Fare la spesa
nei piccoli negozi
Milano lascia
alle spalle
la psicosi
Distanza di 1 metro se si ordina al banco |
In questi giorni in cui l’Italia sta vivendo un periodo pieno d’incognite abbiamo dato un’occhiata ai market, quelli “sotto casa”, dalle insegne importanti, ma gestiti da società private. Tra queste sia la Drogheria Ok Sigma che il Carrefour Market sono attrezzati per la consegna a domicilio della spesa.
L’Italia è l’unico Paese al mondo sigillato. Siamo “zona protetta” da Bolzano a Lampedusa. A Milano la chiusura è andata per gradi e si è già sperimentato l’assalto ai supermercati e alle stazioni ferroviarie. A Roma e a Napoli, subito dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la spesa compulsiva è andata in scena questa notte negli esercizi che adottano la formula h24. Per quanto si è potuto capire dai video pubblicati, non un assedio (almeno nella maggior parte dei casi), ma un metter fieno in cascina ordinato, rassegnato. Situazioni analoghe segnalate anche a Torino e Palermo, come in Liguria e in Abruzzo.
In una Milano bradicardica, abbiamo voluto dare un’occhiata ai market di prossimità, quelli di quartiere che indossano insegne importanti, ma sono gestiti da società private, le uniche che rilasciano commenti al volo, senza bisogno di ricorrere ad autorizzazioni o agli uffici stampa.
La Drogheria Ok Sigma di via Santa Croce 10, centro storico, zona piazza Vetra, è un market gourmet guidato da Paolo ed Enrica Pellegatta. L’esercizio - entriamo di prima mattina - si sta organizzando per la giornata. Prassi abituale, se non fosse per un aspetto che ti costringe a fare i conti con la realtà contingente: tutti indossano mascherine con filtro e guanti di lattice. Un contesto, per certi aspetti didattico: con gli scaffali ber riforniti, ti ricorda che sta circolando un virus. Pericoloso quanto si vuole, ma di virus si tratta, non di carestia.
«Quando a fine febbraio c’è stata la corsa ai grandi rifornimenti – ricordano Paolo ed Enrica Pellegatta – abbiamo lavorato un po’ di più solo un giorno, poi tutto si è stabilizzato. Cosa è cambiato? È aumentata la domanda di disinfettanti e molti nostri fornitori ne sono sprovvisti. Abbiamo quindi diversificato le fonti di approvvigionamento».
Una clientela attenta e disciplinata. «In linea di massima direi di sì – racconta Enrica Pellegatta - Una tavolozza di colori con diverse sfumature: chi ha capito, chi va in panico e va confortato, chi non si rende conto della delicatezza del momento e viene troppo vicino oppure tossisce senza ripararsi».
Una maleducazione pericolosa in questo momento… E la clientela, più fragile, gli anziani?
Abbiamo istituito un servizio di emergenza – sottolinea – Chi non ha aiuti fa la spesa per telefono. Non potendo uscire, ci chiama. Noi prendiamo nota di cosa ha bisogno ed effettuiamo la consegna a domicilio. Un impegno in più che assolviamo con piacere.
A poche centinaia di metri, in corso Italia 13, Carrefour Market è un’altra insegna indipendente. Ci accoglie la responsabile vendite Sabrina D’Urso. «Negli ultimi giorni - spiega - abbiamo notato due direttrici: una propensione all’acquisto di beni durevoli e in parallelo un incremento delle quantità rispetto alla spesa standard. È come se la clientela volesse contenere i momenti di contatto. Si fanno acquisti più consistenti riducendo le uscite».
Un minimo di scorte in più, quindi. Una spesa più pesante, che da settimanale diventa quindicinale. «Questo è il senso – puntualizza Sabrina D’Urso – Un tran tran scadenzato. È cambiata la metodologia, che per certi aspetti ha innescato anche un’evoluzione nella modalità di acquisto. Si è cominciato a leggere meglio le etichette. Sull’onda della ricerca di prodotti igienizzanti, attenzione e consapevolezza sono diventate una forma mentis».
Avete una clientela invidiabile. «Una clientela tranquilla – annota D’Urso – C’è però anche da dire che qui si lavora e collabora in armonia: un ambiente che trasmette serenità».
Distanza di un metro quando si ordina al banco
In una Milano bradicardica, abbiamo voluto dare un’occhiata ai market di prossimità, quelli di quartiere che indossano insegne importanti, ma sono gestiti da società private, le uniche che rilasciano commenti al volo, senza bisogno di ricorrere ad autorizzazioni o agli uffici stampa.
Paolo ed Enrica Pellegatta con un collaboratore
La Drogheria Ok Sigma di via Santa Croce 10, centro storico, zona piazza Vetra, è un market gourmet guidato da Paolo ed Enrica Pellegatta. L’esercizio - entriamo di prima mattina - si sta organizzando per la giornata. Prassi abituale, se non fosse per un aspetto che ti costringe a fare i conti con la realtà contingente: tutti indossano mascherine con filtro e guanti di lattice. Un contesto, per certi aspetti didattico: con gli scaffali ber riforniti, ti ricorda che sta circolando un virus. Pericoloso quanto si vuole, ma di virus si tratta, non di carestia.
«Quando a fine febbraio c’è stata la corsa ai grandi rifornimenti – ricordano Paolo ed Enrica Pellegatta – abbiamo lavorato un po’ di più solo un giorno, poi tutto si è stabilizzato. Cosa è cambiato? È aumentata la domanda di disinfettanti e molti nostri fornitori ne sono sprovvisti. Abbiamo quindi diversificato le fonti di approvvigionamento».
Una clientela attenta e disciplinata. «In linea di massima direi di sì – racconta Enrica Pellegatta - Una tavolozza di colori con diverse sfumature: chi ha capito, chi va in panico e va confortato, chi non si rende conto della delicatezza del momento e viene troppo vicino oppure tossisce senza ripararsi».
Una maleducazione pericolosa in questo momento… E la clientela, più fragile, gli anziani?
Abbiamo istituito un servizio di emergenza – sottolinea – Chi non ha aiuti fa la spesa per telefono. Non potendo uscire, ci chiama. Noi prendiamo nota di cosa ha bisogno ed effettuiamo la consegna a domicilio. Un impegno in più che assolviamo con piacere.
Sabrina D'Urso, responsabile vendite Valmarket Gdo
A poche centinaia di metri, in corso Italia 13, Carrefour Market è un’altra insegna indipendente. Ci accoglie la responsabile vendite Sabrina D’Urso. «Negli ultimi giorni - spiega - abbiamo notato due direttrici: una propensione all’acquisto di beni durevoli e in parallelo un incremento delle quantità rispetto alla spesa standard. È come se la clientela volesse contenere i momenti di contatto. Si fanno acquisti più consistenti riducendo le uscite».
Consegna a domicilio al Carrefour Market di corso Italia 113 a Milano
Un minimo di scorte in più, quindi. Una spesa più pesante, che da settimanale diventa quindicinale. «Questo è il senso – puntualizza Sabrina D’Urso – Un tran tran scadenzato. È cambiata la metodologia, che per certi aspetti ha innescato anche un’evoluzione nella modalità di acquisto. Si è cominciato a leggere meglio le etichette. Sull’onda della ricerca di prodotti igienizzanti, attenzione e consapevolezza sono diventate una forma mentis».
Avete una clientela invidiabile. «Una clientela tranquilla – annota D’Urso – C’è però anche da dire che qui si lavora e collabora in armonia: un ambiente che trasmette serenità».
di Gabriele Ancona
vicedirettore
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