domenica 25 novembre 2018

I Jeunes Restaurateurs d'Europe interpretano il Grana Padano

I Jeunes Restaurateurs 

d'Europe 

interpretano 

il Grana Padano





«È il formaggio Dop più consumato al mondo. Di Grana Padano se ne producono ogni anno 5 milioni di forme, di cui 1 milione e 800mila destinate all’esportazione. Un alimento sano e molto versatile in cucina». 

Così Elisabetta Serraiotto, responsabile marketing e comunicazione del Consorzio Tutela Grana Padano, presentando un evento dalla grande portata geo-gastronomica. Si è svolto a Milano presso il ristorante Daniel, dove il padrone di casa Daniel Canzian ha accolto sei colleghi in rappresentanza di altrettante delegazioni dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe. I cuochi hanno fatto squadra in cucina, ma ognuno ha elaborato una ricetta interpretando il Grana Padano utilizzando stagionature diverse e dando vita a un menu internazionale.



L’obiettivo del Consorzio è infatti quello di promuovere anche in Europa nelle cucine di fascia alta l’utilizzo di questa Dop dalle grandi qualità nutrizionali e dalle innumerevoli declinazioni gastronomiche.

La cucina di Canzian ha visto all’opera in prima battuta Sylvain Belouin (Francia) con Vitello al caffè e spuma al Grana Padano, Urth Kapelar (Slovenia) con Pancake di patata, fagioli in salamoia, panna acida, schiuma di Grana Padano, ciccioli di maiale e Kenneth Culhane (United Kingdom) con Uovo d’anatra al tartufo, spinaci e Grana Padano.

Piatti a cui hanno fatto seguito le ricette di Fabricio Vežnaver (Croazia), che ha proposto Fregola sarda, zucca, porcini, crema al Grana Padano e Damien Germanier (Svizzera) con Risotto di pastinaca, cacao amaro e crema al Grana Padano.

Vittorio Colleoni (Jre Italia) ha creato Casoncello “Grana Padano” in brodo e Daniel Canzian, di fresca nomina nel board di Jre Europe, ha servito Gnocchi alla friulana, fonduta al Grana Padano e come dessert Cono gelato al Grana Padano e riduzione al balsamico.

I sette Jeunes Restaurateurs d’Europe hanno interpretato il Grana Padano con mani e culture gastronomiche differenti dimostrando quanto questa Dop possa donare valore aggiunto alle ricette anche utilizzando in contemporanea stagionature diverse. Cucina di ricerca di ampio respiro.
di Gabriele Ancona
vicedirettore
Per informazioni: www.granapadano.it

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