mercoledì 11 agosto 2021

Controlli, green pass e ristoranti: ora interviene anche il Garante della Privacy

 

Controlli, green pass 

e ristoranti: 

ora interviene 

anche il Garante 

della Privacy

Dopo che la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese aveva ribadito che non spetta ai gestori dei pubblici esercizi il controllo dell'identità, l'Autorità chiamata in causa dal Piemonte la smentisce. Che fare ora?


Ealla fine arriva, inesorabile, il Garante della privacy a scompaginare quello che sembrava essere un equilibrio precario raggiunto solo 24 ore prima sulla questione green pass e controlli. Rispondendo a un quesito rivolto all'Autorità dalla Regione Piemonte sull'attività di verifica e di identificazione da parte degli esercenti di ristoranti e bar, il Garante ha affermato che sì, i gestori dei locali pubblici possono farlo. Un pronunciamento che rischia di gettare ulteriormente nel caos l'intero srettore Horeca che in poco meno di quattro giorni ha dovuto convulsamente aggiornare le regole d'ingaggio per permettere ai clienti l'accesso ai locali al chiuso.

L'indicazione del Garante della privacy

Come riporta l'Ansa, il Garante della privacy nella sua risposta alla Regione Piemonte ha affermato che «le figure autorizzate alla verifica dell'identità personale sono quelle indicate nell'articolo 13 del d.P.C.M. 17 giugno 2021 con le modalità in esso indicate, salvo ulteriori modifiche che dovessero sopravvenire». Detto diversamente, i titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi possono richiedere agli intestatari della certificazione verde di esibire un documento d'identità. Indicazione inaspettate, non fosse altro che la Regione Piemonte aveva fatto ricorso al Garante per chiedere proprio il contrario, ossia di confermare che agli esercenti privati non possano, e non debbano, essere attribuite funzioni tipiche dei pubblici ufficiali.

 

Lamorgese smentita?

Il pronunciamento del Garante arriva giusto a 24 ore dalle parole della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese: «I titolari dei locali - ha detto - non potranno chiedere la carta d’identità ai clienti, faremo una circolare di chiarimento su questo. Noi chiediamo venga richiesto al chiuso il green pass. Non si può pensare che l’attività di controllo venga svolta dalle forze di polizia. Significherebbe distoglierle dal loro compito prioritario che è garantire la sicurezza, anche della criminalità». La ministra non ha poi escluso «controlli a campione nei locali insieme alla polizia amministrativa». Chi ha ragione quindi? Il Garante o la ministra? E come dovranno comportarsi i ristoratori? italiaatavola

 

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