domenica 11 agosto 2024

Un'Italia più aperta: il turismo LGBTQ+ come volano

 

Un'Italia più aperta: 

il turismo LGBTQ+ 

come volano 

di cambiamento?

Bene l'Italia nel turismo inclusivo con oltre 14mila strutture Proud Certified da Booking e con Bologna tra le top 10 destinazioni LGBTQ+ friendly. Ma il 59% dei viaggiatori subisce ancora discriminazioni


Nonostante i progressi compiuti, il viaggio per la comunità LGBTQ+ è ancora costellato di ostacoli. A rivelarlo è l'ultima ricerca di Booking.com, presentata in occasione della Giornata mondiale del Turismo LGBTQ+. Il report dipinge un quadro complesso, dove l'aspirazione a un turismo inclusivo si scontra con una realtà ancora segnata da pregiudizi e discriminazioni. Il 59% dei viaggiatori LGBTQ+ ha infatti dichiarato di aver subito discriminazioni durante i propri viaggi, una percentuale che, purtroppo, rimane stabile rispetto allo scorso anno. Le persone transgender, intersessuali e non binarie sono quelle che si sentono maggiormente a rischio, con il 64%, il 57% e il 56% rispettivamente, che afferma che la propria identità li ha resi più insicuri durante i viaggi. Eppure, nonostante le difficoltà, il turismo LGBTQ+ rappresenta un mercato in crescita. La conferma arriva dall'Italia, dove oltre 14mila strutture ricettive hanno ottenuto l'iconico bollino Travel Proud di Booking.com, a testimonianza di un impegno concreto verso l'accoglienza inclusiva. 

«L'Italia è il paese con il maggior numero di strutture Proud Certified a livello globale - sottolinea Alessandro Callari, regional manager Italia, Malta e Israele di Booking.com. Questo dimostra la nostra volontà di rendere il viaggio un'esperienza accessibile a tutti, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale o dalla propria identità di genere».

A riprova di questo impegno, Bologna è stata recentemente inserita nella top 10 delle destinazioni LGBTQ+ friendly al mondo secondo Booking.com. «La città felsinea - spiega Callari - unisce un ricco patrimonio storico e culturale a una vivace scena sociale, alimentata da una popolazione giovane e cosmopolita. È un chiaro segnale dell'impegno italiano verso un turismo più inclusivo e accogliente».

Le sfide quotidiane dei viaggiatori LGBTQ+

Ma quali sono le sfide quotidiane che i viaggiatori LGBTQ+ devono affrontare? Oltre alle discriminazioni, molti sono costretti a pianificare i propri viaggi con grande attenzione, evitando destinazioni non accoglienti. Il 43% degli intervistati ha infatti cancellato un viaggio dopo aver scoperto che la meta non era favorevole alla comunità LGBTQ+. Per sentirsi più sicuri, molti adottano diverse strategie: creano alter ego per muoversi in incognitoprenotano i posti a sedere sui voli in anticipo o evitano del tutto alcune situazioni. Il 51% degli intervistati, infatti, afferma di essere diventato più insicuro e a disagio a causa della propria identità.



Turismo, un futuro più inclusivo

Nonostante le difficoltà, il futuro del turismo LGBTQ+ sembra promettenteSempre più viaggiatori, infatti, scelgono destinazioni e strutture che promuovono l'inclusività. «Il 73% dei viaggiatori LGBTQ+ dichiara di sentirsi più a proprio agio grazie a una maggiore inclusività nel settore dei viaggi - sottolinea Callari. Sebbene si stiano compiendo progressi reali e tangibili, è essenziale che facciamo la nostra parte per rendere davvero più facile per tutti viaggiare 'con orgoglio'» conclude Callari. Il riconoscimento e l'inclusività delle strutture Proud Certified in Italia e nel mondo sono un passo importante verso il futuro».

Un'Italia più aperta: il turismo LGBTQ+ come volano di cambiamento?

Il futuro del turismo LGBTQ+ sembra promettente

In conclusione, sebbene la strada sia ancora lungai dati mostrano un crescente impegno del settore turistico verso l'inclusività. L'auspicio è che sempre più destinazioni e strutture si uniscano a questa iniziativa, rendendo il viaggio un'esperienza positiva e memorabile per tutti.

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