lunedì 12 ottobre 2015

La tasting competition premia 21 distillati

Grande successo 

per ShowRum 2015 
La tasting competition 

 premia 21 distillati

ShowRum chiude la sua terza edizione registrando una grande successo: circa 2mila
gli appassionati presenti e oltre 1.000 addetti ai lavori. La ShowRum Tasting Competition ha premiato i 21 migliori Rum in gara

ShowRum, unico festival italiano del rum promosso da Sdi eventi con la direzione di Leonardo Pinto (nella foto) di Isla de Rum), archivia con successo la terza edizione, confermandosi da un lato una grande vetrina per i brand e dall’altro un punto di incontro internazionale per tutti i professionisti del settore, oltre che rappresentare un evento di educazione e formazione rivolto al grande pubblico. I numeri confermano il trend crescente della manifestazione: poco meno di 2mila gli appassionati che hanno preso parte alla rassegna e più di 1.000 addetti ai lavori, quasi tutti concentrati nel trade day.



«La tendenza è molto positiva - dichiara Leonardo Pinto, direttore artistico di ShowRum - abbiamo assistito in questi 3 anni un picco verso l'alto dell'attenzione. Un cliente e un giudice per quanto riguarda la tastino competition, cominciano ad apprezzare sempre di più la qualità insita nel rum. La qualità è un discorso in parte oggettivo e tecnico e in parte soggettivo, quindi definire la qualità in maniera assoluta è difficile ma esistono degli aspetti tecnici che possono aiutare, e l’esperienza aiuta».

La terza edizione di ShowRum si è aperta con successo da mercoledì 23 settembre con la Rum Cocktail Week, riscuotendo un’enorme affluenza di pubblico nei party svolti presso Banana Republic e Porto Fluviale da brand del calibro di Bacardi, Abuelo, Appleton Estate, Diplomatico e Santa Teresa. Giovedì, venerdì e sabato, presso Eataly Roma, ha avuto luogo la seconda edizione della Stc (ShowRum Tasting Competition), unica blind tasting competition italiana interamente dedicata al rum. Alcuni dei più grandi esperti nazionali ed internazionali si sono ritrovati a giudicare alla cieca oltre 100 etichette.

Leonardo Pinto«Le tipologie presenti alla manifestazione e premiate al suo interno sono varie - continua Pinto - ma di base c'è un’attenzione particolare alla produzione, in questo senso un distillato che sta avendo grande successo è quello che inizia a somigliare agli “spiriti dell'olimpo”. Un distillato che si sta avvicinando ai palati di chi beveva whisky o brandy, e che quindi ne conserva tutte le caratteristiche, a livello  di distillazione, pulizia, armonia, equilibrio e terziarizzazione. Questa è la tendenza che sta crescendo».

Sempre nella suggestiva location di Eataly, nella mattinata dello scorso 25 settembre, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento, guidata da Leonardo Pinto, direttore del festival, Andrea Amici, amministratore della Sdi Eventi, e Francesco Finizio, marketing manager del media partner ufficiale Radio Rock 106.6. Hanno preso la parola anche alcuni ospiti, tra cui Piero Valdiserra (F.lli Rinaldi) e Stephen Carroll (Don Papa), che hanno presentato in anteprima nazionale la nuova release di Don Papa, e Cristobal Srokowski (Ron Abuelo).

Il potere di vetrina per i brand sul mercato nazionale di ShowRum si consolida ulteriormente, registrando una percentuale da record. 4 brand su 5, non presenti in Italia e che hanno scelto ShowRum come punto di incontro e lancio sul nostro mercato, hanno trovato importazione in Italia lo stesso anno. Altro importante dato da registrare è il tutto esaurito nelle masterclass e nei seminari realizzati durante la rassegna, sia nelle giornate consumers che nella giornata trade, dove a sfilare sul main stage si sono visti: Alessandro Melis, Richard Seale, Ian Burrell, i bartender del Jerry Thomas Project, Nestor Ortega, Cristobal Srokowski ed il nostro direttore Leonardo Pinto. Questo dato conferma la buona riuscita di una delle mission fondamentali del festival: la formazione.

«Per quanto riguarda l’area geografica - aggiunge il direttore artistico di ShowRum -  i Caraibi restano ancora i principi assoluti della produzione di rum a livello mondiale. Del resto sono la parte del mondo in cui il rum è nato, pur con delle differenze tra isole e isole, ma in tutte le regioni si sta puntando verso l'alto in termini di qualità. Perciò non c'è una regione che sta spiccando più delle altre».



«Sul mercato italiano - conclude Leonardo Pinto - il rum dolce e morbido è molto apprezzato, soprattutto da chi  è abituato a bere i liquori. È il rum ideale per il principiante che ancora non tollera l'alcol, ma che se poi ne viene attratto passa ad un livello successivo, verso distillati più ruvidi. Per questo motivo il rum morbido è una tipologia che piace a tanti».

Con questa edizione prende il via ufficiale il progetto “Made in Italy for Spirits Industry” nato da un’idea di Leonardo Pinto e volto a valorizzare la ricerca e la tecnologia dell’industria Made in Italy, a cui hanno aderito aziende leader come Green Engineering, Vetro Elite e Tonutti Tecniche Grafiche.

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