sabato 31 agosto 2024

l turismo italiano riparte a settembre, ma l'estate....

l turismo italiano riparte 

a settembre, ma l'estate 

chiude sotto le attese

Il meteo favorevole e le tariffe in calo spingono le vacanze di settembre: previsti 15 milioni di turisti e 50,2 milioni di pernottamenti. Prospettive positive dopo un’estate in cui ha pesato la frenata della domanda interna


Dopo un'estate caratterizzata da una leggera flessione, il settore turistico italiano mostra segnali di ripresa per il mese di settembre. Grazie a un meteo favorevole e a tariffe più competitive, il Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti stima un aumento dello 0,6% dei pernottamenti rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tuttavia, l'analisi dei dati trimestrali rivela una contrazione complessiva del 0,7% rispetto al 2023, con una domanda interna in calo e un turismo straniero in crescita.

Il turismo italiano riparte a settembre, ma l'estate chiude sotto le attese

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Le previsioni per settembre sono positive, grazie anche alle decisioni di partenza last minute. Le città d'arte (+2,4%), le località rurali e di collina (+2,1%) si confermano le destinazioni più gettonate. Le località marine (-0,5%), di montagna (-0,6%) e del termale (-1,2%) registrano invece una leggera contrazione.

Un'estate a due facce per il turismo italiano

L'estate 2024 si è rivelata più complessa del previsto. Il calo della domanda interna (-2,9%), dovuto principalmente alla riduzione della capacità di spesa degli italiani, ha pesato sull'andamento complessivo del settore. In particolare, le località balneari, termali e dei laghi hanno registrato le flessioni più significative.

La contrazione della domanda interna è stata registrata da tutte le imprese della filiera del turismo, in particolare dagli stabilimenti balneari e dalla ristorazione. Anche le strutture della ricettività hanno sofferto gli effetti di una minore capacità di spesa degli italiani, che hanno ridotto ulteriormente la durata dei soggiorni e innalzato di conseguenza i costi di gestione delle imprese. Complessivamente la permanenza media degli ospiti è scesa a 3,9 notti dalle 4,0 del 2023, ma è diminuita anche la richiesta di servizi aggiuntivi ed è aumentato l’interesse verso le sistemazioni a tariffe più contenute per meglio controllare il budget della vacanza.

Al contrario, il turismo straniero ha mostrato una buona performance (+1,6%), trainato soprattutto dal settore alberghiero. Tuttavia, questa crescita non è stata sufficiente a compensare il calo della domanda interna.

L'analisi regionale evidenzia una situazione eterogenea:

  • Nord-Ovest: stabilità o leggera crescita grazie all'aumento dei turisti stranieri.
  • Nord-Est: calo del -1%, dovuto principalmente alla diminuzione della domanda interna.
  • Centro: flessione del -0,8%, con un calo degli italiani e un aumento degli stranieri.
  • Sud e Isole: contrazione del -0,6%, nonostante la crescita del turismo straniero.

Il settore turistico italiano si trova di fronte a nuove sfide: la necessità di diversificare l'offerta, di puntare sulla sostenibilità e di attrarre nuovi mercati. 

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