Mal di testa
e disturbi
del sonno
Un legame
a doppio filo
Esiste un legame tra mal di testa e sonno: da un lato ad esempio l'insonnia può lasciare in eredità questo disturbo, e viceversa chi soffre di emicrania non riesce a godere di un sonno ristoratore.
Chi si sveglia, poi, al mattimo con un forte mal di testa dovrebbe rivolgersi al proprio medico ed indagare sulla relazione tra riposo notturno e dolore al capo. A parlarne è Vincenzo Tullio, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas, in un articolo qui riportato integralmente e tratto da Humanitasalute.
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Cefalee e sonno
La correlazione tra sonno e cefalee è variegata. Per cominciare, le ore notturne possono essere il periodo in cui si è colpiti da una crisi di mal di testa ed ecco perché, rispetto alla popolazione generale, i pazienti che soffrono di mal di testa hanno un rischio maggiore di soffrire di disturbi del sonno.
I pazienti che sono affetti da cefalea a grappolo, una delle forme più invalidanti di cefalea, spesso possono dover fare i conti con un attacco notturno di mal di testa, in particolare durante la fase Rem del sonno. Anche chi soffre di emicrania ne sa qualcosa: buona parte delle crisi emicraniche si verifica tra le quattro e le nove del mattino e non è quindi così infrequente che gli emicranici si sveglino con la sensazione di non aver riposato a sufficienza.
La ricerca scientifica ha documentato, poi, una forma particolare di mal di testa notturno, ovvero la cosiddetta cefalea ipnica, che sorge esclusivamente durante il sonno ed è causa di risveglio. «Questo tipo di cefalea, caratterizzata tendenzialmente da un dolore bilaterale nei 2/3 dei casi, è pressoché tipica dell’età avanzata e il dolore è lieve-moderato (severo in 1/5 dei pazienti) con una durata fino a 4 ore dopo il risveglio», spiega Vincenzo Tullio.
italiaatavola”
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