venerdì 23 agosto 2024

A rischio l'export dei formaggi italiani'

 

La “guerra” commerciale 

tra Ue e Cina mette a rischio 

l'export dei formaggi italiani

La guerra commerciale Ue-Cina sulle auto elettriche minaccia l'export di formaggi made in Italy in Cina, cresciuto del 35% nel 2024. L'indagine antisussidi di Pechino potrebbe danneggiare il settore agroalimentare italiano


La "guerracommerciale tra l'Unione europea e Cina sulle auto elettriche rischia di compromettere la crescita dell'export di formaggi made in Italy verso il mercato cinese, che nei primi cinque mesi del 2024 ha registrato un aumento del 35% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. È quanto emerge da un'analisi della Coldiretti basata su dati Istat, diffusa in seguito all'annuncio di Pechino di un'indagine antisussidi sull'importazione di prodotti lattiero-caseari dall'Ue: una reazione del governo cinese in risposta ai dazi europei sulle auto elettriche, che ora rischia di mettere ancora una volta il cibo italiano al centro delle tensioni politico-economiche, minacciando di colpire l'intero export agroalimentare italiano in Cina, che ha un valore di 590 milioni di euro.

La “guerra” commerciale tra Ue e Cina mette a rischio l'export dei formaggi italiani

Ue, “guerra commerciale” con la Cina per le auto elettriche: formaggi italiani a rischio

Sul commercio con la Cina pesa anche il blocco dei traffici sul Mar Rosso legati agli attacchi Houthi. L'allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente, costrette a circumnavigare il Sud Africa, hanno portato - precisa la Coldiretti - ad un aumento dei costi di trasporto del 659% secondo il Centro Studi Divulga.

Embarghi e dazi: l'Italia perde miliardi 

e il Made in Italy viene imitato

Ricordiamo, che, già nel 2019 il cibo italiano era finito “vittima” della guerra commerciale che contrapponeva l'Ue agli Stati Uniti nella disputa sugli aiuti al comparto aereonautico che coinvolgeva l'americana Boeing e l'europea Airbus. La conseguenza era stata l'entrata in vigore il 18 ottobre 2019 in Usa di una tariffa aggiuntiva del 25% sulla lunga lista di prodotti importati dall'Italia e dall'Unione europea tra cui Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Provolone, Asiago, Fontina, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello.

Dura, invece, dal 7 agosto 2014 l'embargo russo deciso da Putin come ritorsione alle sanzioni dell'Unione Europea per l'annessione illegale della Crimea da parte di Mosca, con il divieto all'ingresso a Mosca di frutta e verduraformaggicarne e salumi, ma anche di pesce italiani. Una misura che - ricorda la Coldiretti - ha portato al completo azzeramento delle esportazioni in Russia di diversi prodotti presenti nella lista nera: dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dal prosciutto di Parma a quello San Daniele, ma anche frutta e verdura. Al danno diretto delle mancate esportazioni in Russia si è peraltro aggiunta la beffa della diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy.

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