lunedì 18 giugno 2018

Passion fruit, nota esotica in cucina

Passion fruit, 

nota esotica in cucina
Ideale per dolci, 

salse o... 

piatti di pesce


Il frutto della passione o maracujá appartiene alla famiglia delle Passifloracee ed è originario del Sudamerica, in particolare del bacino amazzonico. 

Attualmente viene coltivato in Sri Lanka, Perù, Australia, India, Africa del Sud, Hawaii e altri Paesi dal clima tropicale. Alla fine del XVI secolo gli spagnoli ne scoprirono gli usi culinari e medicinali che erano tradizionali presso gli Indiani del Messico e del Sudamerica. I semi della pianta vennero portati così anche in Europa, dove la Passiflora è attecchita e diventata poi popolare come pianta ornamentale.

(Passion fruit, nota esotica in cucina Ideale per dolci, salse o piatti di pesce)

Il nome, adottato da Linneo nel 1753, fu coniato agli inizi del Seicento dai padri agostiniani che avevano notato delle somiglianze tra alcune parti del fiore e i simboli della passione di Cristo: i viticci il flagello, i tre stili i chiodi, gli stami il martello e la corolla la corona di spine.

Esistono due varietà del frutto della passione, una con buccia rossa tendente al viola e frutti più piccoli, l’altra dai frutti di dimensioni leggermente maggiori e con la buccia gialla. Il profumo è molto intenso e particolarmente gradevole, la forma ovale o tondeggiante, di taglio medio o piccolo, in base alla qualità. La polpa, trasparente e gelatinosa dalle tonalità giallo-rosate con un piacevole sapore dolce e acidulo, contiene numerosi semini edibili. I semi vengono solitamente usati per l’alimentazione degli animali mentre dalla buccia, non commestibile, viene estratto un olio utilizzato principalmente nell’industria cosmetica. La polpa rappresenta una fonte generosa di antiossidanti, è composta principalmente da acqua e contiene inoltre una discreta quota di altri nutrienti tra cui ferro, potassio, magnesio, zinco, selenio, vitamina A e omega 6.

Il modo migliore per gustarlo è scegliere un frutto della passione ben maturo, dividerlo in due parti e prelevare la polpa con un cucchiaino. Il frutto viene utilizzato soprattutto per la produzione di succhi, se ne preparano anche sorbetti, creme per guarnire i dolci, liquori e vari tipi di dolci e dessert. Inoltre con il frutto della passione e con il suo succo si possono preparare anche salse speciali per dare un sapore agrodolce ai piatti salati o in accompagnamento a piatti a base di pesce o frutti di mare. Il suo caratteristico aroma è così versatile che si sposa bene anche col cioccolato fondente, come dimostrato da Davide Comaschi, vincitore del World Chocolate Master nel 2013 con il Triangolo perfetto.

Per scegliere il frutto della passione alla giusta maturazione si sente la consistenza della buccia, che deve diventare leggermente grinzosa e pieghevole al tatto. L’odore è un altro buon indicatore per la maturazione del frutto e una volta acquistato può essere conservato in frigorifero per una settimana o anche fuori frigorifero, ma in questo caso maturerà più velocemente.
di Piera Genta

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