80 milioni di batteri
attraverso un bacio
Ma si rafforzano
le difese immunitarie
Quale giorno migliore, il 14 febbraio, festa degli innamorati, per parlare, ma soprattutto per scambiarsi baci? Forse però non tutti sanno che questa è una delle pratiche che favoriscono di più lo scambio di batteri.
Un team di ricercatori olandesi ha stabilito che scambiarsi un bacio alla francese di 10 secondi permette lo scambio di 80 milioni di microrganismi. In altre parole, secondo gli scienziati, basterebbero “soltanto” 9 baci al giorno per condividere l’intero microbioma orale, ossia i microbi che vivono in bocca. Tra i microrganismi che con un bacio possono saltare di bocca in bocca ce n’è uno, in particolare, dal quale Assosalute, l’Associazione nazionale Farmaci di automedicazione, mette in guardia.«È il virus dell’herpes simplex, trasmissibile per via orale, responsabile dell’herpes labiale - dice Aurelio Sessa, presidente della Società Italiana Medicina Generale Lombardia - Questo disturbo si manifesta con arrossamento e prurito che precedono la formazione di vescicole, solitamente sulle labbra. È un’infezione che guarisce da sola nel giro di pochi giorni. Tuttavia potrebbe presentarsi di nuovo in quanto il virus è pronto a riattivarsi non appena l’organismo non è al massimo della forma”.
Le cattive notizie purtroppo non finiscono qui, perché se è vero che San Valentino è anche un’occasione per recuperare dallo stress, proprio con lunghi baci, attenzione - nella pratica - anche alla stomatite aftosa, un’infiammazione che provoca un intenso arrossamento della mucosa orale spesso accompagnata da afte, lesioni ulcerose dolorose che si distribuiscono dalle labbra alla parte interna delle guance fino alla lingua. «I disturbi principali sono bruciore e dolore, che possono essere curati con facilità grazie ai farmaci di automedicazione», aggiunge Sessa. E ancora: tra gli altri microrganismi che un bacio può portar con sé ci sono anche lo streptococco e il virus Epstein-Barr, quello della famosa “malattia del bacio”, la mononucleosi: «Una malattia che può essere molto invalidante nei sintomi seppur autorisolutiva», dice Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e immunologia clinica di Humanitas e docente all’Università di Milano.
Ma una buona notizia c’è: «Se il bacio è un comportamento sociale antichissimo, sicuramente deve esserci qualche segreto evolutivo e forse lo scambio di batteri potrebbe essere una sua spiegazione - osserva Carlo Selmi - Ma non abbiate paura: un bacio è soprattutto sentimento. Baciarsi stimola la produzione di anticorpi per rafforzare le difese immunitarie e quella di endorfine e ormoni come adrenalina, dopamina e serotonina. Ecco perché baciarsi fa star bene».
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