Soddisfazione, sia pure moderata, del mondo dei cuochi e dei pasticceri italiani per gli stanziamenti previsti nella manovra appena varata dal Parlamento. Per le eccellenze enogastronomiche sono in particolare destinati settantasei milioni di euro per la ristorazione, la pasticceria e l'hospitality nel biennio 2022-2023. Un importo per ora modesto ma che sembra andare nella direzione di quanto richiesto da associazioni di categoria Federcuochi (Fic) e Conpait (confederazione dei pasticceri italiani).
«Nella Manovra che abbiamo approvato alla Camera - afferma Maria Spena, deputata di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera - vengono istituiti due Fondi a sostegno delle eccellenze enogastronomiche che permettono ai settori più colpiti dalle conseguenze della pandemia di guardare con ottimismo all'anno nuovo. Nella Legge di Bilancio, meritano di essere sottolineate in particolare le menzioni specifiche alle eccellenze della pasticceria italiana - che quest'anno si è laureata campione del mondo a Lione - e agli investimenti in beni strumentali durevoli che vanno nella direzione di quanto richiesto da associazioni di categoria attente e collaborative come Federcuochi e Conpait - aggiunge Spena - vigileremo affinchè si possano avere in tempi certi dal Mipaaf i decreti che definiranno i criteri e le modalità di utilizzazione di questi fondi».
Musolino: puntiamo sulla formazione dei giovani
«Lo stanziamento di 76 milioni di euro - ha commentato Angelo Musolino, presidente di Conpait-Confederazione pasticceri italiani - è sicuramente un successo per Conpait e Fic - Federazione italiana cuochi. Le istituzioni si sono dimostrate attente alle problematiche del nostro settore. 76 milioni non sono tanti ma non sono nemmeno pochi per quello che si potrebbe realizzare nell’ambito dell’enogastronomia e della pasticceria italiane. A mio avviso la spesa migliore potrebbe essere per i giovani, per la formazione. Parlando in termini concreti, con questo stanziamento, attraverso associazioni come la nostra ad ogni pasticcere che crea formazione potrebbero essere riconosciuti degli sgravi fiscali per poter far entrare nel proprio laboratorio dei ragazzi motivati che hanno voglia di fare questo mestiere».
Pozzulo: ora è urgente sbloccare la cassa integrazione per il comparto
Nel prendere atto con soddisfazione di questo stanziamento, la Federcuochi si unisce intanto all'appello lanciato da più parti (Fipe e Confesercenti) affinché vengano prorogati gli ammortizzatori sociali Covid (Cassa Integrazione in primisi) previsti fino al 31 dicembre per il comparto turismo, nel quale rientra anche la ristorazione. «Senza tali strumenti - precisa il presidente Fic Rocco Pozzulo - dal 1° gennaio oltre 200mila lavoratori potrebbero restare senza copertura, con conseguente aggravio di una situazione economica a dir poco drammatica. In tal senso - conclude Pozzulo - facciamo appello al Governo affinché chiarisca quali misure intende adottare per tutelare le centinaia di migliaia di operatori del settore, già fortemente penalizzati dalle nuove restrizioni messe in campo durante le festività».italiaatavola
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