La Dolce Terra
Durante la bufera nella notte casertana
E’ una storia di speranze, di duro lavoro e ponderate consapevolezze, raccontata dal figlio di una terra bistrattata, messa allo sbando con il nome di Terra dei Fuochi.
Nino Cannavale aversano di sangue, chef per passione, contratti stagionali tra la Sicilia e Cortina, poi una svolta nella sua vita, quando rientrando a casa nel pieno della bufera che investiva il territorio casertano, si rese conto che aveva bisogno di fermarsi per dare il meglio e far apprezzare il lavoro sano, la terra buona.
Per cui mette in atto un progetto che vagliava da un po’, quello di realizzare specialità dolci, che parlassero proprio del territorio.
La fortunata collaborazione con il marchio di produzione e distribuzione “Dolce Terra”, che ha sostenuto il progetto dando inizio da meno di un anno alla realizzazione dei suoi dolci.
La fortunata collaborazione con il marchio di produzione e distribuzione “Dolce Terra”, che ha sostenuto il progetto dando inizio da meno di un anno alla realizzazione dei suoi dolci.
Sapore partenopeo per rivisitare la cassata siciliana
“La dolce Bufala” è stata la grande sfida, un prodotto dolciario insolito, realizzato dopo un periodo di formazione presso un caseificio, con mozzarella e ricotta di bufala aversana, è la rivisitazione della cassata siciliana avvolta in una sottile sfoglia di mozzarella.
Iniziano da qui le creazioni dolciarie di Nino Cannavale, che vedono unicamente l’utilizzo di prodotti campani d’eccellenza, come la mela Annurca IGP che si ritrova ne “La Rossa del Sud”, poi altri dessert originali quali il “Pastierotto”, il “Carditello”, il “Nocciolah” e le “Tenerezze” nate dall’abbinamento del Latte Nobile a varie tipologie di frutta biologica.
Questo è solo il principio del suo racconto, di un percorso sostenuto fondamentalmente dall’amore per la propria Terra.
Angela Merolla
E’ una storia di speranze, di duro lavoro e ponderate consapevolezze, raccontata dal figlio di una terra bistrattata, messa allo sbando con il nome di Terra dei Fuochi.
Nino Cannavale aversano di sangue, chef per passione, contratti stagionali tra la Sicilia e Cortina, poi una svolta nella sua vita, quando rientrando a casa nel pieno della bufera che investiva il territorio casertano, si rese conto che aveva bisogno di fermarsi per dare il meglio e far apprezzare il lavoro sano, la terra buona.
Per cui mette in atto un progetto che vagliava da un po’, quello di realizzare specialità dolci, che parlassero proprio del territorio.
La fortunata collaborazione con il marchio di produzione e distribuzione “Dolce Terra”, che ha sostenuto il progetto dando inizio da meno di un anno alla realizzazione dei suoi dolci.
La fortunata collaborazione con il marchio di produzione e distribuzione “Dolce Terra”, che ha sostenuto il progetto dando inizio da meno di un anno alla realizzazione dei suoi dolci.
Sapore partenopeo per rivisitare la cassata siciliana
“La dolce Bufala” è stata la grande sfida, un prodotto dolciario insolito, realizzato dopo un periodo di formazione presso un caseificio, con mozzarella e ricotta di bufala aversana, è la rivisitazione della cassata siciliana avvolta in una sottile sfoglia di mozzarella.
Iniziano da qui le creazioni dolciarie di Nino Cannavale, che vedono unicamente l’utilizzo di prodotti campani d’eccellenza, come la mela Annurca IGP che si ritrova ne “La Rossa del Sud”, poi altri dessert originali quali il “Pastierotto”, il “Carditello”, il “Nocciolah” e le “Tenerezze” nate dall’abbinamento del Latte Nobile a varie tipologie di frutta biologica.
Questo è solo il principio del suo racconto, di un percorso sostenuto fondamentalmente dall’amore per la propria Terra.
31 Marzo 2016
Angela Merolla
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