Un menu pugliese, di quattro portate, per accogliere le delegazioni delle nazioni presenti al G7 che si terrà a Borgo Egnazia (Br) dal 13 al 15 giugno e che vedrà la cena del primo giorno come uno dei momenti clou per mostrare alcune delle eccellenze italiane. A curare il servizio a Brindisi, nel suggestivo Castello Svevo, Tenuta Moreno di Masagna, una delle realtà più rappresentative dell'eccellenza dell'ospitalità pugliese, di proprietà di Pierangelo Argentieri.
Il menu del G7, tra tradizione e originalità
La cena sarà quindi a cura dello chef della Tenuta, Vincenzo Elia che con la sua brigata è pronto per proporre ai grandi della Terra le migliori e selezionate eccellenze culinarie della Puglia in un mix di tradizione e originalità, legate dal concetto di una semplicità ricercata e dalla estrema cura di ogni dettaglio: dalla combinazione dei sapori alla presentazione dei piatti, tutto dovrà essere un omaggio alla ricchezza e alla bellezza di un territorio unico.
«Avrà il compito - dichiara Argentieri - di interpretare l'italianità attraverso la vocazione della cucina pugliese, che è gustosa e al contempo sana, una cucina che incarna perfettamente la filosofia della dieta mediterranea». Andrà in scena dunque una cucina fresca, a base prevalentemente di pesce e verdure. Gli invitati alla cena offerta dal Quirinale, a cui parteciperà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, potranno gustare un menu leggero che prevede quattro portate.
G7, ecco il menu della cena
Apre le danze un prelibato scorfano con pomodorini secchi ed erbe aromatiche, accompagnati da barattieri e dal profumo e dalla dolcezza dei pomodorini Fiaschetto di Torre Guaceto. Sarà poi la volta di un omaggio alla cucina italiana che vede protagonisti delicati tortelli ripieni di gallinella, con julienne di pesce serra affumicato. A seguire la squisitezza del filetto di dentice alle mandorle di Toritto, e una crema di burrata di Andria con crumble di tarallo dolce e ciliegie Ferrovia (varietà originaria delle Murge).
Il pesce grande protagonista alla cena del G7Saranno offerti i vini di Tenute Rubino, tra cui il primitivo Visellio, e il vermentino Libens, e annunciati erano stati anche i vini di Bruno Vespa. Per finire un amaro a base di carciofo, il Carduus Brindisino, e l'immancabile caffè di una torrefazione di Francavilla Fontana. Le bollicine Ferrari Trentodoc, i vini trentini e toscani di Tenute Lunelli, la Cedrata e la Tonica Tassoni saranno offerti in vari momenti in occasione del G7. I Capi di Stato riceveranno inoltre in omaggio un cofanetto contenente una bottiglia di Giulio Ferrari Riserva del Fondatore. Unica eccezione saranno quelli per cui il protocollo non prevede alcol, che riceveranno una selezione di etichette Tassoni.
G7, Massimo Bottura firma la cucina a Borgo Egnazia
Massimo Bottura, maestro indiscusso della cucina italiana e pluripremiato chef dell'Osteria Francescana di Modena, sarà protagonista per tre giorni della cucina di Borgo Egnazia in occasione del G7. Il menu studiato per l'occasione, battezzato "Vieni in Italia con me", è un percorso gastronomico che celebra le eccellenze del nostro paese. Due pranzi con focus sulle diverse zone d'Italia, da nord a sud, attendono i palati dei leader mondiali.
Massimo Bottura curerà la cucina al G7 di Borgo EgnaziaIl primo giorno si apre con un inno alla semplicità e alla tradizione: il "Pane e pomodoro" della Campania. Si prosegue con un tuffo nei sapori dell'Adriatico con la "Zuppa di pesce" proveniente direttamente dalla laguna di Venezia, dove cozze, cannolicchi, granchio blu, vongole, gamberi rossi e erbe aromatiche vengono cotti a vapore. Un salto in Sardegna con il "Risotto all'astice blu, fondo di branzino e agrumi" precede il ritorno in Costiera Amalfitana con il "Brodetto di olive verdi, capperi e colatura d'alici". Per concludere in dolcezza, l'immancabile "Ooop mi è caduta la crostata", uno dei piatti più celebri dello chef Bottura.
Il secondo giorno del summit sarà dedicato ai sapori del Nord Italia. Il menu, curato da Massimo Bottura, inizierà con un classico ligure: "Come un pesto alla genovese". Seguiranno due piatti emiliani che hanno fatto la fortuna dello chef: "La parte croccante di una lasagna" e il "Tortellino del dito mignolo" con crema di Parmigiano Reggiano. Immancabile l'omaggio al Piemonte con la fassona piemontese servita con salsa alle verdure, sals
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