mercoledì 1 dicembre 2021

Le sfide del diabete non finiscono a tavola, serve anche un supporto psicologico

 

Le sfide del diabete 

non finiscono a tavola, 

serve anche... 

un supporto psicologico

L'appuntamento organizzato da Il Mondo delle Intolleranze ha messo al centro una malattia che negli ultimi 20 anni ha visto aumentare le diagnosi del 60%. Per combatterlo, però, non basta occuparsi di abitudini sbagliate


Il settimo evento live del laboratorio d’informazione teorico-pratico organizzato dall’associazione Il Mondo delle Intolleranze con il contributo di Regione Lombardia, che si è svolto il 25 novembre, ha affrontato una patologia in costante crescita che non deve essere assolutamente sottovalutata: il diabeteTiziana Colombo, presidente dell'associazione Il Mondo delle Intolleranze, ha presentato la serata affiancata da Sonia Re, direttore dell'Associazione professionale cuochi italiani e dal dott. Michele di Stefano, specialista in gastroenterologia ed endoscopia digestiva.

I numeri di una malattia in crescita: in 20 anni aumentate del 60% le diagnosi

È stato proprio di Stefano, in apertura di serata, a fornire dati allarmanti sul tema del diabete. Si pensi infatti che dal 2000 al 2019 la percentuale di persone interessate da questa patologia è cresciuta del 60% a causa dell’aumento dell’obesità e della vita media. Attualmente un italiano su 6, sopra ai 65 anni, soffre di diabete e l’Organizzazione mondiale della sanità considera il diabete tra le tre principali emergenze sanitarie del mondo insieme a malaria e tubercolosi. A seguire, il dott. Pasquale De Cata dell’unità operativa di Medicina Interna ed Endocrinologia dell’IRCCS ICS Maugeri di Pavia ha affrontato la tematica della difficile convivenza con questa malattia rispondendo alle numerose domande arrivate in diretta. Il Diabete Mellito è stato definito da De Cata come una patologia estremamente complessa, una vera e propria pandemia che nel 2040 interesserà 642 milioni di persone nel mondo. Tra le linee guida da seguire l’attività fisica e la dieta mediterranea come prevenzione della malattia. 

Le ricadute sociali per i malati di diabete

La difficile situazione vissuta a livello sociale dalle persone affette di diabete è stata esaminata con estrema delicatezza da Tamara Grilli dell’Associazione Fand. La convivenza forzata con la costante assunzione di insulina e le molte restrizioni alimentari portano infatti giovani a meno giovani a sentirsi isolati dal contesto in cui vivono. Proprio per questo Fand - Associazione italiana diabetici promuove una corretta immagine sul diabete e sul diabetico attraverso campagne di informazione all’opinione pubblica sulla patologia diabetica attraverso convegni, dibattiti, tavole rotonde e coinvolgimenti dei mass-media. Anche perché, come analizzato dal dott. Raffaele Fiore dell’associazione Allattamento Ibclc, medico psicoterapeuta omeopata che grazie alla conoscenza diretta con questa malattia dovuta ai casi sviluppati in famiglia ha potuto osservare per anni il problema del diabete, il diabete non è una malattia unicamente metabolica ma anche una malattia psicologica. Per affrontarla serve anche un percorso di rafforzamento di sé che permetta di superare le dipendenze corporee e psicologiche.

 

La soluzione parte dall'alimentazione: stop ai carboidrati

Uno dei principali aspetti da affrontare quando si parla di diabete è sicuramente la corretta alimentazione quotidiana che prevede la massima riduzione di alimenti addizionati con zuccheri, argomento affrontato dalla dott.ssa Maria Zugnoni, dietista. Da eliminare completamente invece sono i carboidrati ricchi di zuccheri semplici a rapido assorbimento, che innalzano rapidamente il livello di zuccheri nel sangue come: bibite dolci, succhi di frutta confezionati, caramelle, biscotti e dolciumi in genere.

Arte e cucina per chiudere in bellezza

A concludere la serata la consueta Pillola d’arte, a cura di Decumano Est & Amici dei Musei e dei Monumenti Pavesi dedicata a un artista americano contemporaneo affetto da diabete: Appleton. Street artist, scultore e fotografo attivo da quasi quarant’anni, il suo lavoro è capace di spostare le immagini della quotidianità in un’altra dimensione spazio-temporale. Alla base della sua produzione artistica c’è infatti la volontà di accrescere la consapevolezza su cosa sia il diabete e su cosa significhi convivere con questa malattia attraverso l’arte per smuovere le coscienze. Il nuovo ospite chef Daniele Zennaro, del ristorante Algiubagiò in Fondamenta Nuove, locale affacciato sulla laguna di Venezia, ha studiato e realizzato per la serata un dolce a basso contenuto ipoglicemico che incontrasse le esigenze di tutti coloro che soffrono di questa patologia. L’utilizzo di zuccheri alternativi, come stevia e fruttosio in piccole quantità ha permesso infatti di ottenere una frolla gustosa per una crostatina al cioccolato con ridotto contenuto di grassi saturi. ITALIAATAVOLA

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