalità dei diversi territori. Con Bosco del Merlo è nato il progetto di Viticoltura Ragionata, riassunto nelle 4V: rispettare la Vite, proteggere il Verde, produrre un Vino sostenibile, tutelare la Vite.
Il vigneto da cui provengono le uve ha una superficie di 4 ettari, è allevato a Sylvoz ed è situato su un terreno ricco di calcio e di argille bianche. Dal bicchiere emergono profumi di frutta (ananas, pesca bianca), accenni agrumati. Un sorso fresco, sapido, di buona acidità che si arricchisce con le note di erbe aromatiche. Intenso con un buon potenziale evolutivo. Il nome del vino richiama un simbolo della laguna veneta. Si tratta dei pali di legno che indicano i canali navigabili all’interno dei quali la profondità dell’acqua è tale da poter essere navigabile anche in condizioni di bassa marea.
Ai Galli - Venezia Doc Cabernet Franc 2018
Situata a Pramaggiore l’azienda Ai Galli è stata fondata sessant’anni fa ed è considerata una delle realtà storiche del Veneto orientale. Conduzione famigliare arrivata alla terza generazione. Sessanta ettari tra le due regioni, Veneto e Friuli, su diversi suoli. Una viticoltura che valorizza e tutela i vigneti vecchi, vinificando ogni vigneto singolarmente. Rispetto delle tradizioni, in cantina vengono utilizzate le vasche originali in cemento per l’affinamento di molti vini. Questo vino appartiene alla Linea Selezioni, composta da cinque etichette, nata vent’anni fa, i vigneti dai quali sono situati su suoli argillosi ed allevati a Sylvoz. È il primo vino prodotto della linea. La vendemmia è leggermente ritardata per ottenere una perfetta maturazione delle uve, mentre l’affinamento s’effettua in tonneaux.
Un frutto polposo, maturo, accenni di spezie dolci e note tostate. Nota vegetale tipica del vitigno. Evoluzione nel legno regala polvere di caffè e tabacco dolce. Grande eleganza, molto rotondo con presenza di tannino non asciugante. La parte superiore dell’etichetta è ripresa da un arazzo della Repubblica di Venezia per richiamare la denominazione e la tessitura, un’arte antica della tradizione veneziana IAT
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