Cnn: Evitate Venezia
e Cinque Terre
Dorina Bianchi:
Dobbiamo migliorare
La classifica del brodcaster Usa elenca le mete turistiche da evitare nel 2018, tra queste due perle dello Stivale: Venezia e le Cinque Terre. Affollamento eccessivo tra le ragioni della bocciatura. Il sottosegretario al turismo accoglie la critica e presenta le politiche per lanciare anche i piccoli borghi.
Gli americani, forse perché abituati a grandi spazi, consigliano ai turisti di evitare tra le mete turistiche niente meno che Venezia, sogno di milioni di turisti in tutto il mondo, e le Cinque Terre, perle storico-paesaggistiche della costa ligure, celebri tra l'altro per il "sentiero dell'amore" quindi niente foto romantiche per le coppie te a stelle e strisce.Una americanata o ci sono ragioni serie? A leggere quanto dichiara la Cnn sarebbe il sovraffollamento la causa del suggerimento, che descrive con ansia i 30 milioni di turisti che visitano la città lagunare ogni anno e i 2,5 milioni di persone che si arrampicano sulle cinque terre, magari per gustare gli acini nobili dello "Sciachetra". I giornalisti americani suggeriscono Portovenere che, in assenza di stazione ferroviaria, sarebbe una metà più frequentabile.
Il numero chiuso per alcune mete turistiche è stato preso in considerazione in diversi momenti e da differenti amministrazioni locali, ma senza particolare successo. I residenti da un lato lamentano il sovraffollamento, ma d'altro canto gli esercenti di locali, ristoranti ed esercizi commerciali accolgono i turisti, seppur in alcuni casi con ricarichi "stellari" sui conti dei ristoranti. Fatti che di certo non attraggono i turisti. Dorina Bianchi sottosegretario al turismo commenta la notizia in modo costruttivo, in sintesi: «Le critiche dei media, se non strumentali, vanno prese come punto di partenza per migliorare».
Quali iniziative sta attuando il Ministero?
«Stiamo lavorando in questo senso, partendo dai centri maggiormente conosciuti per creare percorsi turistici che valorizzino centri più piccoli, altrettanto preziosi, in cui è più facile vivere l'esperienza italiana. Venezia va certamente visitata, un patrimonio unico al mondo, riconosciuto dall'Unesco, ma è una città che per certi versi impedisce di vivere una vera esperienza di viaggio italiano, quindi sarebbe utile conoscere borghi e cammini diversi, simbolo di un turismo più slow tipico dell'ospitalità italiana. Ci stiamo concentrando su questo tipo di offerta. Dobbiamo da un lato aiutare Venezia a conservare lo stile italiano, ma allo stesso tempo offrire alternative diverse, frutto di una ricerca culturale.
Una notizia negativa, ma utile?
Trovo la notizia presentata in maniera eccessiva, ma nella sostanza l'invito a non visitare solo Venezia ma un Italia più vera e altrettanto bella, va colto. Abbiamo un patrimonio di opere artistiche meravigliose in piccole chiese, in piccoli paesi, quindi invitare i turisti a frequentare zone meno battute è positivo.
Dorina Bianchi
Cosa potrebbe essere migliorato?
Gli esempi negativi, vanno superati, ad esempio, lavorando sulla professionalità dei ristoratori, un incarico per il prossimo governo, sarà lavorare sulla qualità dell'accoglienza d'intesa con le associazioni di categoria. Per puntare sull'industria del turismo, dobbiamo lasciare cadere le improvvisazioni e dare professionalità. Il lavoro nel turismo non deve essere un rispiego, ma uno sbocco professionale in un settore che ne traina tanti altri, dall'export del "Made in Italy" alla cultura, al valore della dieta mediterranea.
Forse il lavoro di promozione va fatto meglio?
I media devono servire a correggere ciò che non funziona, dobbiamo utilizzare più risorse nel promuovere centri minori, il turismo degli agriturismo, l'enoturismo, ecco spostare il focus su questo. Il nostro problema è spostare i flussi da dove sono particolarmente concentrati. Dare un’offerta migliore in qualità non in numeri.
Valorizzare il patrimonio italiano insomma…
L'Italia è uno dei Paesi che dà maggiore sicurezza, prendiamo le critiche in modo costruttivo, la strumentalizzazione sugli aspetti negativi deve impegnarci a dare risposte più veloci. Lo scorso anno i turisti sono cresciuti nel sud, nei luoghi della cultura, da Caserta ai piccoli borghi con aumenti delle presenze del settanta per cento. È un lavoro che porterà risultati spalmati su un tempo più lungo.
Anche il sud minore va fatto conoscere…
Venerdì vado in Calabria dove si parla delle destinazioni dei borghi marinari, come a Rossano Calabro dove è stato ristrutturato un antico codice e aperto un piccolo museo dedicato, come il museo della liquirizia della Amarelli, un pezzo di storia e di tradizione. Tutto questo sarà oggetto di una promozione internazionale e ne vedremo i risultati il prossimo anno.
di Andrea Radic
vicedirettore
vicedirettore
Nessun commento:
Posta un commento