La birra anti-spreco
Per la RecuperAle
lavorano i carcerati
Paolo Strano è il co-autore della birra etica e contro lo spreco, la RecuperAle: “La birra che recupera cibo e persone” dice il claim. Una birra, appunto, che però in realtà è molto di più.
Essa infatti punta sul recupero di un alimento prezioso come il pane e di risorse umane attraverso un percorso di formazione e inserimento lavorativo. «È una birra artigianale realizzata utilizzando eccedenze alimentari di qualità destinate ad essere sprecate, fatta insieme a detenuti inseriti in un percorso di reinserimento, concepita per sostenere l’impatto sociale di EquoEvento e Vale la Pena. È una birra che recupera cibo e persone, che dà una seconda possibilità a materie prime eccellenti destinate ad essere sprecate e a persone che cercano un reinserimento sociale», spiega Paolo Strano.Lui presiede di Semi di Libertà, la Onlus che produce la birra, ed è insieme ad EquoEvento Onlus che ha ideato RecuperAle. Dietro al progetto dunque appaiono Equoevento Onlus che è una organizzazione senza scopro di lucro che recupera e dona le eccedenze alimentari di qualità a enti caritatevoli, case famiglia, poveri e bisognosi, e il piccolo birrificio Vale la Pena dove i detenuti del carcere romano di Rebibbia vengono formati ed inseriti nella filiera della birra artigianale per contrastarne le recidive.
A che punto siamo con l’avanzamento del progetto?
«Abbiamo già fatto una prima produzione, a mio parere molto buona, ma per svilupparla abbiamo dovuto avviare una campagna di crowdfunding (www.eppela.com/recuperale), visto che siamo costretti ad affittare un impianto in quanto quello Vale la Pena è già al limite, essendo minuscolo. Nella prima "cotta" abbiamo utilizzato 35 kg di pane (donato dall'Hilton Waldorf Astoria, quindi di alta qualità) per 1.800 l, ma dalla prossima cotta vista la riuscita aumentiamo a 50 kg, e se riusciamo a metterla a regime (una produzione al mese) arriveremo a recuperare 600 kg di pane all'anno. Nel mese di febbraio faremo una cotta presso l'impianto di Eataly Roma, naturalmente utilizzando le loro eccedenze, e questa potrebbe essere un'altra modalità di sviluppo».
E quanto alle risorse umane?
«Attualmente impieghiamo due ragazzi in art. 21 dell'ordinamento penitenziario (l'ammissione al lavoro extramurario) che dormono a Rebibbia e di giorno lavorano con noi, mentre il birraio è in attesa di giudizio. Purtroppo viste le dimensioni del birrificio in produzione non potremo fare numeri molto più grandi, mentre con la commercializzazione puntiamo ad ampliare il numero delle persone coinvolte».
Descrizione della birra RecuperAle Bread?
«È una pale ale chiara, leggermente opalescente, dove le materie prime recuperate esaltano la base maltata conferendo profumi e sapori di crosta di pane, con un finale di bevuta secco ma arrotondato dai luppoli nobili utilizzati, ed una gradazione alcolica di 6.5%».
Per informazioni: www.eppela.com/recuperale
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