Dopo un'estate caratterizzata da una leggera flessione, il settore turistico italiano mostra segnali di ripresa per il mese di settembre. Grazie a un meteo favorevole e a tariffe più competitive, il Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti stima un aumento dello 0,6% dei pernottamenti rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tuttavia, l'analisi dei dati trimestrali rivela una contrazione complessiva del 0,7% rispetto al 2023, con una domanda interna in calo e un turismo straniero in crescita.
Meteo caldo e tariffe da bassa stagione danno una spinta al turismo di settembreTurismo in Italia: settembre all'insegna dell'ottimismo
Le previsioni per settembre sono positive, grazie anche alle decisioni di partenza last minute. Le città d'arte (+2,4%), le località rurali e di collina (+2,1%) si confermano le destinazioni più gettonate. Le località marine (-0,5%), di montagna (-0,6%) e del termale (-1,2%) registrano invece una leggera contrazione.
Un'estate a due facce per il turismo italiano
L'estate 2024 si è rivelata più complessa del previsto. Il calo della domanda interna (-2,9%), dovuto principalmente alla riduzione della capacità di spesa degli italiani, ha pesato sull'andamento complessivo del settore. In particolare, le località balneari, termali e dei laghi hanno registrato le flessioni più significative.
La contrazione della domanda interna è stata registrata da tutte le imprese della filiera del turismo, in particolare dagli stabilimenti balneari e dalla ristorazione. Anche le strutture della ricettività hanno sofferto gli effetti di una minore capacità di spesa degli italiani, che hanno ridotto ulteriormente la durata dei soggiorni e innalzato di conseguenza i costi di gestione delle imprese. Complessivamente la permanenza media degli ospiti è scesa a 3,9 notti dalle 4,0 del 2023, ma è diminuita anche la richiesta di servizi aggiuntivi ed è aumentato l’interesse verso le sistemazioni a tariffe più contenute per meglio controllare il budget della vacanza.
Al contrario, il turismo straniero ha mostrato una buona performance (+1,6%), trainato soprattutto dal settore alberghiero. Tuttavia, questa crescita non è stata sufficiente a compensare il calo della domanda interna.
L'analisi regionale evidenzia una situazione eterogenea:
- Nord-Ovest: stabilità o leggera crescita grazie all'aumento dei turisti stranieri.
- Nord-Est: calo del -1%, dovuto principalmente alla diminuzione della domanda interna.
- Centro: flessione del -0,8%, con un calo degli italiani e un aumento degli stranieri.
- Sud e Isole: contrazione del -0,6%, nonostante la crescita del turismo straniero.
Il settore turistico italiano si trova di fronte a nuove sfide: la necessità di diversificare l'offerta, di puntare sulla sostenibilità e di attrarre nuovi mercati.
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