giovedì 22 novembre 2018

Thanksgiving Day all’Hassler di Roma Apreda ai fornelli tra zucca e tacchino


Thanksgiving Day 

all’Hassler di Roma
Apreda ai fornelli 

tra zucca e tacchino
Roberto Wirth e Francesco Apreda


Non ci si sottrae al fascino delle tradizioni, anche quelle differenti dalle nostre. E se vi aggiungiamo il risvolto gastronomico o meglio l'alta cucina, il gioco è fatto.

 

In autunno uno degli appuntamenti più attesi, domani 22 novembre, è il Thanksgiving Day, festa tipicamente statunitense che ricorda l'arrivo dei Padri pellegrini negli Stati Uniti, nata come occasione per ringraziare Dio per l'abbondante raccolto. A Roma la proposta irrinunciabile è quella dell'Hotel Hassler che fin dagli anni '50 porta avanti questa tradizione nel segno dell'eleganza e dell'eccellenza con un menu stagionale dedicato. Un mix di profumi, sapori e colori autunnali pervaderanno il Salone Eva.

(Thanksgiving Day all’Hassler di Roma Apreda ai fornelli tra zucca e tacchino)

«Il nostro è stato, negli anni ‘50, il primo albergo ad organizzare una cena per il ringraziamento a Roma - commenta il proprietario e general manager Roberto Wirth - e alla vigilia del 125° anniversario dalla nascita dell’Hotel Hassler sono felice che questa tradizione sia ancora molto apprezzata dai nostri clienti. Da quando, giovanissimo sono partito per gli Usa pieno di sogni e di voglia di riuscire, ho sempre pensato che non esistesse altra strada oltre quella d’eccellenza. L’Imàgo è un ristorante dove il mio tocco personale si è rivelato essenziale».
«Così è stato - prosegue - anche nel momento in cui ho deciso di trasformare in ristorante gourmet il locale che mio padre, Oscar Wirth, decise di creare nel 1956, in occasione della totale ricostruzione della struttura dopo la guerra: il Roof Top dell’Hotel Hassler fu il primo ristorante con panorama mozzafiato sulla città, anticipando così la tendenza internazionale a utilizzare le terrazze per la ristorazione dato che in precedenza i ristoranti venivano posti solo al piano strada. Ho desiderato e realizzato un locale unico, che fosse di stampo internazionale ma che avesse un fascino particolare e irripetibile, riconosciuto come una delle meraviglie di Roma: il luogo irrinunciabile ove trascorrere una serata indimenticabile. Così nasce “Imàgo” che rappresenta la mia visione, il mio sogno. Sono quindi felice che a Imàgo venga riconosciuto un posto ai massimi livelli della ristorazione italiana: insieme allo chef Francesco Apreda, che ho posto 11 anni fa alla guida del ristorante».

A guidarci nel menu, con protagonisti tacchino e zucca, il deus ex machina della cucina dell'hotel. «Questa ricorrenza - spiega Francesco Apreda - è importante per l'Hassler e quindi anche per me. Ci tengo a creare ogni anno un menù speciale, rispettando le tradizioni di questa festa, arricchendole con il mio tocco, utilizzando sempre i prodotti stagionali e di ottima qualità. Gli ingredienti che ho deciso di utilizzare sono quelli autunnali come la zucca, le castagne, le patate. In più ho deciso di aggiungere qualche piatto più italiano, rispetto al tacchino farcito, come la lasagna di zucca e tartufo, una zuppa di cereali con dei crostini, piatti davvero interessanti. Ovviamente il tacchino sarà il piatto principale, fatto in maniera tradizionale, ripieno di castagne, con dell'aggiunta di tartufo ed accompagnato da una serie di contorni come fagiolini, purè di patate, cavolini di bruxelles saltati al burro, e la salsa ai cranberries, tutti cibi classici perchè il tacchino è una ricetta di quelle che non puoi cambiare. Se ben fatta è una carne molto piacevole e leggera, con un gusto delicato. Qui all'Hotel Hassler siamo in un contesto internazionale quindi ci piace molto sposare le tradizioni ed è per noi anche divertente poter variare il menù scoprendo le ricorrenze che ci sono in altri posti nel mondo creando così anche serate molto piacevoli per i nostri clienti».

(Thanksgiving Day all’Hassler di Roma Apreda ai fornelli tra zucca e tacchino)

Il thanksgiving day chiude novembre e ci fa ricordare che Natale è alle porte. Così lo chef ci rivela in anteprima qualche anticipazione per il periodo festivo per eccellenza. «Roberto Wirth tiene molto a queste festività - continua Apreda - quindi ciascun piatto racchiuderà la classicità della tradizione italiana di altissimo livello rivisitata con un inconfondibile stile fatto di memoria, ricerca e gusto. Non mancheranno sicuramente le spezie, e qualche piatto nuovo. Ci sarà per il Cenone della Vigilia un risotto allo spumante, anguilla e mela verde, un merluzzo con pecorino romano ed erbe aromatiche. Mentre per il Pranzo di Natale ho pensato a dei cannelloni di faraona e topinambur con lenticchie speziate, insieme ai tradizionali cappellotti e tante altre delizie tutte con un tocco innovativo che però non fa perdere il gusto ed il sapore del Natale autentico».

«Per il Capodanno - prosegue - cercheremo come sempre di sorprendere i nostri ospiti facendoli viaggiare attraverso il gusto e l'eccellenza, caviale, granchio reale, tartufo bianco, ostriche, foie gras, tartufo nero sono solo alcuni degli ingredienti per questa serata spettacolare».

(Thanksgiving Day all’Hassler di Roma Apreda ai fornelli tra zucca e tacchino)

Un percorso, quello di Apreda, che si muove sul filo dell'equilibrio fra sperimentazione e classicità delle proposte. «Io penso che evoluzione e tradizione facciano parte dell'anima dello chef, tutto parte da lì - afferma Apreda - tutto quello che crea, dalla sua esperienza, dalle sue origini, da come si sente, dalle conoscenze che ha dei cibi, da quello che impara strada facendo. La cosa fondamentale secondo me, che si parli di un piatto innovativo o di uno tradizionale, è che il cliente riconosca quel piatto e lo sappia attribuire solo e soltanto a quello chef come un tratto distintivo».

Non manca per concludere una riflessione sulla scena gastronomica capitolina. «Roma è una città molto in fermento, mi piace - conclude Apreda - nascono molti posti nuovi ma dobbiamo lavorare ancora un po' e fare qualcosa di importante che la renda ancora più particolare e la faccia arrivare al livello di altre capitali mondiali come Londra o Tokyo e non parlo solo di alta cucina ma anche dei bistrot o delle trattorie tipiche. Ognuno dovrebbe fare un po' meglio per farci classificare ad un livello più importante perché credo che questa città lo meriti e abbia il potenziale per farlo».

Per informazioni: www.hotelhasslerroma.com

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