Carne, scandalo
alimentare in Uk
La Russel Hume
verso la chiusura
All'azienda, uno dei maggiori specialisti nel settore carni del Regno Unito, è stato ordinato di interrompere tutte le consegne dopo esser stata sospettata di "grave inadempienza" delle normative alimentari. Il Daily Mail parla del più grande scandalo alimentare dopo quello della carne di cavallo servita a ignari consumatori.
Il riferimento risale al 2013 quando sempre nel Regno Unito, la Findus commercializzò delle Lasagne di carne di manzo che in realtà contenevano tra il 60% e il 100% di carne di cavallo. Ora un caso altrettanto grave ed espanso si è verificato Oltre manica.
foto: Rocket News
Ad essere coinvolta è la Russel Hume, azienda di carni che fornisce i pub Wetherspon, i ristoranti di Jamie Oliver, nonché altre catene di pub, aziende di agriturismo e ristoratori, scuole e case di cura. L'ordine dato all'azienda, sospettata come detto di "grave inadempienza" delle normative alimentari, è quello di interrompere tutte le consegne.
La Food Stardards Agency ha invitato i ristoranti e altri clienti a disporre lo smaltimento della carne inutilizzata fornita da Russel Hume. Un'ispezione senza preavviso del 12 gennaio nello stabilimento di Birmingham avrebbe infatti portato la Fsa a scoprire la violazione delle norme sull'igiene e l'etichettatura, ma fino a quattro giorni fa sembrava non avesse dato istruzioni ai clienti di smaltire prodotti potenzialmente contaminati. E si parla di un altissimo numero di prodotti, per un altissimo numero di locali.
Oltre al parere degli esperti riportato dal Daily Mail sulla portata dello scandalo, anche Chris Elliott dell'Institute for Global Food Security alla Queen's University di Belfast si è espresso a riguardo: «Ciò minerà ulteriormente la fiducia nell'intera industria alimentare del Regno Unito».
Sia il Jamie Oliver Group che Wetherspoons, che vende 45 milioni di bistecche l'anno, hanno dichiarato di aver smesso di servire i prodotti Russel Hume.
Il gruppo nel 2015 ha avuto un fatturato di 129 milioni di sterline. Ora l'azienda, che impega 400 lavoratori in sette siti in tutto il Regno Unito, secondo il sito Blitz Quotidiano, sembra si stia avviando inevitabilmente verso la chiusura.
italiaatavola
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