giovedì 8 ottobre 2015

Primo bilancio della giornate del Veneto a Expo

Primo bilancio 
della giornate 
del Veneto a Expo

Assessore Pan: “Vetrina internazionale
per le eccellenze agroalimentari, migliaia di visitatori e incontri delle filiere con delegati esteri” “Bilancio più che positivo per la settimana veneta ad Expo: decine di migliaia di
visitatori hanno visitato lo stand della Regione Veneto allestito dal dipartimento
Agricoltura e da Veneto Promozione. In questi sette giorni a Expo 2015 abbiamo

mostrato che tra le 160 nazioni presenti all’esposizioni universale c’è anche il Veneto,

una regione che sa fare e sa produrre e offrire al mondo qualità assoluta nel settore

primario, nella cultura, nel turismo, nell’industria del bello”. Giuseppe Pan, assessore

all’Agricoltura e alla Pesca della Regione Veneto, tira le fila della sette-giorni di

‘vetrina’ del Veneto a Expo, in particolare della presentazione delle otto filiere

agroalimentari (vino, olio, latte, zootecnia, cereali, legno, pesca, ortofrutta) e delle loro

“Con i numeri e le eccellenze del settore ad Expo 2015 il Veneto ha dimostrato di

essere una regione leader nell’agricoltura – sottolinea Pan – Siamo il primo esportatore

di vino, il secondo produttore di latte e carne, siamo ai primi posti per prodotti

ortofrutticoli e per la filiera ittica. Produciamo ed esportiamo per quasi 6 miliardi di

euro. E siamo riusciti a dare a visitatori e imprenditori esteri il messaggio che il

Veneto produce prodotti sani e di alta qualità”.


La presenza delle filiere venete a Expo 2015 è stata anche l’occasione per guardare al

futuro del settore agrolimentare nella regione. “A disegnare la strategia per il futuro è

il Piano di Sviluppo Rurale che fino al 2020 mette in campo un sostanzioso

finanziamento regionale di 202 milioni che, sommati ai fondi statali e a quelli

comunitari,  crea una leva finanziaria di un miliardo e 200 milioni a disposizione degli

imprenditori agricoli: dalla montagna alla pianura, dalle lagune al lago. Riusciremo

così garantire così fondi significativi alle nuove start up dell’agricoltura che

porteranno 2000 giovani imprenditori nei prossimi cinque anni ad occuparsi del

primario. Certo, nell’agricoltura non tutti i comparti stanno vivendo dei momenti

buoni:  Prosecco e Soave stanno vivendo una grande stagione; zootecnìa e latte stanno

vivendo momenti difficili. Ma promuovendo i nostri marchi di qualità verificata anche

sui mercati esteri, in particolare quelli emergenti del Far East,  riusciremo a superare

dalle difficoltà”.

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