Il mondo della cucina
ricorda Bocuse
Ora tocca agli eredi,
suoi e di Marchesi
La notizia della scomparsa di Paul Bocuse ha subito raggiunto alcuni cuochi e pasticceri presenti al Sigep che hanno voluto ricordarlo con parole di stima e affetto accostando inevitabilmente a lui la figura di Marchesi.
In meno di un mese l’Alta cucina mondiale ha perso due dei suoi principali interpreti, per qualcuno fondatori, e ora si trova a dover raccogliere la loro eredità che si ritroverà nei piatti degli allievi cresciuti coi loro insegnamenti.
Paul Bocuse
Moreno Cedroni (La Madonnina del Pescatore) ha commentato: «Muore uno dei più grandi maestri della cucina mondiale. Ricordo che quando ero piccolo i riferimenti erano Paul Bocuse in Francia e il nostro amato Gualtiero Marchesi in Italia. C’era la voglia di vedere cosa avevano fatto e cosa stavano facendo».
Il presidente della Fic Rocco Pozzulo (candidato al sondaggio di Italia a Tavola, CLICCA QUI PER VOTARE) ha detto: «Grande perdita, soprattutto alla luce della morte recente di Gualtiero Marchesi. È un triste annuncio, andremo avanti nel ricordo di un grande maestro».
Gianfranco Vissani ha voluto ricordarlo attraverso i suoi piatti citando anche una sua frase: «Bocuse è l’inventore della nouvelle cuisine, è colui che ha lanciato il sasso e ha nascosto la mano, ha dato lustro alla gastronomia francese, ma non solo. Lui diceva sempre: “Finchè gli italiani non si accorgeranno della qualità della loro materia prima noi faremo sempre i galletti”».
Ernst Knam (anche lui candidato al sondaggio): «Penso sia quello che ha fondato la cucina internazionale, è stato un Dio della cucina e per questo è un’enorme perdita. Spero che qualcun altro cuoco francese prosegua sulla sua scia».
Anche Rossano Boscolo (Etoile Academy) guarda già al futuro: «Sono vuoti pieni di nuove leve, di nuovi personaggi e io credo che sia Marchesi che Bocuse guarderanno dall’alto i loro allievi e saranno felici. Chi è cresciuto coi suoi insegnamenti deve solo dir loro grazie».
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