martedì 12 marzo 2024

Doccia fredda per i balneari

 

Doccia fredda per i balneari: 

in spiaggia per lavarsi 

servirà l'acqua potabile

«La prossima estate si potrebbe rischiare, oltreché un aumento del prezzo di alcuni servizi, anche la mancanza di acqua alla cittadinanza» ha detto Stefania Frandi, presidente del Sindacato italiano balneari Toscana


Una doccia fredda per gli imprenditori balneari, è il caso di dirlo. Non bastassero le preoccupazioni circa la carenza di personale e la legge Bolkenstein che rimette in discussione le concessioni balneari, con il rischio che il mercato possa essere condizionato dall'ingresso di grandi gruppi imprenditoriali, ora c'è anche il tema doccia a pesare sulle riaperture, ma anche sui consumatori.

Doccia fredda per i balneari: in spiaggia per lavarsi servirà l'acqua potabile

La nuova legislazione viene considerata un’altra tegola sulla testa di un settore martoriato di incertezze e caos

Doccia fredda per i balneari: cosa dice la norma

Il decreto legislativo 18/2023 obbliga ad avere acqua potabile nelle spiagge italiane, imponendo che l'acqua con cui si viene a contatto negli stabilimenti sia «destinata al consumo umano». In sostanza significa che anche docce e piscine debbano avere acqua potabile, con i balneari che dovranno adeguarsi già entro l'estate.

«Il problema dei pozzi artesiani all'interno degli stabilimenti balneari, e quello conseguente della necessità dell'approvvigionamento di acqua potabile per le docce e i lavapiedi, è un'altra tegola sulla testa di un settore ormai, da anni, martoriato di incertezze e caos, sia legislativo che burocratico», ha precisato l'avvocato Stefania Frandi, presidente del Sindacato italiano balneari Fipe-Confcommercio Toscana.

Doccia fredda anche per i consumatori: rincari all'orizzonte

«Se non verrà adottato un minimo di buon senso per adeguare la normativa alle esigenze delle imprese, la prossima estate si potrebbe rischiare, oltreché un aumento del prezzo di alcuni servizi di spiaggia, anche la mancanza di acqua alla cittadinanza visto l'accresciuto fabbisogno di acqua potabile» ha continuato Frandi.

Non solo balneari, ma doccia fredda anche per campeggi e strutture ricettive

E il problema potrebbe «ampliarsi a dismisura perché soggetti ai nuovi obblighi sembrerebbero essere anche i campeggi e, in generale, le strutture ricettive e ricreative», secondo la presidente che ha concluso: «Il confronto con la Regione è in corso ma gli imprenditori balneari sollecitano una risposta adeguata e soprattutto celere, dal momento che l'inizio della stagione turistica è davvero vicina». Iat

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