mercoledì 13 aprile 2016

PESCA: PRESIDIO PESCATORI ALLE ZATTERE IN DIFESA DEL MARE

PESCA: PRESIDIO PESCATORI ALLE ZATTERE
ASSESSORE VENETO AL PRIMARIO,
“INIZIATIVA IN DIFESA DEL MARE
E DI UNA ECONOMIA SOSTENIBILE”


L’assessore regionale alla pesca e al settore primario
accoglierà domani a Venezia, alle Zattere, la manifestazione dei pescatori del Veneto, organizzata dal

Coordinamento pesca dell’Alleanza Cooperative italiane, in difesa del mare e di un modello di economia sostenibile. Pescatori e pescherecci resteranno attraccati per tutta la mattinata lungo la riva delle Zattere e  faranno apprezzare i loro prodotti preparando spaghetti alle vongole per tutti i passanti.

“Con quasi 3700 imprese nella filiera ittica, di cui 3 mila nella produzione primaria,

una flotta di 652 pescherecci tra Venezia, Chioggia, il Polesine e Caorle, 22 mila tonnellate di pescato in mare per un fatturato che sfiora i 50 milioni di euro, sei mercati regionali e il primato adriatico nell’allevamento, raccolta e commercializzazione di molluschi e mitili – evidenzia l’assessore – il mondo della pesca in Veneto rappresenta uno dei settori trainanti della nostra economia, fortemente

connesso al turismo e alla tutela dell’ambiente. Un mondo che la Regione sostiene e

continua a difendere, come dimostra l’agguerrita battaglia condotta a Bruxelles per

ottenere risorse adeguate, nel ciclo di programmazione 2014-2020 dei finanziamenti

comunitari”. Una battaglia che -  ricorda l’assessore – ha consentito al Veneto di

mettere a bilancio, per la prima volta nella programmazione dei fondi comunitari,  46

milioni di euro di investimenti sino al 2020 a supporto del settore ittico, tra risorse

regionali, finanziamenti statali e comunitari.

“Siamo accanto ai pescatori veneti e agli operatori della filiera ittica – assicura

l’assessore – per tutelare la prima risorsa della loro attività, cioè il mare, e per

salvaguardare un modello di economia sostenibile, che sa coniugare tradizione e

innovazione, capacità produttiva e rispetto dell’ambiente. Un  modello che non deve

essere messo in crisi da politiche energetiche nazionali che continuano ad ignorare le

esigenze dei territori e dei settori coinvolti”

.

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